C’è una certa continuità cromatica tra i colori sociali di queste due squadre, come se il granata si armonizzasse con l’amaranto, come se il tifo incandescente di queste due tifoserie, tra le più caldi della provincia italiana, riesca a fondere questa similitudine sui toni del rosso in un unico nuovo colore, quello della passione per il calcio. A parte questo però le cose che hanno in comune Salernitana e Livorno finiscono qui, o meglio, ci sarebbe anche il mare, ma non basta a non essere rivali sul campo da gioco e giurarsi battaglia per tutto l’arco dei 90 minuti.
Entrambe le squadre vengono da una serie B 2018/19 piuttosto deludente, sono stati profusi tutti i possibili sforzi al fine di mantenere la categoria e, seppure per vie diverse, entrambe ci sono riuscite. La Salernitana è dovuta passare per le forche caudine dei playout, riuscendo ad avere la meglio sul Venezia ai rigori, anche se alla fine il match non si è rivelato utile considerato che il Palermo (squalificato e spedito in D) ha lasciato libero un posto in B che è stato poi preso proprio dai veneti. Il Livorno invece è riuscito a conquistare il 14° posto e la salvezza, ma non senza patemi, infatti è dovuto passare per le dimissioni del suo presidente che all’inizio della stagione è sembrato fortemente demotivato riguardo l’andamento della sua squadra, salvo poi rientrare nei ranghi a salvezza ottenuta.