Curiosamente, il club dell’Alessandria e quello del Brescia non condividono precedenti di rilievo nel corso delle annate più recenti del campionato tricolore: se da un lato, infatti, i grigi restano confinati nel terzo livello già a partire dalla seconda metà degli anni Sessanta, la Leonessa negli stessi anni è quasi stabilmente protagonista della Serie B, con alcune incursioni anche in massima serie.
Nonostante il cammino diametralmente opposto delle due squadre nell’ultimo trentennio, è interessante sottolineare come le due realtà condividano comunque un numero molto importante di precedenti, tutti o quasi concentrati nel corso degli anni Trenta, quando entrambi i club sono tra i protagonisti fissi della Serie A.
L’Alessandria, in effetti, viene ammesso nella nuova Serie A a girone unico nell’anno che segna il debutto ufficiale della nuova massima serie tricolore, vale a dire la stagione 1929/30. Dal canto suo, anche il Brescia rientra a pieno titolo nel novero delle squadre ammesse alla prima edizione della Serie A. A cavallo tra quell’annata e la stagione 1946/47, la formazione dei grigi e quella dei biancazzurri collezionano un totale di 14 sfide dirette in massima serie. Sul totale degli incontri disputati, i madrogni conquistano 7 vittorie, mentre le rondinelle 5. 2 delle partite giocate terminano invece con un pareggio. Nel complesso, in quegli anni è l’Alessandria a vantare le performance più brillanti sul campo da gioco, con un totale di 29 gol messi a segno, contro i 18 del Brescia.
Nelle decadi a seguire, come già descritto, la storia dei due club si separa in modo netto: per i grigi, in particolare, ha inizio una parabola discendente che vede la squadra continuare ad oscillare tra la Serie A e la Serie B fino alla seconda metà degli anni Sessanta, quando la squadra retrocede in Serie C (dove salvo una sparuta promozione in cadetteria resterà fino alla stagione 2020/21).