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    Pescara - Foggia

    Pescara e Foggia sono due compagini molto prestigiose nel panorama del calcio italiano, presentando una storia calcistica piuttosto ricca e diverse annate della massima serie alle spalle. La formazione abruzzese viene fondata nel 1936, ovvero in pieno periodo fascista, militando nei primi decenni della sua storia in Serie B e Serie C. La stagione d'esordio nel massimo campionato è quella del 1977/78, dopo la bella cavalcata dell'anno precedente in Serie B, conclusasi al terzo posto, che consente ai biancazzurri di calcare i campi più importanti per la prima volta e affrontare i club più prestigiosi del calcio italiano. La squadra dell'epoca, allenata dal tecnico Giancarlo Cadé, non presenta giocatori famosi, eccetto Gianni De Biasi, centrocampista della formazione abruzzese, che diventerà in seguito uno degli allenatori più conosciuti nell'ambiente calcistico italiano. Altre due formazioni regalano grandi emozioni alla tifoseria pescarese: il Pescara di Giovanni Galeone e quello del boemo Zdenek Zeman. La prima squadra disputa diversi campionati di Serie A alla fine del decennio degli anni Ottanta: i biancazzurri raggiungono discreti risultati e propongono un bel calcio, grazie alle prestazioni di calciatori come il difensore Camplone, poi tecnico di squadre come Perugia e Cesena, e Gasperini e Allegri, che in periodi diversi guidano il centrocampo della squadra abruzzese e che diventeranno entrambi ottimi allenatori. La squadra allenata da Zeman nella stagione 2011/12 di Serie B è una delle formazioni più fresche e scintillanti che si possono ricordare nella storia della serie cadetta. Il boemo presenta come al solito una tattica del tutto offensiva, con grandi individualità che in seguito confermeranno le proprie qualità in diverse squadre e diventeranno punti fermi anche della nazionale italiana come il regista di centrocampo Marco Verratti, il fantasista Lorenzo Insigne e la punta Ciro Immobile. La squadra pugliese viene fondata nel 1920 e gioca la sua prima stagione in assoluto nel campionato nazionale più prestigioso nel 1923/24, retrocedendo tuttavia direttamente in Seconda Divisione (la Serie B dell'epoca). La prima partecipazione al torneo di Serie A nel Dopoguerra avviene nella stagione 1964/65: la formazione rossonera è in grado di prolungare la sua permanenza nel massimo campionato per altri due anni e di ritornarvi anche negli anni Settanta, ma sempre alternando alle partecipazioni alla Serie A quelle al torneo cadetto. Il periodo più roseo del club pugliese risale all'inizio degli anni Novanta e coincide con la gestione oculata del tecnico boemo Zdenek Zeman, considerato da molti un innovatore del calcio italiano, in particolare per gli insoliti metodi di allenamento e per la tattica offensiva e spregiudicata. Il Foggia di quegli anni gioca in maniera spettacolare, affrontando ogni squadra sempre con lo stesso atteggiamento, con il suo coraggioso e ormai proverbiale 4-3-3, grazie al quale sconfigge anche formazioni di alto livello come Lazio, Juventus e Napoli. I calciatori che fanno la fortuna della squadra rossonera sono molti, spesso di grande talento, che andranno poi a vestire casacche prestigiose negli anni a seguire. Gli attaccanti, i giocatori più decisivi nella tattica zemaniana, sono il celebre Giuseppe Signori, poi alla Lazio e al Bologna, Francesco Baiano, in seguito a Firenze con la maglia viola, e il russo Igor Kolyvanov, poi al Bologna, dove ritroverà proprio Signori nel 1999. A centrocampo si dimostrano importanti Petrescu, Di Biagio, Rambaudi e Shalimov; in difesa, tra gli altri, Padalino, Matrecano e Fresi. Tra Foggia e Pescara le sfide dirette offrono grandi emozioni per via della fortissima rivalità che esiste fra le due compagini. L'astio si è alimentato perlopiù negli anni '90, nell'ambito delle gare disputate tra le due formazioni in Serie A e B: gare come quelle tra Pescara e Foggia accendono la passione delle caldissime tifoserie e degli appassionati di scommesse sportive, desiderosi di testare le proprie competenze nella sfera calcistica.
    Il primo scontro diretto in Serie A è datato 20 novembre 1977 e mette di fronte allo stadio Zaccheria il Foggia di Puricelli e il Pescara di Cadé: la gara termina con una vittoria casalinga per 2-0, con reti del difensore Giovanni Pirazzini e dell'attaccante Giovanni Iorio. La sfida nella massima serie si rinnova agli inizi degli anni '90: il 18 aprile 1993 i rossoneri allenati da Zeman espugnano l'Adriatico di Pescara, infliggendo una pesante sconfitta ai padroni di casa, rifilando addirittura quattro gol al portiere pescare Fabio Marchioro. Il primo tempo si conclude già sullo 0-2 in favore degli ospiti che approfittano di un'autorete di Nobili e di un gol del centrocampista Nicolò Sciacca. Nella ripresa Brian Roy e Pierpaolo Bresciani allungano ancora e portano la propria squadra sullo 0-4, reso meno pesante dalle segnature nel finale di Max Allegri e di Edi Bivi, che fissano il risultato sul 2-4. Le gare tra le due acerrime rivali si trasferiscono nel campionato cadetto nella stagione 1995/96. Il 22 ottobre 1995 la formazione abruzzese ottiene una bellissima vittoria in rimonta sulla squadra rossonera. Allo stadio Adriatico i biancazzurri vincono per 3-2, nonostante il doppio vantaggio degli ospiti, ottenuto grazie alle reti iniziali di Consagra e Bresciani; ma i padroni di casa sono in grado di recuperare la partita già nel primo tempo, con i gol di Palladini, Giampaolo e Carnevale, che consentono al Pescara di ribaltare il punteggio e di vincere per 3-2. Nell'annata successiva, il 6 ottobre 1996, si gioca un'altra gara tra le due formazioni all'Adriatico, ma questa volta la squadra di casa parte più decisa e travolge per 4-0 gli ospiti pugliesi: a decidere il match sono la doppietta di Giampaolo e la rete di Greco nella prima frazione di gioco e il gol nella ripresa del centrocampista Salvatore Sullo.