I campionati europei rappresentano l’evento di pallacanestro più prestigioso a livello continentale. La competizione nasce nel lontano 1935, con la prima edizione disputata in Svizzera che vede il trionfo della Lettonia. Sin dagli albori, gli Europei hanno cadenza biennale, ma proprio in occasione di Eurobasket 2017, organizzato in Turchia, viene annunciata la nuova formula che prevede una cadenza quadriennale, con differenti modalità di qualificazione al torneo. La manifestazione prevede la partecipazione di 24 nazionali europee, smistate in 4 gironi da 6 squadre l’uno: passano al turno successivo le prime 4 di ogni gruppo, che vanno a formare la griglia di 16 formazioni negli ottavi di finale. Si passa poi alla logica dell’eliminazione diretta, che porta solo due nazionali a giocarsi la finalissima che decreta il vincitore del titolo continentale.
Tra le squadre protagoniste di FIBA Eurobasket, quella che ha dimostrato per molto tempo la propria superiorità è stata la nazionale sovietica, vittoriosa in numerose occasioni. L’URSS è in grado di monopolizzare la competizione addirittura per 14 anni di fila, trionfando per 8 volte consecutive, dal 1957 al 1971. La formazione sovietica, allenata inizialmente da Stepan Spandarjan e in seguito da Aleksandr Gomel’skij, si dimostra di un altro livello tecnico rispetto alle avversarie, sbaragliando agevolmente la concorrenza. Tra le fila dell’URSS figurano talenti incredibili di differenti repubbliche sovietiche, ciascuno dei quali porta con sé la tradizione cestistica della propria regione: dalla Russia il formidabile centro Petrov, dalla Lituania l’ala Paulauskas, dalla Georgia la guardia Sak’andelidze, dall’Ucraina l’ala grande Polyvoda e dalla Lettonia il gigantesco pivot Kruminš. Solamente la dissoluzione dell’Unione Sovietica ha messo fine allo strapotere tecnico di questa nazionale.
La tradizione è stata perpetuata dalle squadre delle ex repubbliche sovietiche, una su tutte la Lituania. Si tratta di un piccolo stato, indipendente solo dal 1991, con una tradizione invidiabile e grande passione per questo sport. Prima di essere inclusa nell’URSS, la nazionale lituana vince già due titoli consecutivi di Eurobasket nel 1937 e nel 1939; dal 1991 inizia a raccogliere i propri giovani cestisti e a costruire una delle squadre più competitive e talentuose di sempre. La Lituania che trionfa agli Europei di Svezia del 2003 in finale contro la Spagna di Gasol e compagni, mette in vetrina diversi giocatori che negli anni successivi avrebbero giocato un ruolo da protagonisti nel basket europeo e anche oltreoceano: il fortissimo playmaker Jasikevicius, la guardia Šiškauskas, poi alla Benetton Treviso, l’ala grande Lavrinovic, poi a Montepaschi Siena, e il centro Songaila, che avrebbe avuto un’ottima carriera nel campionato NBA con le maglie di Sacramento Kings e Washington Wizards.
Altra compagine con una serie di giocatori di altissimo livello tecnico è la Grecia, il cui campionato nazionale è molto seguito e propone dei giovani di sicuro avvenire. La squadra ellenica vince l’edizione di Eurobasket disputata in Serbia & Montenegro nel 2005, superando in finale la Germania del fenomeno dei Dallas Mavericks Dirk Nowitzki. La nazionale greca dell’epoca è un incredibile concentrato di tecnica e forza fisica, con cestisti di grande talento: i playmaker Papaloukas e Diamantidis, le fortissime guardie Zisis e Spanoulis, supportate da ali del calibro di Kakiouzis e Fotsis, con il pivot Papadopoulos a catalizzare il gioco offensivo. I greci riescono a vincere gli Europei di basket un anno dopo aver vinto a sorpresa il torneo continentale calcistico ospitato dal Portogallo nel 2004.
Quando si parla di Eurobasket, risulta impossibile non citare la Jugoslavia, vero centro del movimento cestistico europeo dagli anni ’70 in avanti. Allo stesso modo della nazionale sovietica, il melting pot di popoli e culture diverse all’interno del mondo jugoslavo è stato in grado di creare dei cestisti molto forti dal punto di vista tecnico e fisico. Fuoriclasse di portata internazionale come Dejan Bodiroga, Saša Danilovi, Vladimir Radmanovic, Vlade Diva: assoluti campioni che hanno reso possibili moltissime vittorie della propria nazionale e hanno fatto la fortuna di numerose squadre di club, incluse diverse franchigie NBA.
A partire dall'edizione 2017, il Campionato europeo di pallacanestro maschile si tiene con cadenza quadriennale: il prossimo appuntamento con la competizione si colloca quindi nel 2021. L'edizione più recente, la quarantesima dalla nascita del torneo, si è svolta dal 31 agosto al 17 settembre 2017, ospitata nelle arene di Romania, Finlandia, Turchia e Israele. Le squadre partecipanti sono state 24 e le sfide disputate, in tutto, 76. Alla fine del torneo, le squadre giunte sul podio erano Spagna (terza classificata), Serbia (seconda classificata) e Slovenia, che si è così potuta aggiudicare il titolo di campione. Il riconoscimento di MVP del torneo, vale a dire di miglior giocatore, è andato a Goran Dragic, cestista sloveno, protagonista anche del premio per il "Miglior quintetto del torneo", insieme a Bogdan Bogdanovic, Aleksej Sved, Luka Doncic e Pau Gasol.