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Sport Mondiali 2026: tutto sui Mondiali di Calcio

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Mondiali di Calcio 2026

I Mondiali di Calcio 2026 sono la 23esima edizione della competizione che per la prima volta si svolge in tre paesi: Canada, Messico e Stati Uniti. Si tratta di un evento storico sia per il numero di squadre partecipanti che sale a 48, sia per l’impatto logistico e sportivo che promette di rivoluzionare la competizione. A differenza della scorsa edizione disputata eccezionalmente in inverno, il torneo torna a svolgersi durante i mesi estivi. È l’11 giugno la data che sancisce l’inizio della competizione con la partita inaugurale allo Stadio Azteca di Città del Messico, mentre la finale si gioca il 19 luglio al MetLife Stadium di New York. Il Messico diventa così il primo Paese a ospitare per tre volte il mondiale dopo le edizioni del 1970 e del 1986. Gli Stati Uniti invece accolgono la competizione per la seconda volta mentre per il Canada è una prima assoluta.

Il vero punto di svolta della Coppa del Mondo 2026 è l’espansione: da 32 a 48 squadre. Anche il format di gioco, reso ufficiale il 14 marzo 2023, presenta alcune novità: 12 gironi da quattro squadre. Le prime due classificate e le otto migliori terze accedono ai sedicesimi di finale, aprendo a una fase a eliminazione diretta che parte molto prima rispetto al passato. Le partite totali quindi salgono a 104 e le squadre che arrivano in finale affrontano otto incontri invece dei tradizionali sette. È un cambiamento epocale che aumenta lo spettacolo ma anche il carico per atleti e staff.

Già tra il 2016 e il 2017, la FIFA aveva ricevuto delle critiche per la formula a 16 gironi dqa tre squadre scelta, critiche che portarono a una revisione del piano. La decisione finale premia i gruppi da quattro, più equilibrati e meno esposti al rischio “biscotto” nelle ultime partite della fase a gironi.

Altra novità riguarda i tempi supplementari che vengono aboliti a partire dalla fase dei sedicesimi fino ai quarti di finale. Tornano poi attivi solo a partire dalle semifinali. Questa scelta è stata pensata per ridurre l’usura fisica delle squadre dato il numero maggiore di partite.

Altro segnale della globalità dell’evento è la ripartizione dei posti tra le confederazioni. La UEFA è presente con 16 rappresentanti mentre l’Africa (CAF) passa da 5 a 9 posti. Ancora poi l’Asia (AFC), Nord e Centro America (CONCACAF) ottengono tre posti in più, il Sudamerica (CONMEBOL) sale a 6 e l’Oceania (OFC) ottiene per la prima volta un posto garantito. Inoltre, si introduce un torneo intercontinentale di spareggio che assegna gli ultimi due posti disponibili tra sei squadre di diverse confederazioni.

La candidatura congiunta dei paesi ospitanti dei Mondiali 2026 viene presentata ufficialmente agli organizzatori della competizione il 10 aprile 2017. I tre paesi presentano un progetto che sfrutta stadi già esistenti e ben collaudati riducendo l’impatto economico e ambientale. Sono 16 le città protagoniste del torneo: 10 negli Stati Uniti, 3 in Canada e 3 in Messico. Durante il Congresso FIFA di Mosca del 2018 la candidatura riscuote molto successo superando quella del Marocco con 134 voti contro 65.

La sfida più grande dell’organizzazione dell’evento è sicuramente quella logistica: lunghe tratte per spostarsi, fusi orari differenti e organizzazione complessa per squadre, tifosi e media. Non mancano però anche le critiche: la European Club Association e diversi tecnici, tra cui l’ex CT tedesco Löw, denunciano un calendario troppo fitto, che rischia di compromettere la qualità del gioco e la condizione degli atleti.

