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Scommesse torneo di Golf US Open

Lo US Open è un torneo golfistico statunitense, uno dei quattro Major insieme all’Open Championship, l'Augusta Masters e il PGA Championship. Su SNAI puoi trovare tutti i dati sul torneo e visionare un'approfondita serie di statistiche sui partecipanti. Inoltre, puoi scegliere fra le diverse tipologie di giocata offerte dalla piattaforma per indovinare i colpi che riusciranno a mettere a segno i più grandi campioni del golf.

Il torneo statunitense è una delle competizioni golfistiche più antiche e prestigiose: la prima gara venne disputata nel 1895 a Newport in un solo giorno, durante il quale si sfidarono dieci professionisti e un amatore. I primi US Open vennero vinti da esperti golfisti britannici, ma la tradizione venne interrotta nel 1911 quando lo statunitense John McDermott si aggiudicò il torneo; da allora sono stati soprattutto gli americani a dominare la competizione. Ad oggi, non arrivano a dieci le nazioni diverse dagli Stati Uniti che hanno conquistato il trofeo, ma questo sport si sta facendo strada anche in altri posti del mondo e non mancheranno di certo le sorprese da qui ai prossimi anni.

Lo US Open è uno degli appuntamenti immancabili per gli appassionati del green e nella sezione di SNAI dedicata allo US Open di golf, oltre a essere presenti tutte le informazioni sul torneo (calendario, giocatori, aggiornamenti), troverai molte modalità di puntata utili qualora decidessi di piazzare le tue scommesse sui grandi nomi del panorama internazionale.

  • Sport: golf
  • Paese: Stati Uniti
  • Cadenza: annuale
  • Fondazione: 1895
  • Campione in carica: DeChambeau

Per accedere al torneo dello US Open è necessario superare la fase delle qualificazioni, che prevede diversi momenti: prima ci sono le qualificazioni locali, in vari campi sparsi negli Stati Uniti, poi si tengono le qualificazioni di sezione, a cui partecipa chi supera la prima fase più altri giocatori esenti dalle qualificazioni locali a causa di meriti ottenuti nelle edizioni precedenti.

Il torneo dello US Open si svolge ogni anno in campi diversi, scelti fra le numerose strutture a disposizione negli Stati Uniti. La gara si disputa sulla distanza di 72 buche; se al termine di queste ci sono due o più giocatori a pari colpi, si accede alla fase dei playoff su due buche.

Con SNAI puoi vivere ancora più intensamente le emozioni offerte da questo sport. Attiva il tuo account seguendo le procedure di registrazione e comincia a studiare le combinazioni possibili: scaricando l’app potrai consultare in qualsiasi momento le quote e le formule di giocata e piazzare le tue scommesse con un click. Sperimenta la tua esperienza, metti alla prova il tuo intuito e divertiti a dire la tua sulle sorprese che riserverà la prossima edizione dello US Open. E anche se non sei un esperto della materia, niente paura: su SNAI puoi ripercorrere lo storico del torneo passo dopo passo, visionare i profili dei giocatori e confrontare i dati fra uno o più golfisti. In questo modo, chiunque può riuscire a farsi un’idea complessiva sulle dinamiche del torneo e tentare la fortuna.

La 124° edizione del torneo di golf US Open si è disputata dal 13 al 16 giugno 2024. Questa volta l’onore di ospitare il torneo di golf più prestigioso d’America è toccato al North Carolina, dove sorge il celebre Pinehurst Resort. Qui si sono sfidate le stelle del golf provenienti da tutto il mondo, che hanno provato a battere il campione in carica Clark.

Bryson DeChambeau ha vinto il torneo rivendicando il suo secondo titolo US Open. Il golfista statunitense fa il bis dopo il 2020 e si aggiudica la vittoria.

