Ci troviamo al cospetto di due squadre dall’antico retaggio, due formazioni che fanno parte della tradizione del calcio italiano, che hanno consegnato agli almanacchi alcuni undici davvero iconici, ottimi calciatori che sono rimasti nel cuore delle rispettive tifoserie ma anche nel ricordo di tutti gli appassionati di calcio italiani. Oltre però a un amarcord di un certo livello Livorno e Perugia brillano anche nel presente, protagoniste di questi ultimi anni di serie B e ovviamente della stagione 2019/20. Gli amaranto cercheranno di rilanciarsi dopo un anno passato in sordina, tra tutte le difficoltà che comporta una stagione di sacrifici per raggiungere la salvezza. I biancorossi invece hanno trovato per l’ennesima volta la via dei playoff, quasi un déjà vu considerato che anche stavolta il Grifo non abbia dato alcuna sensazione di poter essere una candidata alla vittoria della post season. Insomma gli obiettivi ci sono tutti e la voglia di riscatto pure, vedremo chi si presenterà più pronto a questa sfida.
Gli ultimi incroci tra le due squadre sono sempre stati piuttosto tesi e combattuti, nessuna delle due squadre è sembrata nettamente avanti all’altra. Per scommettere sui match futuri SNAI.it ha implementato un importante sezione statistiche che potrai consultare accedendovi direttamente dalla pagina delle quote scommesse, potrai così aiutare le tue intuizioni con i dati relativi ai rispettivi stati di forma e quegli sugli incroci passati.
Gli anni d’oro del Perugia sono stati quelli a cavallo tra i il vecchio e il nuovo millennio e girano intorno alla figura dell’ex presidente Luciano Gaucci. L’imprenditore romano faceva già parte della dirigenza dell’AS Roma, arrivò in Umbria con capitali e volontà di investire, lo fece in primis acquistando il Perugia e, soprattutto, cercando di portare la società sempre più in alto. Il primo passo fu prendere il Perugia dalla C1 e portarlo in A in meno di un lustro. Era la stagione 95/96, il Grifo arriva terzo in B e conquista di nuovo la massima serie oltre 15 anni dall’ultima volta. L’anno successivo il Perugia non riuscirà a mantenere la categoria e retrocederà immediatamente, ma Gaucci tornerà ancora con più convinzione sul mercato riconquistando la serie A l’anno successivo e dando il là a sei stagioni consecutive in massima serie.
In quegli anni arriveranno campioni in crescita come Zè Maria in prestito dall’Inter e Hidetoshi Nakata, il giocatore giapponese più forte di tutti i tempi. Arriveranno giocatori semisconosciuti che hanno condotto discrete carriere in serie A come Christian Obodo, Rahman Rezaei, Zeliko Kalac, Traianos Dellas, Milan Rapaic, Zisis Vryzas. Arriverà anche il nipote di Gheddafi che giocherà solo una partita e si tenterà di portare al Perugia un attaccante del campionato femminile, tutto questo e anche di più è stata la presidenza di Luciano Gaucci.
C’è stato un Livorno, quello del 42/43, che fu in grado di arrivare secondo in campionato alle spalle solo del grande Torino di Mazzola, un’impresa che nella storia del club non è mai stata eguagliata. Viene ricordata con uguale affetto però la rosa che nella stagione 2005/06 riportò il Livorno in serie A, una rosa straripante che aveva in attacco le sue armi migliori, quella coppia formata da Igor Protti e Cristiano Lucarelli in grado di segnare 53 gol in due. L’anno dopo, il primo in serie A, il bomber Protti prolungò di un altro anno ancora il suo contratto e porterà alla causa amaranto altri 6 gol, l’ultimo in un pareggio con la Juventus. Lucarelli invece trascino tutto il resto della squadra con 19 gol in campionato, vincendo la classifica marcatori e portando i labronici al nono posto finale.
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