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    Scommesse Frosinone – Fiorentina

    Frosinone e Fiorentina non si sono incrociate spesso nella storia del campionato italiano avendo percorso strade e obiettivi diametralmente diversi. I ciociari hanno conosciuto la massima serie solo negli anni 2000, dopo diverso tempo trascorso tra i campi di tutta Italia militando nelle categorie inferiori. I gigliati da parte loro sono tra le squadre storiche e più blasonate del calcio italiano, un palmarès di tutto rispetto ma soprattutto un passato costellato di grandi match disputato da grandi campioni.

    Il Frosinone nasce ufficialmente nel 1928, all’epoca si chiamava Unione Sportiva Frusinate e fino alla fine del millennio competerà per lo più nei campionati di C con, addirittura, una radiazione nel mezzo che avvenne nel 1990. Gli anni 2000 cominciarono con i migliori auspici considerato che nella stagione 2003-04 la società torno dopo 16 anni in C1 grazie anche agli ingenti investimenti effettuati dalla nuova dirigenza guidata da Maurizio Stirpe. Due anni dopo arriverà una nuova storica affermazione ovvero la prima promozione in serie B. Il Frosinone non aveva mai ancora toccato la cadetteria italiana e conseguì l’obiettivo in uno dei campionati di C più complessi considerato che vi prendeva parte anche il Napoli risorto dalle ceneri del fallimento di due anni prima. D’altronde la serie B si confermò ancora più ostica e non solo per la difficoltà di una categoria superiore: quel campionato di B fu uno dei più difficili (e seguiti) della storia considerato che vi presero parte squadre come Juventus, Napoli, Genoa, Bologna, Lecce e Bari. Il Frosinone riuscì comunque a salvarsi alla fine del campionato. Dopo diverse stagioni e una sofferta retrocessione arriva finalmente l’apice della storia moderna del Frosinone che passa prima per la promozione in B del 2014 e culmina nella prima promozione in serie A nel 2015.

    La fondazione della Fiorentina avvenne nel 1926 e vide la sua prima promozione in serie A già alla fine del campionato 1930-31, il primo trofeo arrivò 10 anni dopo con la Coppa Italia del 1940. I viola dovettero aspettare altri 15 anni per la consacrazione dello scudetto che arrivò nella gloriosa stagione del ‘55 e seguito dalla partecipazione alla Coppa dei Campioni dove i gigliati riuscirono ad arrivare fino alla finale per poi capitolare di fronte ad uno dei Real Madrid più forti e vincenti della storia. Gli anni ‘60 segnarono un’altra decade di sfarzo per il colore viola considerato che la Fiorentina stazionò sempre tra le prime posizioni del campionato, vinse Coppa Italia e Coppa Mitropa nel 1966 e poi lo scudetto nella stagione 1968-69. Gli anni ‘90 si aprono con l’ennesima sconfitta in finale, stavolta della Coppa UEFA e contro la Juventus, acerrima nemica. Comincia il ciclo di gestione di Vittorio Cecchi Gori e la Fiorentina entra a far parte, con giusta ragione, di quel novero di squadre che rese popolare il campionato italiano di fine millennio. Toldo, Rui Costa, Batistuta, la rosa contava giocatori fortissimi che pure nell’estate del 2001 furono tutti ceduti per sanare una grave crisi di bilancio. Il problema non si risolse e portò al fallimento della società nella stagione 2002-03. La Fiorentina dovette ripartire dalla C2, stavolta sotto la nuova gestione dei fratelli Della Valle. La ripartenza è stata molto rapida considerato che già due stagioni dopo (grazie ad un ripescaggio dalla C1 alla B) i gigliati tornano in serie A restituendo alla massima serie del calcio italiano una delle sue principali e storiche protagoniste.

    Di seguito si propongono risultati e resoconti delle ultime partite in campionato tra Frosinone e Fiorentina.

