Due club con storie molto diverse ma accomunate da un presente ambizioso, entrambi desiderosi di lasciare alle spalle le delusioni recenti. I biancoscudati, nati nel 1910, rappresentano una delle piazze più antiche e appassionate del calcio italiano: il loro passato racconta di Serie A, grandi nomi e una lunga militanza tra i cadetti. Dall’altra parte, la Virtus Entella, rifondata e rilanciata nel nuovo millennio, è l’emblema di una provincia che non smette mai di crederci. Il progetto targato Antonio Gozzi ha portato i chiavaresi fino alla Serie B, e oggi vuole scrivere un nuovo capitolo.
I precedenti tra le due formazioni sono relativamente pochi, ma raccontano sfide sempre molto combattute. La prima risale addirittura al 1938, e da allora Padova e Salernitana si sono affrontate in ogni categoria, dalla Serie B alla Coppa Italia. I numeri sorridono leggermente ai veneti, capaci di imporsi più volte tra le mura amiche, ma il dato più curioso è l’alto numero di pareggi a reti bianche: ben sei volte il confronto si è chiuso sullo 0-0. Un equilibrio che, anche alla vigilia di questa nuova sfida, sembra destinato a ripetersi.
Il Padova arriva all’appuntamento con una rosa costruita per puntare in alto, ricca di esperienza e qualità in ogni reparto. Il ritorno all’Euganeo potrebbe fare la differenza, anche grazie a un pubblico che non ha mai smesso di sostenere la squadra. L’Entella, invece, vuole dimostrare di essere all’altezza delle big del girone e ha le carte in regola per mettere in difficoltà chiunque. La tradizione del bel gioco chiavarese, unita alla solidità di un gruppo collaudato, potrebbe rivelarsi decisiva.