Il Tresette, trattandosi di un gioco dalla lunga tradizione popolare, è fra i giochi di carte con il maggior numero di varianti. Di seguito, andiamo a elencare le varianti più comuni del Tresette, specificando che i nomi del Tresette sono davvero tantissimi, un aspetto che rende molto complesso fare le giuste distinzioni.
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Le Varianti del Tresette
Le regole del Tresette a 2 seguono le regole di base del Tresette a 4 giocatori, ma con alcune sostanziali differenze: vengono distribuite 10 carte a ciascun giocatore e le restanti 20 vengono messe coperte al centro del tavolo. Dopo ogni giocata, il giocatore deve pescare una carta dal mazzo, prima chi ha vinto quella mano, e dovrà mostrarla brevemente all'avversario, che farà altrettanto subito dopo. Si procede in questo modo fino al termine del mazzo. Il calcolo del punteggio e le altre regole di svolgimento del gioco rimangono invariate.
Il Tresette a perdere o "Traversone", "Rovescino" o "Vinci ma Perdi" è una variante del Tresette tra le più diffuse. In sostanza, si inverte lo scopo del gioco e quindi si cerca di totalizzare il minor numero di punti possibile, giocando, di fatto, a perdere. Non esiste la possibilità di Accuso. Il Traversone si gioca tutti contro tutti e prevede un numero di giocatori che va da 2 a 8. Il Traversone può essere giocato a eliminazione, stabilendo il punteggio necessario per essere squalificati, finché non resterà un solo giocatore. Il giocatore che raggiunge il punteggio stabilito per essere eliminato è fuori dalla partita, fino a che non rimane un solo giocatore. Un aspetto interessante è che, se un giocatore effettua l'ultima presa e totalizza 21 punti, si dice che ha fatto la "sola" o la "volata". In questo caso, può decidere se rimuovere quei 21 punti dal suo punteggio o distribuirli tra gli altri giocatori. In alcune varianti regionali, l'unica carta che ha un valore speciale rispetto al resto del mazzo è l'asso di bastoni o di fiori. Questo asso vale 11 punti ed è chiamato con diversi soprannomi, come "Girellone", "Aino", "Fumello", "Cerbone", "Fravaglio", "Cacchione", "Bambinello", "Nello" o "Bambino".
Il Ciapa No è una variante del Traversone pensata per tre giocatori. Dopo la distribuzione delle carte, il giocatore alla destra del mazziere riceve 14 carte, mentre gli altri due giocatori ne ricevono 13 ciascuno. Il giocatore con 14 carte deve sceglierne una, tra quelle che ritiene meno utili, e passarla coperta al giocatore alla sua destra, senza farla vedere al mazziere. Il giocatore che riceve la carta, a sua volta, sceglie una carta da passare al mazziere. Quest'ultimo, infine, scarta una carta, che resta coperta durante tutto il gioco, ma verrà poi presa e conteggiata dal giocatore che vincerà l'ultima mano. In questo modo, tutti i giocatori si ritrovano con 13 carte, ma il mazziere conosce il valore della carta in più. Da qui in poi, il gioco prosegue come nella versione tradizionale del Tresette.
Il Tresette col morto è una variante del Tresette che si gioca in 3 giocatori più il "morto", ovvero un ipotetico compagno inesistente che farà coppia con il mazziere. Il morto riceve le carte come un normale giocatore ma, dopo che il primo giocatore di mano ha giocato la sua prima carta, queste vengono scoperte sul tavolo e saranno giocate, al turno del morto, dal mazziere. Tutte le altre regole restano invariate.
Questa variante del Tresette trae spunto dalla Briscola Chiamata. Sebbene le regole di base siano le stesse del Tresette classico, le coppie non vengono definite a inizio partita sulla base della posizione occupata al tavolo dai giocatori, ma con una "fase di chiamata". Tale fase prevede che, a inizio round, il giocatore di turno chiami una carta di valore Tre di un qualsiasi seme (che non sia ovviamente in suo possesso); il giocatore in possesso di tale carta diventerà automaticamente il compagno di gioco del giocatore chiamante.
È una variante del tresette per tre giocatori. Si toglie un 4 dal mazzo di 40 carte e si distribuiscono 13 carte a testa. Chi nella prima partita possiede l'asso di denari, chiamato "tocca", gioca da solo contro gli altri due che invece vanno a formare una squadra. Vince chi arriva per primo a 31 punti.
Le Carte Piemontesi sono 36 carte a seme francese con i valori 6, 7, 8, 9, 10, J, Q, K, A. Con queste carte l'ordine di valore crescente è 6, 7, 8 (scartine), J, Q, K (figure), A, 9, 10. Questi i valori di punteggio:
- l'asso vale un punto;
- il Dieci, il Nove, il Re, la Regina e il Fante hanno il valore di un terzo di punto;
- le scartine valgono zero punti.
Solitamente, durante le prime mani della partita, è possibile dichiarare di avere una situazione cospicua di carte da buon gioco in mano, che assegna automaticamente dei punti aggiuntivi alla coppia. Per esempio, nel Tressette con "accusa", si introduce la possibilità di ottenere punti extra rispetto agli 11 del mazzo attraverso specifiche combinazioni di carte. Le due classiche situazioni sono:
- Bongioco (o buon gioco): Rappresentato da un tris di assi, due, o tre, dove il palo del carico mancante è denominato "fagliante". Questa combinazione vale tre punti, e nel caso di quattro carte uguali, il bongioco vale quattro punti, in alcune varianti regionali noto come "stella";
- Napoli (o napoletana): Consiste nella combinazione di asso, due, e tre dello stesso seme, con valenza di tre punti. In alcune regioni settentrionali, è chiamata "Pulla", mentre in Sardegna è nota come "Trinca". Si ammette anche l'accusa multipla, ossia la dichiarazione simultanea di più bongiochi o napoli. In questo caso, i punti guadagnati corrispondono alla somma dei punti delle singole accuse.