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Quote scommesse Napoli - Verona

Il match tra Napoli e Verona è da annoverarsi tra gli incontri più sentiti del calcio italiano. Nemiche giurate fin dagli anni Ottanta, le tifoserie delle rispettive squadre vivono l'incontro tra gialloblu e azzurri come l'occasione per sfidarsi sugli spalti con cori e striscioni non sempre politicamente corretti.

In ogni caso è sul campo da gioco che l'antagonismo assume i risvolti più interessanti, visto che tra Hellas Verona e Napoli si sono sempre svolti match realmente intensi e adrenalinici.

Il match tra Verona e Napoli ha sempre visto la presenza di un tifo piuttosto vivace, tanto che negli anni non sono mancati gli scontri tra ultras e forze dell'ordine. La rivalità tra le curve è accesa e le origini dell'odio sono da ricercare negli anni Ottanta, momento di massimo splendore per entrambi i club che si contendevano i titoli più importanti sui rispettivi campi da gioco in terra partenopea e scaligera.

La sfida tra partenopei e scaligeri è da sempre un appuntamento attesissimo nel calcio italiano. Entrambe le squadre hanno una tradizione calcistica di grande pregio, nonché un seguito di tifosi molto numeroso.

Per il grande spettacolo che le caratterizza, le sfide tra Napoli e Verona accendono l’interesse degli amanti delle scommesse sportive, che non mancano di piazzare le proprie giocate in occasione degli eventi previsti nel calendario di Verona e Napoli. Su SNAI.it puoi consultare le sezioni riguardanti lo stato di salute delle squadre, le quote e le informazioni per realizzare pronostici e scommesse sempre più precise e, quindi, vincenti.

Come sono andati gli ultimi match di Serie A tra partenopei e scaligeri? Andiamolo a scoprire con i resoconti di SNAI.it.

Risultato e riepilogo Verona - Napoli 18/08/2024

Nella gara valida per la prima giornata di Serie A, il Napoli affonda contro il Verona, imbattendosi nella prima sconfitta sotto la guida tecnica di Antonio Conte. Dal canto suo, il Verona conquista, almeno per qualche ora, il primo posto in classifica in solitaria. Il primo tempo regala poche emozioni da entrambe le parti, quasi non si registrano azioni pericolose. Al minuto 43 Lobotka si ritrova da solo in area, ma spreca l'occasione tirando alto sopra la traversa. Nel recupero del primo tempo Kvaratskhelia, davanti a Montipò, si vede neutralizzare il tentativo da Tchatchoua in scivolata. I padroni di casa avviano il secondo tempo con il piede giusto e dopo cinque minuti trovano il gol del vantaggio: sugli sviluppi di una ripartenza Lazovic mette al centro un pallone perfetto per Livramento, che deve solo appoggiare in rete. Il Napoli prova a rispondere al 61', Anguissa si coordina dal limite dell'area e colpisce in pieno la traversa. Nulla da fare, al 75' il Verona va ancora in gol con il neoentrato Mosquera, che supera la difesa avversaria, si presenta davanti al portiere e insacca il 2-0. Gli scaligeri sfiorano il 3-0 all'83' dopo una bella iniziativa di Tchatchoua, cross per Mosquera ma ottima risposta di Meret. In pieno recupero il Verona completa l'opera mettendo a segno il terzo gol: su suggerimento di Harroui dalla destra Lazovic cerca la porta e trova la deviazione sottoporta di Mosquera, 3-0 Verona.

