La storia recente di Perugia e Pescara rappresenta bene la dicotomia insita nello spirito della serie B, categoria estrema dove si diventa giganti in una stagione e minuscoli in quella successiva, dove i rapporti di forza si invertono nell’arco di un campionato e l’ultimo non sarà il primo, ma potrebbe anche essere. È quello che è successo all’altalena Pescara che prima è arrivato su, fino allo zenit della serie A, per poi ripiombare ai piani bassi della cadetteria. Nella stagione 16/17 gli abruzzesi sono arrivati ultimi in serie A, hanno rischiato un’altra retrocessione con il 16esimo posto in B, ma nell’ultima stagione 18/19 hanno insidiato di nuovo la massima serie con un quarto posto in regular season e la semifinale playoff.
Opposto a questo andamento irregolare è la storia recente del Perugia. Gli umbri sono arrivati quattro volte nei playoff negli ultimi 5 anni, comunque mai oltre il decimo posto in classifica. La costanza del Grifo ha dello stupefacente, eppure non si è mai avuta l’impressione che la serie A fosse realisticamente alla portata degli umbri. La sfida tra queste due squadre assume quasi un sapore filosofico se considerata in tal senso, in ogni caso una costante sarà rispettata: sarà un grande spettacolo per il pubblico.