A Pinehurst, Bryson DeChambeau ha chiuso a - 6 con un colpo di vantaggio su Rory McIlroy. L’americano ha trovato la vittoria grazie a 4 giri in controllo totale (67, 69, 67, 71), ottenendo così il secondo successo in un major dopo lo Us Open del 2020. Rory McIlroy ha chiuso a -5 (65, 72, 69, 69), dopo aver sbagliato due putt facili alla 16 e alla 18, entrambi da pochi centimetri, sebbene non ne avesse sbagliato nemmeno uno sotto il metro in tutta la stagione. Incredibile giornata quella tra i due protagonisti finali, con McIlroy che, a tre buche dalla fine, aveva in tasca il torneo, il primo dopo un decennio a secco. L’irlandese ha dominato le prime quattordici buche, poi qualcosa è andato storto: dopo 496 putt di fila infilati in buca a un metro, Rory ha sbagliato il più importante, ossia il 497esimo, a 75 centimetri dalla buca 16. Stesso copione da brividi alla buca 18, dove ha fallito un altro putt. Ringrazia ovviamente il LIV player che ha sollevato così il trofeo del suo secondo US Open.

Il terzo posto è di Tony Finau (68, 69, 72, 67) e Patrick Cantlay a -4 (65, 71, 70, 70). Francesco Molinari, unico italiano ad aver evitato il taglio, è stato protagonista di un secondo round strepitoso, in cui, con un tiro perfetto alla nona buca, ha proseguito il torneo. Molinaro si è posizionato in fondo alla classifica a +13.

Per il 2023, il torneo dello Us Open 2023 si è svolto dal 15 al 18 giugno. Gli atleti, quest’anno 156, si sono scontrati sui campi del Los Angeles Country Club. I golfisti partecipanti al torneo sono stati selezionati secondo i seguenti criteri:

  • vittorie recenti delle passate edizioni dello US Open
  • gli atleti che si sono posizionati tra i primi 10 nello US Open del 2022
  • il vincitore dello US Senior Open 2022
  • il vincitore dello US Amateur 2022
  • i vincitore dello US Junior Amateur 2022 e dello US Mid-Amateur
  • i recenti vincitori del Masters Tournament
  • i vincitori più recenti del PGA Championship
  • gli ultimi vincitori del The Open Championship
  • i vincitori del The Players Championship dal 2021 al 2023
  • il vincitore del 2022 del BMW PGA Championship
  • tutti gli atleti che si sono qualificati per il Tour Championship 2022
  • i vincitori di più eventi di PGA Tour nell’arco di tempo tra lo US Open 2022 a quello 2023
  • altri atleti che hanno ottenuto dei buoni risultati negli altri tornei di golf di spicco negli Stati Uniti.
A difendere il titolo di campione ottenuto nel 2022 c’era Matt Fitzpatrick. L’inglese aveva chiuso il torneo dell’anno precedente con un punteggio di 274 con un -6 dal par. Altri golfisti favoriti per la vittoria di quest’anno sono stati McIlroy, Rahm, Cantlay, Scheatele, Smith, Burns e Morikawa. Ma la vittoria, in maniera del tutto inaspettata, è andata infine a Windham Clark, alla sua prima vittoria in carriera in un major. Il ventinovenne di Denver ha battuto tutti i grandi nomi presenti al torneo fino ad aggiudicarsi l’ambito primo posto.

Gli US Open di golf tornano con l’edizione 2022, la prima che torna a svolgersi senza limitazioni particolari per quanto riguarda la presenza del pubblico, dopo le due precedenti edizioni inevitabilmente segnate dalle conseguenze della crisi sanitaria. Gli US Open 2022 vanno in scena dal 16 al 19 giugno 2022, nel corso del fine settimana che negli Stati Uniti coincide con la festa del papà celebrata anche in Italia a marzo. La location scelta per questa edizione della più prestigiosa competizione golfistica a stelle e strisce è il Country Club della città di Brookline, nel Massachusetts. Dalla fondazione del torneo, questa è la 4a volta che la competizione torna ad essere ospitata in questa località (dopo le edizioni del 1913, vinta da Francis Ouimet, del 1963, conquistata da Julius Boros, e del 1988, centrata da Curtis Strange). Tra gli altri tornei svoltisi presso il Country Club di Brookline spiccano inoltre la Ryder Cup 1999 e varie edizioni del campionato amatoriale statunitense maschile e femminile.

Il favorito per la vittoria dell’edizione 2022 degli US Open di golf è naturalmente l’attuale campione in carica, ovvero il giovane Jon Rahm. Tuttavia, altri nomi che potrebbero dare non poco filo da torcere allo spagnolo sono Brooks Koepka, già due volte vincitore degli US Open, Rory Mcllroy, Dustin Johnson, Bryson DeChambeau (vincitore dell’edizione 2020), Xander Schauffele, Collin Morikawa e Jordan Spieth.

