La serie cadetta del calcio professionistico bulgaro è la Vtora Liga, organizzata dalla First Professional Football League, ovvero l'associazione che gestisce anche la Prima Lega del calcio in Bulgaria.
Il format della Vtora Liga ha subito diverse modifiche nel corso degli anni. Inizialmente, nei primi anni duemila, il torneo contava 24 squadre suddivise in due gironi da 12 ciascuno, affrontandosi tre volte a stagione. Le prime due classificate di ogni gruppo venivano promosse, mentre le seconde disputavano i play-off e le ultime due retrocedevano. Con la riforma del calcio nel 2016, la Vtora liga è stata ampliata a 16 squadre, inclusi i team riserve, per un totale di trenta partite. La promozione e quattro retrocessioni erano stabilite al termine della stagione, mentre le squadre al secondo e terzo posto giocavano i play-off con le peggiori del massimo campionato. Nel 2019, il campionato di seconda divisione è stato esteso a 18 squadre, con una promozione diretta, play-off misti e tre retrocessioni. Nel 2020-2021, a seguito dell'esclusione del Dunav Ruse, il torneo ha visto la partecipazione di 17 squadre. Nel 2021, il campionato cadetto bulgaro è stato allargato a 20 squadre, con quattro promozioni dalla terza serie e l'inserimento di due nuovi team riserve. Tuttavia, a causa di squalifiche, il numero di squadre è stato ridotto a 19.
In Bulgaria, il torneo cadetto inizia verso il mese di luglio e termina il mese di maggio successivo.
In Bulgaria, il calcio è stato introdotto verso la fine del diciottesimo secolo grazie ad una cordata di studenti inglesi approdati a Sofia per una trasferta europea. L'avvio ufficiale del calcio bulgaro coincide con al fondazione della Federazione calcistica, nel 1923, seguita dall'affiliazione alla FIFA l'anno successivo.
I cambiamenti politici e l'inclusione della Bulgaria nel novero delle Repubbliche socialiste, avvenuta nel 1946, stravolge del tutto l'organizzazione, già incerta, dei tornei di calcio e l'intero settore ne risente pesantemente. All'epoca, il calcio in Bulgaria era prevalentemente giocato a Sofia e la squadra che deteneva l'imbattibilità era il Levski, istituito nel 1914: dalle vicende di questo club, che durante la sua storia ha subito numerose fusioni, rifondazioni e cambiamenti di denominazione (1949-50, 1951, 1969, 1985), si evince la forte incertezza che caratterizzava il Paese.
Il calcio bulgaro si è distinto nel tempo per una strategia di gioco basata principalmente sulla prestanza fisica dei calciatori più che sulla tecnica dei singoli giocatori. Tra i calciatori bulgari che si sono distinti anche a livello internazionale ricordiamo: Hristo Bonev, uno dei centrocampisti migliori dei Mondiali del 1970 e del 1974; Petar Jekov, uno dei goleador europei più popolari e vincenti degli anni Settanta, passato alla storia per i suoi calci piazzati e per essere il detentore del record di reti del campionato bulgaro; cresciuto nelle fila del Barcellona dove è diventato un vero specialista, Hristo Stoichkov si è laureato miglior cannoniere dei Mondiali USA del 1994; infine vogliamo ricordare il fortissimo centravanti Georgi Asparuhov, scomparso prematuramente a 28 anni a causa di un un incidente stradale. Imbattibile nel gioco aereo e potente anche sul fronte fisico, Asparuhov era anche dotato di una tecnica eccellente; Marin Bakalov, ex centrocampista, è stato il recordman di presenze nel campionato bulgaro.
Il primo club calcistico fondato in Bulgaria è stato il Botev Plovdiv, fondato nella città di Plovdiv nel 1912.
La Nazionale di calcio bulgara è la rappresentativa della Bulgaria nel panorama calcistico internazionale. L'organo preposto al controllo e alla gestione della Nazionale è la Federazione calcistica della Bulgaria.
La prima partita ufficiale della Nazionale bulgara risale al 21 maggio del 1924, quando venne sconfitta dalla Nazionale austriaca per 6 reti a 0.
Una delle prestazioni migliori della Nazionale bulgara risale al Mondiale del 1994, in cui il fuoriclasse Hristo Stoichkov riuscì a guidare una generazione di talenti bulgari fino ai primi posti in classifica, battendo superpotenze come l'Argentina e la Germania, all'epoca detentrice del titolo, per poi arrestarsi contro la Nazionale italiana nella semifinale.
L'incredibile esperienza bulgara ai Mondiali USA 1994 viene ancora oggi considerata come una sorta di miracolo, in quanto, all'epoca, il Paese stava affrontando un momento molto difficile e travagliato: il governo si dimostrava incapace di avviare qualsiasi riforma politica, con forti ripercussioni sull'economia del Paese già minata da pesanti scioperi e da un tasso di inflazione che rasentava, nel primo semestre del 1994, il 59,4%. A contrastare la criticità della situazione economica bulgara ci fu, quell'anno, uno dei maggiori successi sportivi e più inaspettati per la Bulgaria, che a quei Mondiali non doveva neanche partecipare.