Nel 1911, precisamente in data 17 luglio, le associazioni sportive e calcistiche Victoria, Unione Sportiva Bresciana e Gimnasium si fusero dando vita a un nuovo sodalizio: il Foot Ball Club Brescia. La neonata società aveva come presidente Franco Apollonio che insieme ad altri amici decise di dare avvio a quella che sarebbe stata una grande avventura. In quegli anni la serie A non era certo come la conosciamo oggi, piuttosto era l’unione di diversi gironi che dividevano le squadre per aree geografiche. Furono anni d’oro per le rondinelle che al netto di una fondazione recentissima riuscivano quasi sempre a figurare tra le prime dei gironi settentrionali.
Va detto però che la storia dei lombardi, che figurano tra le prime 30 della classifica perpetua di serie A, è inestricabilmente legata alla cadetteria, il Brescia infatti ha vinto per ben 4 volte la serie B e conquistato molte promozioni salvo poi non riuscire a mantenere per molto tempo la posizione in massima serie. Certo gli anni più iconici sono quelli di inizio millennio, quando insieme al 2000 arrivo anche un certo Roberto Baggio nella bassa, e le rondinelle in quella stagione raggiunsero un ottavo posto che rappresenta ancora oggi il loro best in campionato.
Anche la Sampdoria nasce dalla fusione di Sampierdarenese e Andrea Doria nel 1946, oltre 50 anni più tardi dei cugini genoani che certo non perdono occasione per ricordare i loro più antichi natali. Fu quindi catapultata subito nella massima serie nella stagione 46-47, la Samp trascorrerà gran parte della sua storia in serie A riuscendo talvolta a raggiungere risultati straordinari. Su tutti c’è la conquista dello scudetto nel 1990-91, anno in cui i doriani furono chiamati a disputare anche la finale di Coppa Italia e Supercoppa Uefa, perse rispettivamente contro Roma e Milan. Restano comunque anni ruggenti per la Samp che contestualmente vinse la Coppa delle Coppe e una Supercoppa italiana. Resta nella storia dei tifosi blucerchiati questa rosa: Gianluca Pagliuca, Pietro Vierchowod, il capitano Luca Pellegrini, Moreno Mannini, Toninho Cerezo, Fausto Pari, Srecko Katanec, Oleksij Mychajlycenko, i gemelli del gol Gianluca Vialli e Roberto Mancini, e ancora Lanna, Dall’Igna, Mignani, Bonetti, Dossenza, Lombardo, Invernizzi, Branca e Calcagno.