Risultato e riepilogo Napoli - Verona 04/02/2024

Il Napoli ha bisogno di continuità di risultati per raggiungere l'obiettivo della qualificazione europea e in questa 23esima giornata di Serie A, complici i nuovi innesti del mercato invernale, ottiene un'incoraggiante vittoria ai danni del Verona. Fin dai primi minuti gli azzurri controllano il gioco, ma si trovano davanti un avversario molto ordinato in fase difensiva e pronto a sfruttare le ripartenze. Il primo brivido è al 13': corner battuto dalla destra, la palla respinta viene raccolta da Kvaratskhelia che va al destro al volo, parata difficilissima per Montipò che tuttavia risponde presente. L'episodio più importante è quando il georgiano entra in area e viene steso da Cabal, ma secondo l'arbitro non c'è rigore. Allo scoccare del 45' il Verona prova l'affondo in contropiede, Noslin riceve in posizione favorevole e appoggia a sinistra per Lazovic, che va al destro a giro dal limite, palla fuori. Nella ripresa ci sono più occasioni. Il secondo tempo si apre con un tiro di Coppola al volo su un cross al bacio di Duda, la palla sfiora il palo ed esce. Subito dopo Gollini è chiamato a un gran tuffo per opporsi a un tentativo di Lazovic. Al 55' è Montipò a dover difendere la propria porta su una buona azione del Napoli, Simeone conclude di prima su un cross di Juan Jesus e il portiere riesce a opporsi con il corpo. Due minuti dopo Folorunsho si coordina su un cross e tenta la rovesciata, fallendo di poco. La gara si sblocca al 72': punizione perfetta di Suslov, Coppola anticipa Mazzocchi e con la spalla devia in rete, non può nulla Gollini. Dopo un prodigioso doppio intervento di Montipò su Mazzocchi prima e Lindstrom poi, si torna in parità: Lindstrom viene servito in area, salta un avversario e scarica un assist pennellato per Ngonge, la cui conclusione deviata da Dawidowicz termina in rete. A tre minuti i partenopei completano la rimonta: Kvara riceve palla al limite ed esplode un destro a giro diretto all'incrocio, dove il portiere non può arrivare. Finisce così, il Napoli sale a 35 punti e si piazza al sesto posto insieme alla Roma, il Verona resta in zona retrocessione a pari punti con Cagliari ed Empoli.

Formazioni Napoli - Verona

Napoli: Gollini – Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui – Cajuste, Lobotka, Zambo Anguissa – Politano, Simeone, Kvaratskhelia.

Verona: Montipò – Tchatchoua, Dawidowicz, Coppola, Cabal – Duda, Serdar – Suslov, Folorunsho, Lazovic – Noslin.

Risultato e riepilogo Verona - Napoli 21/10/2023

Sia il Napoli che il Verona hanno bisogno di collezionare punti in questa giornata, per diversi motivi. Le prestazioni dei partenopei in questa prima fase di campionato hanno deluso le aspettative, essendo ben lontane da quelle della passata stagione. Gli scaligeri, invece, hanno iniziato al meglio la stagione con due vittorie nelle prime due gare ma dopo non hanno saputo più vincere, e adesso si ritrovano vicini alla zona retrocessione. Passa il Napoli con un perentorio 3-1 che dà coraggio. Il Verona parte forte e nel giro di poco tempo ha due occasioni da corner, ma i colpi di testa di Dawidowicz prima e Magnani poi vengono parati entrambi. Gli azzurri non si scompongono, aumentano il pressing e a ridosso della mezz'ora sbloccano il punteggio con il gol al volo di Politano sul cross di Raspadori. Nonostante la timida reazione dei gialloblù, nel finale di frazione arriva il raddoppio ospite: proprio Politano fornisce un assist a Kvaratskhelia in contropiede, il georgiano infila Montipò con il mancino. A inizio ripresa un'altra ripartenza regala al Napoli il 3-0 che chiude i giochi: ancora Politano lancia Kvara in campo aperto, che rientra sul destro e scarica in porta la doppietta personale. I padroni di casa provano comunque a non perdersi d'animo e al 60' accorciano le distanze con Lazovic, bravo a sfruttare una deviazione di Di Lorenzo per sconfiggere Meret in area. Si rialzano i ritmi e al 73' si propone Bonazzoli, Meret respinge. Nel finale il destro dal limite di Faraoni sfiora il palo, nulla da fare. Con questa vittoria gli uomini di Garcia agganciano momentaneamente Juve e Fiorentina a 17 punti, mentre la formazione di Baroni rimane bloccata a quota 8.

Formazioni Verona - Napoli

Verona: Montipò - Magnani, Dawidowicz, Amione - Faraoni, Hongla, Serdar, Doig - Ngonge, Folorunsho - Djuric.

Napoli: Meret - Di Lorenzo, Rrahmani, Natan, Mario Rui - Zielinski, Lobotka, Cajuste - Politano, Raspadori, Kvaratskhelia.

