La squadra sarda e quella toscana si sono incrociate spesso tra i vari campionati italiani di calcio, principalmente nelle serie minori. Per la stagione 2025/26, però, si ritrovano sul campo della Serie A per contendersi la vittoria e la permanenza. Al termine della stagione precedente, infatti, il Pisa si è classificato secondo nella serie cadetta e ha quindi ottenuto una promozione diretta tra le big del calcio tricolore.
Fondata nel 1920, il Cagliari è l’unica squadra sarda ad aver disputato le prime due divisioni del calcio italiano. I suoi colori sociali, il rosso e il blu, le sono valsi il soprannome di “Rossoblù”, mentre “Casteddu” è il nome con cui viene chiamata in sardo, in riferimento alla città di Cagliari. Il momento più alto della sua storia arriva nella stagione 1969-70, quando diventa la prima squadra del Mezzogiorno a vincere il campionato di Serie A, trascinata dai gol di Gigi Riva. In bacheca figurano anche un campionato di Serie B (2015-16) e uno di Serie C (1951-52). Con questi titoli, il Cagliari entra in un gruppo ristretto di club italiani (insieme a Genoa, Bologna, Napoli e Verona) capaci di vincere i campionati di prima, seconda e terza serie.
Anche il Pisa Sporting Club ha una lunga storia alle spalle. Nasce ufficialmente nel 1909, in un periodo in cui il calcio italiano sta ancora prendendo forma. Le sue radici affondano in piazza San Paolo a Ripa d’Arno, dove un gruppo di giovani inizia a giocare con un pallone di stracci e i cappotti al posto dei pali. La passione di quei ragazzi porta alla fondazione del club, che negli anni vive stagioni altalenanti. Nel 1921 il Pisa arriva fino alla finale del campionato di Prima Divisione, sfiorando lo scudetto. La sconfitta contro la Pro Vercelli non cancella però l’importanza di quell’impresa, che segna l’inizio della sua presenza stabile nel panorama calcistico nazionale.