Il pallone ufficiale dei Mondiali di calcio 2026 si chiama “Trionda”, un nome ricco di significato che riflette l’identità del torneo. Deriva infatti dall’unione di “tri”, indicando le tre nazioni ospitanti – Stati Uniti, Canada e Messico – e “onda” un richiamo al movimento, all’energia del gioco e alle influenze stilistiche delle culture coinvolte.
Anche il design è fortemente simbolico. I colori scelti infatti non sono casuali. Il rosso rappresenta il Canada, con richiami alla foglia d’acero, il blu con le stelle omaggia gli Stati Uniti mentre il verde, decorato con motivi ispirati all’arte messicana, rende omaggio al Messico. Questi tre colori si intrecciano in un motivo ondulato e fluido a simboleggiare l’unione tra i Paesi e la dinamicità del calcio.
Da un punto di vista tecnico, il pallone è caratterizzato da una struttura composta da quattro pannelli, ispirata al celebre Brazuca dei Mondiali 2014. Questa configurazione migliora la stabilità e rende le traiettorie del pallone più prevedibili garantendo un volo preciso e regolare. In più, la superficie micro-strutturata è stata studiata per offrire un grip ottimale e un maggiore controllo anche a velocità elevate.
Trionda è realizzato con materiali sintetici di altissima qualità che assicurano grande resistenza all’usura e un’eccellente ritenzione d’aria mantenendo prestazioni costanti durante tutto il torneo. La presentazione ufficiale è attesa per l’autunno 2025, tra ottobre e novembre.
In sintesi, il Trionda non è solo il pallone dei Mondiali 2026 ma un vero e proprio emblema del torneo: un connubio di tecnologia avanzata e significato culturale, pensato per celebrare l’unione di tre grandi nazioni attraverso il gioco del calcio.