Risultato e riepilogo Napoli - Verona 15/04/2023

Il Napoli non va oltre lo 0-0 contro il Verona, una prestazione sottotono rispetto a quelle con cui gli azzurri hanno abituato i propri tifosi fino ad ora. Il risultato va decisamente meglio al Verona, che conquista un punto prezioso in chiave salvezza. Il primo tempo appare piuttosto spento e con poche occasioni. Al 16' Demme serve in verticale Olivera, che a sua volta appoggia per Raspadori, ma l'attaccante azzurro non ci arriva per poco. Pochi minuti più tardi il Napoli passa in vantaggio sugli sviluppi di un calcio d'angolo deviato da Gaich, ma c'era fuorigioco, tutto da rifare. Al minuto 29 il Verona prova a rendersi pericoloso su una ripartenza, Lasagna conclude con il sinistro dalla distanza, ma Meret si allunga e respinge. Si va a riposo sullo 0-0, il Napoli ha offerto poco spettacolo, rendendosi pericoloso soltanto in occasione dell'autogol di Gaich annullato. Dal canto suo, il Verona ha mostrato un gioco molto attento e questa tendenza prosegue nel secondo tempo. Il Napoli gestisce il possesso palla, il Verona copre e chiude i varchi. Un brivido si registra al 60': Di Lorenzo entra in area e scarica all'indietro per Raspadori, ma un super intervento di Hien grazia i gialloblù. La vera chance per l'1-0 arriva però nel finale, precisamente al minuto 83: Osimhen si avventa su una palla vagante al limite dell'area e si coordina perfettamente per colpire di controbalzo, ma centra in pieno la traversa. Ma anche gli ospiti hanno un'occasione clamorosa in pieno recupero: Ngonge su contropiede si invola verso Meret, si presenta davanti al portiere e prova il tocco sotto, ma colpisce male e manda il pallone fuori. Al fischio finale il risultato resta lo stesso del primo tempo, un punto a testa per le due formazioni.

Risultato e riepilogo Verona - Napoli 15/08/2022

Esordio molto intenso per Napoli e Verona, che danno vita a un match molto movimentato in cui si contano ben sette gol in totale. Va meglio ai partenopei, che possono festeggiare la prima vittoria stagionale, mentre il Verona deve rimandare al prossimo turno la speranza di conquistare punti. Eppure la prima mezz'ora della gara scorre senza eventi degni di nota, siamo al minuto 29 quando Lasagna sfrutta al meglio un calcio d'angolo, lasciato libero sul secondo palo ne approfitta per schiacciare in rete. Ma subito il Napoli alza il ritmo e si spinge in avanti; alla mezz'ora Montipò viene impegnato da un mancino di Kvaratskhelia, poco dopo Anguissa colpisce il palo. La parità viene ripristinata poco prima dell'intervallo: cross di Lozano, incornata di Kvaratskhelia ed è 1-1. Nel recuperò, però, il Napoli torna avanti con il gol di Osimhen sugli sviluppi di un corner.

Nella ripresa al Verona basta poco tempo per tornare in parità con un colpo di testa di Henry che mette la palla dove Meret non può arrivare. Al 55' il Napoli ripassa avanti grazie a un filtrante di Kvaratskhelia che favorisce l'incursione di Zielinski, il polacco mette a sedere Montipò e firma il 3-2. A questo punto i gialloblù spariscono dalla partita ed è show Napoli, che cala il poker al 65' con il gol dal limite di Lobotka e poi la rete definitiva di Politano di sinistro.

Risultato e riepilogo Verona - Napoli 14/03/2022

Molti punti di distanza in classifica tra Verona e Napoli. I partenopei in questa 29a giornata sono in lotta per il titolo, devono vincere se vogliono continuare a sperare di chiudere in prima posizione. Il Verona invece ha bisogno di vincere per guadagnarsi un posto in zona coppe europee. Come da pronostico, la partita la fa il Napoli che, non a caso, si porta subito in vantaggio al minuto 14. A segnare è Osimhen, il giocatore nigeriano raccoglie il cross di Politano e fredda Montipò con un colpo di testa. Le azioni costruite dagli azzurri sono svariate e portano i padroni di casa a chiudersi in fase difensiva per non subire il raddoppio. La resistenza difensiva dei mastini è efficace fino al minuto 71, quanod Osimhen, ancora un volta, trova il gol e raddoppio il vantaggio: il Napoli parte da fallo laterale, Insigne serve Di Lorenzo che entra in area e serve la punta, il giocatore africano colpisce did estro e firma il gol del raddoppio. Il Verona risponde pochi minuti dopo, precisamente tre, con Faraoni che spinge in rete una palla servita da Tameze. La gara prosegue sul risultato di 2 a 1, il Verona non inventa nulla di nuovo, il Napoli invece sfiora il tris con il palo colpito da Mario Rui. La partita termina così, continua la corsa della squadra di Spalletti ora giunta a 60 punti.

