Scommesse 6 Nazioni

Il 6 Nazioni è il più importante torneo di rugby a 15 dell’emisfero nord, disputato da Inghilterra, Galles, Scozia, Irlanda, Francia e Italia. La prima edizione ebbe luogo nel 1883, all’epoca con il nome di Home Championship, e fu disputata dalle sole nazioni britanniche in un torneo a 4 squadre. La Francia prese parte ad alcune delle edizioni disputate ogni anno fino al 2000, anno in cui fu ammessa anche l’Italia e il torneo prese il nome definitivo di 6 Nazioni.

I fan degli azzurri possono contare su SNAI per scommettere su tutte le battaglie del 6 Nazioni, puntando sulla grande esperienza delle britanniche, o rischiando sulla vittoria di una tra Francia e Italia. Potranno farlo scegliendo tra tutti i match in calendario e con un’ampia scelta di esiti su cui puntare, fino all’assegnazione dell’ambito trofeo.

Informazioni generali sul 6 Nazioni

  • Sport: Rugby
  • Paese: Francia, Galles, Irlanda, Inghilterra, Italia e Scozia
  • Cadenza: annuale (da febbraio a marzo)
  • Partecipanti: 6
  • Fondazione: 1883
  • Campione in carica: Francia

Curiosità sul 6 Nazioni

Molte sono le curiosità da sapere sul 6 Nazioni. Eccone alcune.

Perché l’Italia e la Francia fanno parte del 6 Nazioni?

Inizialmente il torneo del 6 Nazioni venne pensato solamente per squadre provenienti dal Regno Unito quindi Inghilterra, Irlanda, Galles e Scozia. Successivamente si pensò di allargare la partecipazione anche a nazionali esterne al territorio britannico che avessero una tradizione di rugby già ben avviata. A inizio 900 quindi entrò la Francia e successivamente l’Italia.

Chi ha vinto più volte il 6 Nazioni?

Il Galles e l’Inghilterra sono le squadre che hanno ottenuto più vittorie al 6 Nazioni con più di 30 titoli. Segue poi la Francia, l’Irlanda e la Scozia. L’Italia non ha ancora mai vinto la competizione.

Cos’è il cucchiaio di legno nel 6 Nazioni?

Il cosiddetto “cucchiaio di legno” è un titolo assegnato goliardicamente alla squadra che nel torneo si classifica ultima.

Quote e pronostici sul 6 Nazioni

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Sei Nazioni: edizione 2024

Il torneo Sei Nazioni 2024 è la 25esima edizione della competizione annuale di rugby a 15 in cui si sfidano Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia. Chiamato anche Guinnes Six Nations Championship, il Sei Nazioni edizione 2024 inizierà il 2 febbraio 2024 per terminare il 16 marzo 2024.

La squadra campione uscente è l'Irlanda, che lo scorso anno ha vinto il suo 23esimo titolo, che dovrà difendere in questa edizione. La Francia disputerà le partite interne in tre differenti città, ossia Marsiglia nella sfida contro l'Irlanda, Lille contro l'Italia e Lione contro l'Inghilterra, questo in virtù del fatto che lo Stade de France di Parigi, cornice di tutte le partite della nazionale francese dal 2000, sarà occupato dai preparativi dei Giochi Olimpici del 2024.

Si parte il 2 febbraio 2024, quando Francia e Irlanda apriranno la nuova edizione del torneo, poi il super sabato del 16 marzo vedrà l’incontro tra Inghilterra e Francia. Nella seconda giornata, invece, gli appassionati potranno godere dello spettacolo di una delle più grandi rivalità del mondo del rugby, Inghilterra-Galles, nella cornice di Twickenham. Edimburgo ospiterà invece il match internazionale più antico, Scozia-Inghilterra, previsto per la terza giornata, poi la Scozia sarà attesa a Roma nel quarto turno, in occasione della sfida contro gli Azzurri. Nell’edizione 2022 del torneo, l’Italia riuscì nell’impresa di battere il Galles nell’ultima giornata del Torneo. L’appuntamento per Galles-Italia, sullo stesso palcoscenico, è in previsione per la quinta giornata del torneo. Chiuderà il Torneo Sei Nazioni 2024 la Francia con Le Crunch, ospitando l’Inghilterra.