    Risultato e commento Fiorentina - Frosinone 11/02/2024

    Colpaccio casalingo della Fiorentina, che nella 24esima giornata di Serie A ottiene uno straordinario successo contro il Frosinone per 5-1. Dopo tre sconfitte nelle ultime quattro gare, i viola si sbloccano e salgono momentaneamente al sesto posto in classifica. Il primo tempo si apre con un rischio per i padroni di casa, un retropassaggio imprudente di Martinez Quarta favorisce Kaio Jorge, che non controlla al meglio e si fa chiudere lo specchio da Terracciano in uscita bassa. All'ottavo minuto Soulè sfugge a Mandragora con un gran dribbling, arriva sul fondo e appoggia nell'area piccola per Mazzitelli, che calcia a colpo sicuro sul primo palo ma si vede murare il tentativo. Quattro minuti dopo, sugli sviluppi di un corner, Gonzalez prolunga di testa per Beltran che colpisce la traversa, poi la palla arriva a Ikonè che però è impreciso. Al 16' i viola passano avanti: scatenato Ikoné sulla sinistra, che salta due avversari, arriva sul fondo e mette al centro per Belotti, che si coordina in spaccata nell'area piccola e beffa Turati. Il raddoppio è pressochè immediato, al 19' di nuovo Ikonè raccoglie un pallone di Duncan e scarica in rete, complice una deviazione avversaria. Al 24' i viola hanno una buona chance: straordinario assist di prima di Belotti per Mandragora, che prova il sinistro di prima intenzione ma non trova la porta di Turati. Al 37' la Fiorentina fallisce il tris: ancora una volta Ikonè semina il panico sulla destra e pesca in orizzontale Gonzalez, che apre il sinistro a botta sicura ma non trova lo specchio. Poco male, il 3-0 arriva comunque prima dell'intervallo: calcio d'angolo calciato alla perfezione da Biraghi, il pallone arriva sul secondo palo e Martinez Quarta devia in rete mandando il pallone prima sulla traversa e dopo sulla linea di porta. Nella ripresa continua lo stradominio viola, al 53' arriva il quarto gol: bellissima sponda aerea di Duncan per Gonzalez, che si coordina e da posizione defilata esplode il destro al volo a incrociare. Al 66' il Frosinone accorcia su punizione, Mazzitelli va al destro a giro e, complice la deviazione della barriera, trova la porta. Cambia poco, perchè all'85' la Fiorentina segna il definitivo 5-1: Bonaventura arriva sul fondo e mette al centro un cross rasoterra per Nzola, la cui conclusione ravvicinata viene respinta da Turati, la palla però torna a centro area dove Mazzitelli scivola e colpisce di testa, prendendo Barak, per un rimpallo clamoroso che manda infine il pallone in rete. Al triplice fischio il Franchi festeggia tre punti preziosi per la corsa verso l'Europa.

    Formazioni Fiorentina - Frosinone

    Fiorentina: Terracciano - Biraghi, Martinez Quarta, Milenkovic, Kayode - Mandragora, Duncan - Ikoné, Beltran, González - Belotti.

    Frosinone: Turati-Valeri, Monterisi, Okoli, Gelli-Mazzitelli, Barrenechea, Harroui-Soulé, Kaio Jorge, Seck.

