La storia del calcio in India ha inizio a metà dell'Ottocento, quando lo sport viene importato nel paese dai soldati inglesi. Al contrario del cricket, altra disciplina che si diffonde nel periodo della dominazione britannica e che cresce fino a diventare lo sport nazionale, il calcio rimane a lungo un'attività sportiva praticata solo a livello amatoriale, nonostante alcuni dei club ancora oggi in attività spicchino tra i più antichi al mondo.
La prima stagione dell'I-League, all'epoca denominata National Football League, viene disputata a cavallo tra il 1996 e il 1997. Il campionato nasce con l'intento di stimolare il passaggio del calcio indiano dall'impostazione amatoriale a quella professionistica, obiettivo che tuttavia questo primo esperimento non riuscirà a centrare del tutto. Partecipano alla prima edizione della National Football League 12 formazioni: JCT FC, East Bengal, Salgaocar SC, Indian Bank, Mohammedan SC, Indian Telephone Industries, Dempo SC, Air India, Churchill Brothers, Mahindra United, Mohun Bagan e Kerala Police. Da sottolineare, che poche delle società sportive iscritte al campionato 1996/97 risultano attualmente ancora in attività. La competizione si svolge in due fasi: nella prima, le formazioni sono suddivise in due gironi da sei squadre ciascuno; al termine di questa fase, i primi 4 club in classifica per ciascun girone accedono al campionato vero e proprio, mentre gli ultimi 2 classificati retrocedono automaticamente nella serie cadetta. A conquistare la vittoria del primo titolo ufficiale di Campione d'India è il JCT FC.
Le difficoltà economiche delle società ammesse alla massima serie e il declino del livello del campionato portano alla decisione di rifondarlo nel 2007: nasce così il torneo erede della National Football League, ovvero la nuova I-League. Partecipano alla prima divisione del campionato di calcio indiano 2007/08 dieci formazioni, con sede nelle regioni di Goa, Mumbai, Kolkata, Kozhikode, Nuova Delhi e Ludhiana. Il torneo si svolge seguendo la classifica formula del girone all'italiana, con gare di andata e di ritorno tra tutte le squadre coinvolte. A fine stagione, a sedere sul gradino più alto della classifica è il Dempo, mentre le due formazioni ultime classificate, il Viva Kerala e il Salgaocar, retrocedono nella serie cadetta del campionato, la I-League 2nd Division. Il Dempo, formazione di Panjim (la capitale del Goa) conquista altri due titoli di campione negli anni seguenti, attestandosi come una delle formazioni più competitive agli albori del nuovo campionato di calcio indiano.
Tra i giocatori riusciti a distinguersi maggiormente nell'ambito dell'I-League spiccano i nigeriani Odafa Onyeka Okolie e Ranti Martis, entrambi a più riprese insigniti del titolo di capocannonieri del campionato. Tra i marcatori indiani più prolifici delle ultime stagioni spiccano invece Sunil Chettri, Mohammed Rafi e Jeje Lalpekhlua.
Oltre al Dempo, tra i club più titolati del campionato di calcio indiano, va citato anche il Churchill Brothers, formazione della città di Margao, nel Goa.