Sei Nazioni: edizione 2023

Con il Sei Nazioni del 2023, ci accingiamo alla 24a edizione del torneo annuale di rugby che vede contrapporsi Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia. Il torneo è anche noto, per ragioni legate alla scelta di sponsorizzazione, come 2023 Guinnes Six Nations Championship per via dell'accordo commerciale trovato con il birrificio irlandese Guinness. La data di inizio è il 4 febbraio, quella di fine è il 18 marzo 2023. A dover difendere il titolo in questa stagione è la Francia, squadra che ha vinto la passata edizione, non si tratta di un'impresa facile per loro. Partono comunque favoriti per la vittoria finale, insieme agli inglesi. Da tenere d'occhio però anche gli irlandesi che quasi sempre sfornano ottime prestazioni. Proprio nell'ultima edizione si sono rivelati i principali antagonisti dei francesi per il titolo.

Ha avuto inizio il 4 febbraio l’edizione del Sei Nazioni 2023. A scontrarsi al primo turno sono state Galles contro Irlanda, Inghilterra e Scozia e poi Italia e Francia. Ad uscire vincitrici sono state Irlanda, Scozia e Francia. Il secondo turno invece, giocato l’11 e il 12 febbraio vede scontrarsi Irlanda e Francia, Scozia e Galles e Inghilterra e Italia. A portarsi a casa la vittoria sono Irlanda, Scozia e Inghilterra. L’Italia dovrà fare meglio nei prossimi turni se vorrà riconquistare qualche posizione sulle avversarie. Questa è quindi la situazione della classifica dopo queste prime due giornate del torneo. La capolista è l’Irlanda seguita poi da Scozia e Inghilterra che compongono il podio. Si continua poi con Francia, Italia e in ultimo il Galles. Le sei nazionali di rugby però dovranno ancora affrontare altri 3 turni che potrebbero ribaltare le sorti della classifica. Gli ultimi match infatti sono previsti per il 18 marzo.

Sei Nazioni: edizione 2022

Il torneo del Sei Nazioni 2022 – vale a dire l’edizione numero 23 della competizione nella sua formula moderna con protagoniste Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia – si tiene dal 5 febbraio al 19 marzo 2022, secondo la consueta formula del girone unico in 5 giornate, nel corso delle quali ciascuna nazionale sfida tutte le altre.

Nel corso della prima giornata del Sei Nazioni 2022, che si tiene tra il 5 e il 6 febbraio, l’Irlanda batte 29 – 7 il Galles all’Aviva Stadium di Dublino, la Scozia ha la meglio sull’Inghilterra per 20 – 17 al Murrayfield di Edimburgo e la Francia travolge l’Italia per 37 – 10 allo Stade de France di Saint-Denis. La seconda giornata, che si svolge invece tra il 12 e il 13 febbraio 2022, è segnata dai successi del Galles sulla Scozia (20 – 17), della Francia sull’Irlanda (30 – 24) e dell’Inghilterra sull’Italia (con la pesante sconfitta subita all’Olimpico dagli azzurri per 0 – 33). Nel terzo turno quindi, la formazione francese vince in casa della Scozia 17 – 36, gli inglesi battono il Galles 23 – 19 e, infine, gli irlandesi infliggono una durissima sconfitta all’Italia, battuta per 57 – 6.

La situazione in classifica, giunti alla fine del mese di febbraio, vede in testa la Francia con un totale di 14 punti, conquistati grazie alle 3 vittorie nette messe a segno. Secondo gradino del podio per la nazionale irlandese di rugby e terzo per quella inglese. Fanalino di cosa, ancora una volta, per gli azzurri, fermi al 6o posto con 0 punti e con 3 sconfitte sulle spalle.