    Risultato e commento Frosinone - Fiorentina 29/09/2023

    Nella sesta giornata di Serie A il Frosinone ospita al Benito Stirpe la Fiorentina con l'obiettivo di confermare il momento positivo: i risultati ottenuti finora, infatti, qualificano il Frosinone come un'autentica sorpresa di questo campionato, insieme al Lecce. Dall'altra parte, la Fiorentina ha iniziato bene la stagione e deve dare continuità ai propri risultati. La gara inizia subito a ritmi alti, Nzola vince un contrasto con Okoli e va alla conclusione da distanza ravvicinata, Turati dice no. All'ottavo minuto Nico Gonzalez va alla conclusione dai 30 metri e il pallone esce fuori di un soffio. Poco dopo il quarto d'ora Sottil spreca una clamorosa palla gol sugli sviluppi di una ripartenza, il numero 7 attraversa tutto il campo e arriva in area da solo davanti a Turati, ma di fatto regala il pallone al portiere. Due minuti più tardi i viola sono ancora pericolosi, Nzola si inserisce su un suggerimento di Biraghi, fa da sponda per Nico Gonzalez, il cui tiro viene ribattuto, dopo una serie di rimpalli Parisi cerca la porta al volo ma spedisce fuori. Il gol dei viola è nell'aria e arriva al 19': dal limite Duncan mette un pallone al vertice dell'area piccola, dove si fa trovare Nico Gonzalez pronto a insaccare di testa dove Turati non può arrivare. Al 28' Oyono effettua un grandissimo salvataggio in recupero su Nzola, che si trovava tutto solo davanti a Turati. La Fiorentina chiude il primo tempo in vantaggio per 1-0. Nella ripresa i gialloblù acquisiscono fiducia e al 70' trovano il pari: buon movimento di Caso, che crossa dalla sinistra, il prolungamento di testa di Kayode favorisce l'inzuccata vincente di Soulè, Terracciano non può nulla. Non succede altro nel finale, la Fiorentina fallisce l'aggancio al terzo posto.

    Formazioni Frosinone - Fiorentina

    Frosinone: Turati - Oyono, Okoli, Romagnoli, Marchizza - Mazzitelli, Barrenechea, Brescianini - Soulè, Cheddira, Baez.

    Fiorentina: Terracciano - Parisi, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi - Arthur, Duncan - Nico Gonzalez, Bonaventura, Sottil - Nzola.

    Come abbiamo già espresso in principio Fiorentina e Frosinone non hanno una storia di incontri così articolata considerato che il primo match tra canarini e gigliati risale alla stagione 2015-16, proprio in serie A. Quella fu anche la stagione della prima volta del Frosinone nella massima serie, un esordio non ben riuscito considerato che alla fine del torneo i ciociari furono nuovamente retrocessi. Anche contro i viola non andò particolarmente bene: la partita di andata si disputò all’Artemio Franchi di Firenze dove la squadra di casa si impose grazie ai gol di Rebic, Rodriguez, Babacar e Suarez cui rispose lo squillo di capitan Frare che chiuse i giochi sul 4 a 1. Il ritorno disputato al Matusa, in terra ciociara, scrisse un’altra storia considerato che la partita si risolse su uno spento pari a reti inviolate.

    Uno dei pochi calciatori ad aver fatto esultare entrambe le tifoserie è stato l’argentino di Buenos Aires José Ignacio Castillo che fu portato in Italia nel 2001 dal Brindisi. Per la prima parte della sua carriera il giocatore realizzerà molte segnature in serie D senza mai effettuare un salto di categoria che gli fu impedito da una regola allora vigente nel calcio italiano: i calciatori senza passaporto italiano non possono militare in C. Ottenne il documento e quindi il pass per il campionato professionistico. Visto il suo ottimo rendimento viene scelto proprio dal Frosinone per giocare la serie B, la sua esperienza in Ciociaria si esaurirà con 30 presenze (molte da subentrato) e 5 segnature. La chiamata per il salto di qualità arriva dal Salento, terra che gli ha sempre portato fortuna, e precisamente dal Lecce che sarà la prima squadra di serie A a ingaggiarlo. Castillo si fa valere e realizza 7 gol in 30 presenze nella massima serie, un buon risultato che nella stagione successiva lo porta addirittura a Firenze, lui che era partito solo dalla serie D. Qualcosa però non scatta tra tifoseria e calciatore, Castillo è costantemente snobbato e pochi credono nelle sue possibilità, tutta la sua frustrazione si vedrà nel suo primo e unico gol viola contro il Bari che metterà a segno senza esultare. Proprio al Bari andrà a fine stagione, sulla maglia cancellerà il nome Castillo e farà scrivere “Nacho” perché è il suo soprannome e per esorcizzare la freddezza con la quale è stato accolto al Franchi e alla Fiorentina, di cui almeno gli rimarrà sempre il ricordo di un esordio in Champions League, contro il Liverpool e per di più vittorioso.