Il club di Benevento viene fondato nel 1929, con il nome di Società Sportiva Littoria Benevento, e disputa il suo primo torneo di Serie C nell'annata 1934/35. I giallorossi disputano la gran parte delle proprie stagioni nelle serie di livello inferiore, in particolare tra i Dilettanti e in Serie C1 e C2. La svolta arriva negli ultimi tempi, quando il Benevento è in grado di stabilirsi nel terzo livello del calcio italiano professionistico, sfiorando più volte la promozione in Serie B negli anni '2000. La storica promozione nella serie cadetta giunge infine nell'edizione 2015/16 di Lega Pro, dopo una stagione che rimarrà indelebile nell'immaginario dei tifosi campani.
I giallorossi vincono il torneo con cinque punti di vantaggio sul Foggia, guadagnandosi di diritto la promozione nel campionato cadetto, grazie alla guida tecnica di Gaetano Auteri. L'annata diventa indimenticabile grazie alle prestazioni di giocatori assolutamente imprescindibili, come il portiere Pier Graziano Gori, il capitano Fabio Luciani, gli altri difensori Giuseppe Mattera e Emanuele Padella, i centrocampisti Andrea De Falco e Leandro Vitiello, gli attaccanti Alessio Campagnacci e Fabio Mazzeo. La squadra giallorossa trascorre quindi l'annata successiva nella serie cadetta, mostrando già dalle prime giornate le peculiarità che la contraddistinguevano nel campionato di Lega Pro. Nonostante il cambio di allenatore, che porta Marco Baroni al posto di Auteri, la compagine campana non ne risente particolarmente, disputando una stagione davvero magica, che porta per la prima volta la massima serie a Benevento. La tifoseria giallorossa assiste per la prima volta nella sua storia ai playoff di Serie B da protagonista, battendo in successione Spezia, Perugia e Carpi, formazioni anche più attrezzate per la promozione in Serie A.
L'ultimo scontro stagionale è la doppia finale con il Carpi di Fabrizio Castori, che propone un gioco molto solido con la classica difesa bassa per arrestare la manovra avversaria e ripartire in contropiede con i propri calciatori veloci in avanti. La squadra campana gioca invece a viso aperto, con una tattica molto offensiva e assumendo il comando del gioco grazie a calciatori di buonissima qualità come il regista di centrocampo Nicolas Viola, il trequartista Amato Ciciretti e l'attaccante Fabio Ceravolo.
Le due gare sono molto combattute, ma è il Benevento ad avere la meglio, con un pareggio esterno per 0-0 all'andata e un successo casalingo per 1-0 al ritorno, con la rete dell'attaccante George Puscas, in prestito dall'Inter.
La squadra napoletana viene fondata nel 1926 ed è una delle formazioni meridionali a giocare maggiormente nel massimo campionato. Sin dai primi anni di nascita la squadra partenopea assume un ruolo da assoluta protagonista nel contesto del torneo di Serie A, ottenendo diversi buoni piazzamenti come due terzi posti, due quinti posti e un sesto posto tra gli anni '20 e gli anni '30. Le prestazioni della squadra napoletana non calano nel Dopoguerra, quando gli azzurri ottengono risultati molto prestigiosi, che li portano a diventare una delle formazioni più competitive dell'intera Serie A.
Nella sua storia il Napoli diventa inoltre vincitore abituale della seconda competizione italiana più importante, ovvero la Coppa Italia, che conquista in diverse occasioni a partire dal 1962. Sono tuttavia gli anni '80 a portare ai tifosi napoletani le gioie più grandi, ma soprattutto uno dei calciatori più forti di sempre, il fenomeno argentino Diego Armando Maradona, che permette alla formazione campana di vincere trofei impensabili negli anni precedenti.
Il campione di Lanus, ex Boca Juniors e Barcellona, approda a Napoli nella stagione 1984/85, avendo un impatto incredibile con il pubblico del San Paolo e sulle prestazioni della squadra, che già nella stagione successiva ottiene la terza posizione in classifica.
Nell'annata 1986/87, la terza con la maglia azzurra per il Pibe de Oro, la compagine allenata da Ottavio Bianchi e guidata dal presidente Corrado Ferlaino, trionfa in Serie A per la prima volta nella sua storia, ripetendosi poi tre anni più tardi con un altro successo memorabile nel massimo campionato. In questo periodo i partenopei vincono anche una Coppa Italia, una Coppa Uefa e una Supercoppa Italiana, arricchendo maggiormente la loro bacheca.