Il Campionato Mondiale Superbike si articola in una serie di Gran Premi, che si svolgono sempre nel corso di un weekend. Ciascun appuntamento con il Mondiale SBK comprende in realtà 2 gare distinte, attualmente suddivise in una gara del sabato e in una della domenica. In base alla posizione raggiunta al termine del numero di giri prestabilito per il circuito, i piloti conquistano un punteggio; la somma dei punti ottenuti in ciascuna gara equivale a quelli conquistati complessivamente nel Gran Premio.
Il regolamento del Campionato Mondiale Superbike è stato stilato con l'obiettivo di favorire la partecipazione del maggior numero possibile di case motociclistiche e team internazionali, stabilendo requisiti tecnici che, pur ammettendo motori con cilindrata e caratteristiche diverse, garantiscono performance paragonabili in pista. Se inizialmente per i motori polifrazionati venivano imposti limiti di cilindrata e di peso minimo nell'ottica di limitarne la potenza e il vantaggio competitivo, con il progresso delle tecnologie i limiti sono stati via via adeguati, portando, ad esempio, l'iniziale massima cilindrata consentita per i motori bicilindrici da 1000 cc agli attuali 1200 cc e introducendo varie tipologie di correttivi per il peso.
Sempre nell'ottica di livellare quanto più possibile le prestazioni dei vari modelli Superbike che prendono parte al Mondiale, a partire dal 2004 tutte le moto in gara montano pneumatici Pirelli. Inoltre, possono gareggiare esclusivamente modelli omologati per la circolazione stradale e prodotti in un numero minimo e non limitato di esemplari (variati, nel corso del tempo, dagli iniziali 1000 pezzi agli attuali 2000 che ogni scuderia si impegna a realizzare entro un'annata). Tra gli altri requisiti che i motoveicoli ammessi alla competizione devono rispettare, ci sono quelli relativi alle modifiche, che non devono alterare il telaio omologato né il profilo laterale, anteriore e posteriore della moto. Sono invece ammesse migliorie a livello di vari elementi meccanici, dal manubrio, fino a freni, sospensioni, serbatoio, radiatore e albero motore.
Nel corso della varie edizioni del Campionato Mondiale Superbike, le gare si sono svolte lungo più di 40 circuiti diversi. Vari i percorsi di gara presenti sul territorio italiano. In ordine di numero di competizioni di Superbike ospitate, è possibile ricordare: il circuito di Misano (oggi Misano World Circuit Marco Simoncelli), il circuito dell'Autodromo Nazionale di Monza, il circuito dell'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, il circuito dell'Autodromo Internazionale del Mugello, quello dell'Autodromo di Vallelunga e, infine, quello dell'Autodromo di Ragusa.
La prima edizione ufficiale del Mondiale Superbike si tiene nel 1988, organizzata dalla FIM (Federazione Internazionale Motociclismo) e dall'ex pilota Steve McLaughlin, già tra i fautori del successo della Superbike negli Stati Uniti. La competizione si svolge dal 2 aprile al 3 ottobre e vede la partecipazione di 6 scuderie: 4 giapponesi (Honda, Yamaha, Kawasaki e Suzuki) e 2 italiane (Bimota e Ducati). I piloti prendono parte ad un totale di 9 Gran Premi, su altrettanti circuiti distribuiti tra Europa, Asia ed Oceania. La prova di apertura si tiene sul Circuito di Donington nel Regno Unito e vede la vittoria degli italiani Davide Tardozzi e Marco Lucchinelli, rispettivamente, nella prima e nella seconda gara. L'ultima prova è invece quella del Circuito di Manfeild, in Nuova Zelanda, in cui a trionfare solo lo statunitense Fred Merkel e il belga Stephane Mertens. La conquista della prima edizione del Mondiale Superbike va proprio a Merkel, che si aggiudica la vittoria anche nella stagione successiva, in entrambi i casi guidando una Honda RC30.
La prima vittoria nel Mondiale Superbike per una casa produttrice italiana arriva nel 1990, con il titolo conquistato da Raymond Roche su Ducati 851. Il primo pilota italiano ad aggiudicarsi la vittoria del campionato è invece Max Biaggi, che nel 2010 chiude la stagione sul primo gradino del podio guidando un'Aprilia RSV4 Factory, ripetendo poi l'impresa nel 2012.
Tra i piloti più titolati della Superbike spiccano il britannico Carl Fogarty, l'australiano Troy Bayliss e il nordirlandese Jonathan Rea. I piloti che vantano il maggior numero di posizionamenti sul podio, considerando i singoli Gran Premi, sono l'australiano Troy Corser, il giapponese Noriyuki Haga e il britannico Carl Fogarty. Ducati siede in vetta alla classifica delle scuderie forti della vittoria del maggior numero di Titoli Costruttori, con un vantaggio netto su Aprilia, Honda e Kawasaki.