Riassunto conclusivo Sei Nazioni 2022

Una volta giunti alla fine del torneo, i francesi si confermano in testa alla classifica con ben 25 punti, uno scarto impressionante di +4 sulla seconda classificata, l'Irlanda. I capolista vincono cinque partite e si portano di diritto davanti a tutte le avversarie. Niente male anche l'Irlanda che vince 4 partite su 5 chiudendo con un complessivo di 21 punti. Subito dietro c'è l'Inghilterra, squadra che ha performato al di sotto delle aspettative con soli 10 punti totalizzati: 2 vittorie e ben tre sconfitte che rendono molto amaro il loro andamento nella competizione. Parimerito degli inglesi con gli scozzesi che chiudono a 10 punti in quarta posizione. Anche loro non vanno oltre alle due vittorie e tre sconfitte raccolte. In penultima posizione c'è il Galles, squadra che ottiene una sola vittoria su cinque partite totalizzando solo 7 punti. Sorte simile per l'Italia che chiude in fondo alla classifica con soli 4 punti, una vittoria e quattro sconfitte che lasciano il segno sulla terribile prestazione degli azzurri.

Risultato meritatissimo per la Francia che chiude con una differenza reti di +68, i punti da loro fatti sono complessivamente 141, quelli subiti sono invece 73. Nonostante la loro ottima prestazione, la squadra che ha fatto meglio in termini di punti è l'Irlanda, squadra che ha chiuso a +105 tra punti fatti e subiti. L'unica altra squadra ad aver chiuso la competizione con un trend positivo è l'Inghilterra che termina con un +5. Vanno in negativo in termini di punti sia Scozia che Galles che Italia. Gli scozzesi totalizzano -29 punti, i gallesi ottengono un punteggio simile, -28, gli italiani sono di gran lunga i peggiori con -121. Al termine della competizione la squadra che vanta il miglior attacco è indubbiamente l'Irlanda con ben 168 punti realizzati. I verdi hanno anche la migliore difesa del torneo. Tuttavia, non riescono a domare i francesi che, nello scontro diretto, portano a casa la vittoria decisiva per l'assegnazione del titolo.

Il match più pesante è proprio quello tra Francia e Irlanda, svoltosi alla seconda giornata del torneo. Ad avere la meglio sono proprio i francesi che vanno alla vittoria per 30-24 davanti ad uno stadio pieno, ben 80000 spettatori a seguire il match dal vivo. Poco da dire sul loro operato, hanno guadagnato sul campo il loro titolo non lasciando troppo spazio di manovra agli Irlandesi.

Sei Nazioni: edizione 2021

Giunti alla 127a edizione del torneo il Six Nations spera di vivere una stagione più tranquilla rispetto a quella passata, che è stata funestata dal covid-19. La pandemia ancora in corso impedisce che vi sia pubblico sugli spalti ad assistere alle sfide tra le varie compagini. A livello statistico questo torneo sarà ricordato anche per il passo in avanti in tema di pari opportunità, visto che per la prima volta una donna, l’irlandese Joy Neville, ha assunto l’incarico di Television Match Official, ovvero di arbitro televisivo. Le partecipanti, come da tradizione, sono sempre 6 e la peggiore, anche questo come da tradizione, è l’Italia. Purtroppo la nostra nazionale non è stata in grado di competere a livello delle altre, non solo: il periodo di stop degli allenamenti e tutte le vicende che si sono susseguite dallo scorso anno ad oggi hanno solo peggiorato il mismatch che c’era tra l’Italia e le altre. Il 15 azzurro ha perso rispettivamente così: con la Francia 50 a 10; con l’Inghilterra 41 a 18; con l’Irlanda 48 a 10; con il Galles 48 a 7; con la Scozia 52 a 10. Purtroppo il divario con le altre formazioni in questa edizione ha sfiorato l’imbarazzante.

