Film sul Poker

Il poker è il gioco di carte più amato e giocato nel mondo, tanto che ha ispirato decine e decine di pellicole cinematografiche e sono molti i film che hanno come protagonista il poker o ne esaltano il divertimento e la sfida. I più celebri attori della storia del cinema si sono seduti almeno una volta ad un tavolo verde: da John Wayne a Daniel Craig, da Matt Damon a Steve McQueen, da Mel Gibson a Nicolas Cage fino al grande Henry Fonda.

Alcuni film sul poker sono imprescindibili per tutti gli amanti del gioco: "Il Giocatore - Rounders (1998)", per esempio, in cui Matt Damon al fianco di Edward Norton tenta di sbanacare il torneo WPT di Las Vegas o "Casino Royale" (2006) in cui un fascinoso Daniel Craig nei panni di James Bond si muove tra virus letali e tavoli da gioco.

Eric Bana interpreta il ruolo di un pokerista professionista in "Le Regole del Gioco - Lucky You" (2003), che incontra il proprio padre al WPT, in una sfida all'ultima fiches.

Il cinema italiano non è stato immune al fascino del poker e in "Regalo di Natale" (1986) e nel sequel "La Rivincita di Natale" (2004) Diego Abatantuono, Carlo Delle Piane ed Alessandro Haber sfoggiano l'abilità (attoriale) al tavolo verde per mettere il luce i lati più oscuri dell'animo umano. Come non citare Adriano Celentano nel ruolo di un bluffatore in "Asso" (1981) che frequenta le tipiche bische clandestine piene di fumo e tipi loschi, il merito della pellicola è quello di mostrare con sguardo ironico, provocatorio e spesso divertente, un gioco spesso esaltato in modo esagerato.

Ci sono pellicole, inoltre, che hanno raccontato storie vere di leggende del poker come "Stuey" (2003), dove Michael Imperioli interpreta Stu Ungar, pokerista morto a solli 39 anni che, nella sua breve vita, ha sbancato i tavoli da poker internazionali vincendo oltre 10 milioni di dollari.

Nei film sul poker, il tavolo da gioco diventa il luogo metaforico in cui, attraverso le abilità psicologiche e di calcolo, è possibile riscattare la propria vita. I giocatori spesso sono l'emblema di alcuni tra i peggiori tratti dell'essere umano, tanto da risultare talvolta come assoggettati ad un mondo fatto di ombre e denaro.