Nel calcio moderno contano i soldi, niente di più vero. Le società di prima fascia sono alla stregua di S.p.A. dai clamorosi fatturati, dedite alla gestione di tutta una serie di attività che compendiano il puro giuoco del pallone, ma in realtà lo foraggiano tramite una sorta di raccolta fondi costante dovuta alla vendita di merchandising, diritti televisivi, biglietti, servizi accessori dello stadio, museo/stadio... Le possibilità sono molteplici, tutte mirate a portare su il fatturato in vista del prossimo acquisto, quel campione stellare che farà fare un salto di qualità alla squadra.
I soldi sono la conditio sine qua non, ma anche formare i campioni del futuro in casa propria può essere una straordinaria alternativa a una minore liquidità. Sempre di più sono le squadre di altissimo profilo che scelgono di schierare in match fondamentali ragazzi poco più che ventenni. Spesso questa scelta paga, quasi sempre se il campioncino è figlio di un vivaio dove ha appreso tattica e stili di gioco, se acquistato a costo zero sarà la migliore delle plusvalenze possibili, il vero capitale umano della società.
Su questo impianto teorico Germania e Spagna hanno riformato i loro settori giovanili, stesso dicasi anche per gli inglesi e il loro Elite Play Performance Plan. La Premier League 2 è il fiore all'occhiello di questo sistema ed è così strutturata: vi prendono parte le squadre primavera (età massima 23 anni) delle formazioni di Premier League e Championship, queste sono divise in due gironi, il primo che si gioca per la conquista del titolo nazionale di miglior squadra giovanile, il secondo per la promozione al primo girone. Le ultime due classificate del girone principale retrocedono, la prima del secondo girone viene promossa e la seconda, terza, quarta e quinta disputano i play-off.
Per iscrivere il proprio settore giovanile a questo torneo bisogna che la prima squadra disputi già o la Premier League o la Championship. Le partecipanti alla Premier League 2 possono anche prendere parte a: la FA Youth Cup, versione under 18 della FA Cup, anche qui l'iscrizione è possibile per tutti i membri della Football Association; la Premier League Cup che ha la stessa formula della UEFA Champions League ma l'iscrizione è estesa ai calciatori fino a 23 anni di età e solo per le squadre che militano nelle giovanili delle prime 4 categorie del calcio inglese; la Premier League International Cup, un torneo non riconosciuto dal UEFA che viene organizzato dalle squadre della Premier e che vede contrapporsi le migliori giovanili inglesi (per piazzamento) con le migliori giovanili d'Europa (scelte su invito).
Si evince come le opportunità per i giovani calciatori inglesi e non sono davvero molte, formare degli atleti che abbiano un ampio bagaglio di esperienza già in giovane età si rivelerà fondamentale al momento di dover dimostrare la propria bravura di fronte ai veri campioni della prima squadra. In questo senso un campionato come la Premier League 2 è emblematico di quanta lungimiranza ci voglia per lavorare già da oggi ai risultati che la federazione, la nazionale e il movimento calcistico del paese tutto otterranno in futuro.