Nonostante il dibattito resti acceso, una cosa è certa: la Coppa del Mondo 2026 entra nella storia ancor prima del calcio di inizio. Si tratta infatti di un’edizione che già in partenza ridefinisce le regole, allarga i confini e punta a un’inclusività senza precedenti. Con 48 squadre e tre Paesi ospitanti, il calcio mondiale affronta una nuova era.

Il Qatar si prepara ad ospitare il campionato mondiale di calcio, che quest'anno avrà un sapore decisamente diverso. Tanti gli stravolgimenti rispetto alla passata edizione, quando la pandemia da Covid ancora non aveva modificato regole e abitudini di sportivi e tifosi. Ma c'è anche un'altra novità: per la prima volta nella storia, non si giocherà nei mesi estivi ma a novembre e dicembre. Questa scelta è dovuta al clima del Qatar, territorio caratterizzato dalle temperature molto alte nel periodo estivo.

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Dal 21 novembre al 18 dicembre 2022 le squadre di tutto il mondo scenderanno in campo per stabilire chi si aggiudicherà il titolo di campione. Un appuntamento imperdibile, che ha il potere di richiamare gli appassionati di calcio da ogni angolo del globo.

L'edizione 2022 sarà l'ultima a prevedere la partecipazione di 32 squadre nazionali. Dal 2026, infatti, il Mondiale verrà esteso a 48 squadre. Le qualificazioni alla manifestazione sono iniziate a giugno 2019 e termineranno nella primavera del 2022, l'unica nazionale qualificata in partenza è il Qatar, in quanto appartenente al paese che ospita l'evento. Il Qatar è al suo esordio nei Mondiali e questo contribuisce ad aumentare l'entusiasmo dell'intero paese, che ha lavorato molto in questi anni per farsi trovare pronto in vista di questo importante appuntamento.

La preparazione dei Mondiali in Qatar, infatti, si è svolta con grande impegno da parte del paese organizzatore. Un primo fattore che lo testimonia è l'attenzione che è stata rivolta agli stadi che ospiteranno le partite. Il principio che ha animato la loro costruzione è la sostenibilità. Oltre al già pronto Stadio Khalifa, sono stati progettati nuovi stadi di ultima generazione, studiati tenendo in grande considerazione la possibilità di riuso e il risparmio energetico.

Ecco allora che la gran parte degli stadi, al termine dei Mondiali, verranno riorganizzati e alcune parti saranno donate ai paesi in via di sviluppo per edificare impianti sportivi. Lo Stadio Ras Abu Aboud sarà addirittura il primo stadio della coppa del mondo a essere interamente smantellato alla fine del torneo.

Il sorteggio della fase a gironi avrà luogo ad aprile 2022, una volta conclusa la prima fase di qualificazione. La formula prevede otto gironi all'italiana con partite di sola andata, ciascuno dei quali si compone di quattro squadre. Per ogni gruppo si stilerà una classifica tenendo conto dei seguenti criteri, riportati in ordine di importanza: maggior numero di punti, miglior differenza reti, maggior numero di reti segnate.

Le prime due squadre nazionali di ogni gruppo accederanno alla fase a eliminazione diretta, che si divide in quattro turni: ottavi di finale, quarti di finale, semifinali e finale. Le partite saranno gare uniche che potranno eventualmente prolungarsi e ai supplementari e, in caso di persistenza di parità, ai calci di rigore.

Al centro dell'attenzione ci sono i club che vantano una storia prestigiosa nel panorama del calcio mondiale. Tra le squadre che si sono già qualificate figura, ad esempio, il Brasile, club noto in tutto il mondo per la qualità del suo calcio. Per l'Europa abbiamo squadre blasonate che possono fare la differenza come Germania, Spagna e i campioni in carica della Francia; tra le squadre di medio livello sono già qualificate Croazia, Svizzera e Paesi Bassi, mentre l'Italia è stata incredibilmente eliminata dal Mondiale per la seconda edizione di fila, questa volta in occasione dello spareggio contro la Macedonia del Nord.