La giornata di apertura, il 16 giugno, vede Adam Hadwin in vantaggio sugli avversari con un round che gli vale un par di -4, chiudendo quindi con un punteggio di 66 punti. Lo seguono poi Daffue, Dahmen, Lingmerth, McIlroy e Tarren che invece chiudono a 67. Finiscono invece la giornata a 68 Buckley , Fitzpatrick, Harman, Johnson, NeSmith, Rose e Wise.

Altro giorno, altro turno, quello del 17 giugno. Stavolta a fare il miglior punteggio della giornata è Morikawa che chiude a -5 dal par e totalizza un punteggio di 135 svettando la classifica a pari merito con Dahmen. Secondi con il miglior punteggio (136) sono Buckley, Hossler, McIlroy, Rahm e Wise.

Il resoconto per il terzo round degli US Open di Golf invece vede scalare la classifica l’inglese Fitzpatrick con un par a -4 e un punteggio di 206 che condivide solo con Zalatoris. Al secondo posto invece troviamo Rahm, campione della stagione scorsa del torneo, con un punteggio di 207. Mentre al quarto con 208 punti ci sono Bradley, Hadwin e Scheffler. I giocatori sono sempre più tesi, il giorno della finale sta arrivando.

È il 19 giugno la giornata conclusiva degli US Open, quella che decreterà il vincitore di quest’anno. È ancora tutto da decidere. In questo torneo infatti non è mai detta l’ultima parola. Ogni giornata può essere decisiva per la vittoria. I 10 giocatori che a fine giornata hanno ottenuto il punteggio migliore sono: Woodland e Dahmen che arrivano sesti a pari merito con 208 punti. Compongono il quinto posto invece tre golfisti: Bradly, Hadwin e McCarthy che chiudono a 279 con un par di -1. Si posizionano terzi poi Morikawa e McIlroy con 278 e un par di -2. Terzo posto da solo a 277 invece per Matsuyama con par di -3. Si continua con Zalatoris e Sheffler che con 275 punti e un par di -5 conquistano il secondo posto della torneo. E infine, il vincitore degli US Open 2022 è Fitzpatrick, che chiude il torneo di quest’anno a quota 274 punti e un par di -6.

È a tinte spagnole l’edizione 2021 dello US Open, per la prima volta nella storia: a regalare questa gioia alla Spagna è Jon Rahm Rodríguez, classe 1994. Già numero 1 della classifica mondiale del golf amatoriale, lo spagnolo porta a casa il primo Major in carriera e sale nell’Olimpo dei campioni del golf. È il momento del riscatto per questo ragazzo che a giugno 2021 era stato bloccato dalla positività al test del Covid-19: una circostanza sfortunata, che lo costrinse ad abbandonare il Memorial Tournament, nel quale stava dominando con un distacco di sei colpi al termine del terzo giro. Ma il tempo per amareggiarsi è stato poco, perché già il 20 giugno Jon Rahm mette a segno un totale di 278 colpi e si aggiudica la 121esima edizione dello US Open: un successo che lo riporta in cima al ranking mondiale e spezza il regno di Dustin Johnson, che ha avuto un’altra battuta d’arresto e si è piazzato 19°. È pur vero che la vittoria di Rahm è stata favorita anche da quanto accaduto nella buca 17, quando davanti a lui c’era Louis Oosthuizen: che sia stato per sfortuna o poca concentrazione, il sudafricano sbaglia totalmente il tee shot e vede spegnersi i propri sogni di gloria. Nel frattempo Rahm firma due prodezze nelle ultime due buche, che gli valgono una vittoria storica. Tante emozioni per lo spagnolo, che dedica il trofeo alla sua famiglia e a un giornalista deceduto per Covid. “È una vittoria fantastica”, ha dichiarato Rahm, “credo molto nel karma ed ero sicuro che dopo quell’episodio sarebbero arrivate grandi cose”, ha aggiunto riferendosi alla positività al Covid che lo aveva costretto a lasciare il Memorial Tournament poche settimane prima.