Ad aggiudicarsi il titolo è stata la squadra del Galles che ha dominato con 20 punti. Unica sconfitta subita è stata quella con la Francia, che però a sua volta ha perso con Inghilterra e Scozia. Questa la classifica finale: Galles 20; Francia 16; Irlanda 15; Scozia 15; Inghilterra 10; Italia 0. Quindi i gallesi vincono il loro quarantesimo titolo, la Scozia vince l’Auld Alliance e la Calcutta Cup, l’Irlanda vince il Centenary Quaich e il Millenium Trophy, la Francia vince il derby con l’Italia nella Coppa Garibaldi e l’Italia si deve ancora una volta accontentare del cucchiaio di legno. Il miglior marcatore della competizione è stato il francese Romain Ntamack con 57 punti.

Sei Nazioni: edizione 2020

Il torneo Sei Nazioni è giunto, nel 2020, alla sua ventunesima edizione. Il campionato di rugby più famoso del mondo, ospita le Nazionali di Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia, che si affronteranno nel consueto torneo con girone all'italiana.

Al pari delle tre edizioni precedenti, il metodo di assegnazione del punteggio è quello seguito nell'Emisfero Sud: quattro punti per la vittoria, due per il pareggio, zero per la sconfitta. Sono inoltre previsti dei punti aggiuntivi nei seguenti casi: un punto supplementare alla formazione che marchi 4 o più mete in un singolo incontro; un ulteriore punto alla squadra sconfitta che perda con 7 punti o meno di scarto. Infine, alla squadra che si aggiudica tutti gli incontri (Grande Slam), verranno assegnati tre punti supplementari e la matematica conquista del titolo.

Nel mese di marzo 2020, in accordo con le Federazioni Nazionali, le partite dell'ultima giornata del Sei Nazioni sono state rinviate per contenere la diffusione del Coronavirus. Con ogni probabilità, gli ultimi quattro match del torneo saranno rinviati al mese di ottobre 2020. Da recuperare anche Irlanda-Italia, prevista inizialmente per il 7 marzo.

A diciannove anni dall’edizione del 2001, quando, a causa di un'epidemia di Afta Epizootica diverse partite furono rinviate al successivo autunno, per eleggere il vincitore del Sei Nazioni 2020 sarà necessario attendere fino al prossimo ottobre.

Tra l’altro non era rimasto molto da giocare rispetto al calendario della competizione, l’Italia era l’unica squadra che aveva due partite da recuperare, il resto solo una. Recuperata l’ultima giornata a fine ottobre, la classifica non cambia: Inghilterra 18, Francia 18, Irlanda 14, Scozia 14, Galles 8, Italia 0. Quindi l’Inghilterra vince il suo 39o titolo, si aggiudica il Triple Crown, conferito alla squadra britannica che batte tutte le altre, la Calcutta Cup, che va al vincitore del match tra Inghilterra e Scozia, e il Millenium Trophy, conferito al vincitore della sfida tra Inghilterra e Irlanda. Il Whitewash, o come si dice in Italia il “cucchiaio di legno”, resta come sempre alla formazione azzurra incapace di mostrarsi competitiva in questo contesto.

Sei Nazioni: edizione 2019

Il torneo Sei Nazioni 2019 si è disputato dal primo febbraio al 16 marzo 2019. Si tratta della ventesima edizione della competizione di rugby più prestigiosa dell’emisfero nord.

Le Nazionali coinvolte nel Sei Nazioni sono quelle di: Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia. Il torneo è stato vinto Galles, che ha conquistato il suo ventisettesimo titolo.

I risultati del Sei Nazioni 2019 sono stati i seguenti:

  • Vincitore: Galles
  • Grande slam: Galles
  • Auld Alliance: Francia
  • Centenary Quaich: Irlanda
  • Trofeo Garibaldi: Francia
  • Millennium Trophy: Inghilterra
  • Whitewash: Italia

Nell’edizione 2019 del torneo è stato introdotto un nuovo trofeo messo in palio tra le squadre Nazionali di Galles e Scozia, ovvero la Doddie Weir Cup, creato in onore di Doddie Weir e vinto dal Galles.

