Casino italiani

I casinò italiani sono quattro: il Casinò di Campione (a Campione d'Italia), il Casinò de la Vallée (a Saint-Vincent), il Casinò di Sanremo (nell'omonima cittadina ligure) e il Casinò di Venezia che si affaccia sul celebre Canal Grande.

Il Casinò di Campione d'Italia

Il Casinò di Campione d'Italia, stando alla maggior parte delle interpretazioni storiche, è nato durante la prima guerra mondiale con la finalità di coprire le attività di spionaggio. Quanto ci sia di "mitologico" e quanto sia storicamente accaduto è ancora da verificare. Il Casinò è stato ufficialmente inaugurato nel 1917 ma rimase attivo solo un paio d'anni, a causa del divieto del gioco d'azzardo che venne decretato nel 1919. Il Casinò di Campione ha riaperto, nel 1933, nel Canton Ticino Svizzero sulle sponde del lago Ceresio dove le condizioni economiche e legislative erano più favorevoli. 

Popolato da intellettuali, nobiltà e personaggi famosi, grazie anche alla vicinanza con Milano, il Casinò di Campione d'Italia è legato al costume italiano del secondo dopoguerra, tra gli anni Sessanta e Settanta, era costantemente sotto le luci dei riflettori dei paparazzi e dei media a caccia di VIP: hanno varcato le sue porte i reali di Persia, con lo Scià e la regina Soraya, Vittorio De Sica, Ornella Vanoni, Sofia Loren, Alberto Lupo, Gino Bramieri e Maria Mercader. In anni recenti, l'architetto svizzero Mario Botta si è occupato della progettazione di nuove aree da gioco, per dare spazio anche ai giochi cosiddetti americani: centinaia di slot machines, 30 tavoli da gioco in cui cimentarsi nel gioco del blackjack, craps, chemin de fer, più versioni della classica roulette, punto banco, poker caraibico e diversi altri intrattenimenti.

Il Casinò di Saint-Vincent

Lo sviluppo turistico di Saint-Vincent inizia grazie alla scoperta, nel 1770, dall'abate Jean-Baptiste Perret della sorgente di acqua termale nota come Fons saluti" che presto si trasforma in meta ambita dalla nobiltà sabauda. Il Casinò viene inaugurato il 29 marzo 1947 nei locali del Grand Hotel Billia per incentivare il turismo nella cittadina valdostana. La leggenda narra che quella prima sera, seduti intorno alla roulette ci fossero un industriale tessile biellese, un commerciante torinese e un avvocato casalese e che alla prima puntata sia uscito il nove: "neuf, rouge, impair et manque". Il Casinoò de la Vallée è stato per diversi anni la più importante casa da gioco d'Europa. Negli anni, ai tradizionali giochi francesi, si sono aggiunti i giochi americani e quelli elettronici e sono state introdotte diverse iniziative mondane e culturali molto rinomate:

Premio Saint-Vincent per il giornalismo, indetto nel 1948

Grolle d'oro - Premio Saint-Vincent per il cinema, istituito nel 1950

Telegrolle - Premio Saint-Vincent per la fiction televisiva, dal 2001

Radiogrolle, Premio Saint-Vincent per la radio, dal 2007

Il Casinò di Sanremo

Il Casinò Municipale di Sanremo, che aprì le porte il 12 gennaio 1905 sotto il nome di Kursaal, e le cui linee eleganti sono state progettate dall'architetto francese Eugenio Ferret, vanta di essere il casinò più antico di Italia (benché il casinò di Venezia, ospitato dal 1638 nella Ca' Vendramin sul Canal Grande, si definisca la casa da gioco più antica del mondo). L'edificio dal forte carattere liberty innestato all'eclettismo di stampo francese, con fregi e abbellimenti neobarocchi, è sicuramente il monumento più rappresentativo della Belle Epoque vissuta in quel di Sanremo.

Nel corso dei decenni il suo innato fascino è rimasto invariato. Negli anni trenta il Casinò di Sanremo ospitava incontri culturali e aveva tra i suoi consulenti Mascagni, Pirandello, Francesco Pastonchi. Il poeta Paul Valéry, presente agli incontri letterari che vi si tenevano, riportava ad un amico in una missiva: Venendo a San Remo vi ho scoperto un'atmosfera di spiritualità e di bellezza e di uomini e di cose che non avrei mai pensato di trovare intorno ad un Casinò". Il Casinò di Sanremo punta su un approccio culturale dell'aspetto del gioco per marcare la differenza tra luogo di ozio (in senso latino) e semplice bisca.

Il Casinò di Venezia

Venezia vanta la prima casa da gioco nel mondo aperta nel 1638 ma è dalla sede del Lido nata intorno agli anni '30 che si sviluppa l'idea di progetto del Casinò nel Centro Storico. Nel 1946 il comune di Venezia acquistò Ca' Vendramin Calergi che affaccia sul Canal Grande, per aprire, al secondo piano, la sede del Casinò.

Le sedi del Casinò a Venezia sono tre: Cà Vendramin (uno dei più bei palazzi rinascimentali veneziani che ha avuto tra i suoi ospiti anche Richard Wagner) detto "Il salotto dei giochi classici" dove poter partecipare ai tradizionali giochi di carte (Trente e quarante, Chemin de fer, Carribean stud poker, Black Jack) o alla roulette, Cà Noghera il primo casinò all'americana in Italia, con slot machines e giochi americani e il Casinò del Lido "La sede storica estiva".