La prima, storica edizione dello US Open di golf si tiene nel 1895, presso il Newport Golf Club di Newport, nel Rhode Island. L'intero torneo si svolge nell'arco di una sola giornata, il 4 ottobre 1985, e vede la partecipazione di 11 golfisti (di cui uno non professionista) che si sfidano con la classica formula dello stroke play (la vittoria finale va al giocatore che completa i giri prestabili del campo totalizzando il numero minore di colpi). La prima edizione del torneo vede i contendenti impegnati in 4 giri di un campo con 9 buche, per un totale di 36 hole. A conquistare la vittoria dello US Open è il giovane inglese Horace Rawlins, che chiude la competizione con soli due colpi di vantaggio sul secondo classificato, Willie Dunn.

A partire dal 1898, la formula dello US Open varia, avvicinandosi a quella moderna: da 36, le buche diventano 72 e la durata del torneo si estende a due giornate. Il prestigio e la fama della manifestazione golfistica iniziano a crescere e così la competizione si apre ad un numero di partecipanti sempre maggiore: lo svolgimento dello US Open comincia a comprendere anche una fase dedicata alle qualificazioni, che seleziona i golfisti ammessi alla fase di gara. Infine, lo US Open passa alla formula moderna a partire dal 1965, quando la gara ufficiale comincia ad essere articolata in quattro giornate, ognuna comprensiva di 18 buche.

Se nelle primissime edizioni del torneo a primeggiare sono soprattutto golfisti provenienti dall'Europa e, in particolare, dall'Inghilterra e dalla Scozia (paesi con una lunga tradizione sportiva in ambito golfistico), a partire dalla vittoria conquistata da John McDermott nel 1911, i padroni di casa cominciano a dominare la classifica dello US Open, conquistandone la stragrande maggioranza delle edizioni.

Con l'eccezione delle vittorie del sudafricano Gary Player, dell'inglese Tony Jacklin e dell'australiano David Graham, fino agli Novanta il predominio dei golfisti statunitensi rimane incrollabile. È proprio nell'ultima decade del secolo scorso che le scuole golfistiche internazionali tornano a dare filo da torcere ai campioni a stelle e strisce: il Sudafrica si impone con Ernie Els nel 1994 e nel 1997 e, nelle stagioni successive, conquistano la vittoria del trofeo dello US Open anche giocatori neozelandesi, australiani, argentini, dell'Irlanda del Nord, inglesi e tedeschi. Anche nelle annate più recenti, tuttavia, i nomi dei plurivincitori del torneo continuano ad essere statunitensi. Tra i più celebri campioni dello US Open degli ultimi anni spiccano Lee Janzen, Payne Stewart e Tiger Woods, capace di trionfare nel 2000 (con un margine di ben 15 colpi sul secondo classificato), nel 2002 e nel 2008, diventando così uno dei golfisti più premiati della storia dello United States Open Championship.

Attualmente, lo US Open continua a svolgersi sulla distanza delle 72 buche, ospitato da celebri campi da golf statunitensi, tra cui l'Oakmont Country Club, il Baltusrol Golf Club e l'Oakland Hills Country Club.

Tra i più grandi giocatori ad aver conquistato la vittoria dello US Open è possibile ricordare abili golfisti del passato del calibro di Willie Anderson, Bobby Jones, Ben Hogan e Jack Nicklaus, tutti riusciti a sollevare ben quattro volte la coppa del torneo nel corso della loro carriera. Tra i record più interessanti realizzati nelle recenti stagioni, invece, si può citare quello del nordirlandese Rory Mcllroy, che nel 2011 guadagna la vittoria dello US Open totalizzando uno score pari a solo 268 sulle 72 buche.

Il 2019 United States Open Championship è stato il numero 119. Il torneo è stato disputato dal 13 al 16 giugno a Pebble Beach Golf Links a Pebble Beach, in California.

Con grande sorpresa per il pubblico, Gary Woodland ha vinto il suo primo titolo principale battendo Brooks Koepka, che chiude a tre colpi di distanza. Koepka, numero uno a livello mondiale, era impegnato nel tentativo di stabilire un record rimasto imbattuto dal 1905: tre US Open di fila.

Francesco Molinari conclude in sedicesima posizione (-2), a ridosso della top ten. +4 invece per Renato Paratore, un altro azzurro in gara, al suo esordio in un Major.