Estate 2018: la Russia ha ospitato per la prima volta la straordinaria manifestazione dei Mondiali di calcio. Oltre alla sportività, la competizione dei Mondiali ha sempre offerto grande spettacolo calcistico, mettendo in mostra nazionali e campioni di altissimo livello.

Si è giocato dal 14 giugno al 15 luglio 2018. Protagoniste della competizione di calcio più prestigiosa del mondo sono state 32 squadre, raggruppate in otto gironi da quattro squadre ognuno. Uno dei pregi dei Mondiali di calcio è quello di mostrare grande varietà di stili di gioco, vista la presenza di formazioni provenienti da ogni parte del mondo, che concepiscono il calcio in maniera talvolta profondamente diversa.

Al centro dell'attenzione anche i 12 impianti sportivi russi: lo Stadio Lužniki di Mosca in cui si è giocata la finalissima, la Spartak Arena di Mosca, la Zenit Arena di San Pietroburgo, l'Arena Baltika di Kaliningrad, la Kazan Arena, il Nižnij Novgorod, il Futbol'nyj stadion di Samara, la Volograd Arena, la Mordovija Arena di Saransk, la Rostov Arena, lo Stadio Olimpico Fist di Sochi e lo Stadio Centrale di Ekaterinburg.

La competizione è stata popolata da nazionali dalla cultura calcistica completamente differente. Partiamo dal continente asiatico, ad esempio, che proponeva 4 squadre: Corea del Sud, Giappone, Iran e Arabia Saudita. Andando più a sud abbiamo visto una delle formazioni che tradizionalmente prende parte alla competizione, l'Australia, a rappresentare l'Oceania, visto che la Nuova Zelanda è stata sconfitta nello spareggio con il Perù. Dalle qualificazioni del continente africano sono arrivate invece 5 squadre: Senegal, Nigeria, Marocco, Tunisia ed Egitto. I gironi sudamericani hanno visto il dominio del Brasile, vincitore del gruppo con diverse giornate di anticipo. Le squadre che hanno fatto compagnia ai verdeoro in Russia sono 4: Argentina, Perù, Colombia e Uruguay. Dal centro-nord America hanno ottenuto la qualificazione Costa Rica, Panama e Messico.

Una delle confederazioni più affollate è la UEFA, che ha organizzato ben 9 gruppi di qualificazione da sei squadre ciascuno. Le nazionali partecipanti al torneo, oltre alla Russia già inclusa di diritto, sono state ben 13: le fortissime Germania, Francia, Spagna, Inghilterra, Portogallo e Belgio; nazionali di fascia medio-alta come Svizzera, Croazia e Polonia; squadre di ottimo livello come Serbia, Islanda, Danimarca e Svezia.

Al termine del lungo cammino dei Mondiali, nella finalissima si sono incontrate le nazionali di Francia e Croazia, quest'ultima alla sua prima finale del campionato mondiale. A Mosca la Croazia apre la partita con grande lucidità e domina la prima fase del match, nonostante ciò è la Francia a sbloccare il punteggio con un autogol di Mandzukic al 18'. Dieci minuti dopo, la Croazia pareggia con Perisic. Poco prima dell'intervallo, però, è Perisic stesso a commettere un fallo di mano in area di rigore che vale il penalty per gli avversari. Dagli undici metri si posiziona Griezmann, che non sbaglia e ripristina il vantaggio dei Blues.

Nel secondo tempo la Francia supera gli avversari grazie a due gol in pochi minuti, gli autori sono Pogba e Mbappé. Mandzukic rimedia all'autogol iniziale siglando un gol su un clamoroso errore del portiere francese, ma non basta. L'esito della sfida è un emozionante 4-2 a favore dei francesi, che alzano al cielo la Coppa del mondo per la seconda volta, vent'anni dopo il primo successo.