6 Nazioni: regole, svolgimento, curiosità

Il 6 Nazioni è la maggiore espressione del rugby nel vecchio continente, la risposta europea ai campionati del pacifico dall’antica tradizione, Australia e Nuova Zelanda, sempre ai primi posti del ranking mondiale. Dal continente isola all’arcipelago britannico, terra dove affonda le sue radici quello che gli inglesi chiamano Six Nations.

La palla ovale è di casa nella Midlands dove si narra che fu William Webb Ellis, uno studente della città di Rugby nella contea di Warwickshire, ad inventare l’omonimo sport nel lontano 1823. Un lampo di genio, o di follia: durante una partita di football, sport che all’epoca non aveva ancora regole standardizzate, Ellis prese palla con le mani e corse a schiacciarla dopo la linea di fondo campo degli avversari. Chissà se esultò dopo aver appena inventato uno degli sport ancora oggi più praticati al mondo e nel Regno Unito.

Proprio in Gran Bretagna ha luogo la prima edizione del Home Championship del 1883, antenato del 6 Nazioni moderno. Le quattro britanniche diedero il la alla tradizione, la Francia invece ha esordito per la prima volta nel 1910, cambiando la formula del torneo a Cinque Nazioni. L’ultima arrivata, l’Italia, fece la sua prima apparizione in occasione di un match contro la Scozia disputato il 5 febbraio 2000, un esordio vittorioso che vide l’imporsi degli azzurri sugli scozzesi per 34 a 20 in quella che fu la prima edizione ufficiale del 6 Nazioni.

Buona la prima, ma gli italiani hanno sempre pagato una tradizione rugbistica molto più giovane di quella britannica o francese, aggiudicandosi spesso quello che gli amanti della palla ovale simpaticamente definiscono “Cucchiaio di legno”, un simbolico premio assegnato all’ultima classificata del torneo. Oltre al Wooden Spoon, chiamato così dagli inglesi, ci sono altri premi simbolici: il Trofeo Giuseppe Garibaldi che si disputa ogni anno tra la vincente del match tra Italia e Francia; il Triple Crown assegnato a una delle quattro squadre britanniche che nel corso di una singola edizione batte le altre tre; il Grande Slam, di cui si fregia la squadra che conquista il 6 Nazioni battendo tutte le altre in un percorso netto.

Ad una partita con l’Italia è legato uno dei tanti record di uno dei giocatori più iconici della storia del 6 Nazioni e del rugby moderno: Jonny Wilkinson. Uno dei mediani d’apertura più amati del rugby inglese, vinse la Coppa del Mondo di rugby nel 2003 con un drop tirato da notevole distanza, passando alla storia come miglior marcatore di quella edizione e ricevendo il titolo di Ufficiale dell’Ordine dell’Impero britannico direttamente dalla regina Elisabetta II. Una storia di imprese e record che passa anche per il 17 febbraio 2001, giorno in cui l’uragano Wilkinson si abbatte sulla nazionale italiana mettendo a segno 35 punti, grazie ai quali l’Inghilterra impose un passivo di 80 a 23 agli azzurri.

Storie di nazionali che si battono sul rettangolo di gioco compreso tra i pali, storie di uomini divenuti leggende per i tifosi grazie ad una palla ovale sporca di fango. La lunga tradizione del 6 Nazioni è costellata di rivalità storiche, particolarmente sentite durante i derby disputate dalle formazioni britanniche, il rinnovo di una sfida continua. Resta però sempre valida una delle regole base del rugby: la sportività del terzo tempo, pratica con la quale a fine gara i vincitori rendono onore agli sconfitti tributando un applauso e offrendo il rinfresco post partita, occasione in cui le tifoserie diventano una sola, le pinte di moltiplicano e si avvera il meraviglioso spettacolo del rugby.

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