Risultato e riepilogo Napoli – Verona 07/11/2021

Finisce 1-1 tra Napoli e Verona. Il Napoli sbatte contro un Verona in stato di grazia, capace di mandare al tappeto la Juventus , la Lazio e la Roma. Ancora una volta è il cholito a fare la differenza nelle fila della formazione di Tudor, con la sua nona rete in campionato. Il pareggio di Di Lorenzo illude il Napoli di poter rimontare, ma l’Hellas chiude tutto fino al triplice fischio, concludendo la sfida addirittura in nove. Partono forte gli azzurri, che creano pericoli già al minuto 12, con una botta di Caprari respinta da Ospina in tuffo. Un minuto dopo, il Verona si fa spazio con Barak che serve Simeone, il quale anticipa Rrahmani e beffa Ospina. Insigne reagisce ma non inquadra la porta, poi il pareggio dei partenopei arriva sugli sviluppi di una punizione di Insigne: testata di Rrahmani per Fabian Ruiz, accorre Di Lorenzo che calcia un rasoterra tra le gambe di Montipò per l’1-1. Gli uomini di Spalletti sfiorano il gol con un colpo di testa di Politano, mentre sul fronte opposto è Barak ad andare vicino al gol, ma Rrahmani smorza di petto e consegna la palla a Ospina. Al 42’, Politano innesca Osimhen che si gira e centra il palo. Nella ripresa, il Napoli riparte in avanti e Montipò deve sventare un tentativo di Insigne. Dopo alcuni cambi, il Napoli tenta di agguantare la partita, il Verona è attento, ma rimane in dieci per via del secondo giallo di Bessa. Nel finale, la punizione di Mertens si stampa sul palo, poi viene espulso Kalinic per fallo su Mario Rui e il Verona si ritrova a dover gestire in nove l’assalto degli azzurri. Petagna ha l’ultima occasione, ma il muro dell’Hellas regge.

Risultato e riepilogo Napoli - Verona 23/05/2021

Il Milan la chiamava la chiamava la “Fatal Verona”, la società scaligera infatti fece perdere due scudetti ai rossoneri nelle ultime giornate del campionato 72/73 e 89/90. Stavolta tocca al Napoli parlare di fatalità, visto che con il pareggio 1 a 1 del Diego Armando Maradona i partenopei hanno visto sfumare il sogno Champions League all’ultima giornata di campionato. Un dolore grande per gli azzurri che incappano in una giornata no proprio quando il momento si era fatto più delicato. Ma urge una premessa: il Napoli era obbligato a vincere. Infatti se i partenopei avessero conquistato i tre punti avrebbero conservato il posto nella massima competizione europea. In contemporanea giocava la Juventus, che alla fine del primo tempo di Bologna aveva già chiuso la gara, e il Milan che ha vinto 2 a 0 contro l’Atalanta (i bergamaschi erano già arrivati in Champions una partita fa). Quindi, in sintesi, il Napoli era assoluto padrone del proprio destino, e non stentiamo a dire che ha gettato tutto alle ortiche.

Nel primo tempo i padroni di casa hanno cercato di fare la partita senza, però, riuscire a pungere. Le migliori occasioni della prima frazione capitano sui piedi di Insigne, sinistro a giro troppo largo, e Lozano, tiro forte sul primo palo ma di poco sopra la traversa. Nel secondo tempo parte meglio l’Hellas che gioca di rimessa e si fa pericoloso con Dimarco nei primi minuti, ottimo Meret nell’intervenire. Al 60’ il Napoli finalmente la sblocca con Rrahmani: calcio d’angolo e mischia in area, Osimhen la sporca e il bosniaco la spedisce in rete da due passi. Il sogno Champions però dura solo 9 minuti. Al 69’ Gunter alza la testa e prova il lancio lunghissimo per Faraoni, l’esterno controlla e supera Hysaj, che pure era in anticipo sulla diagonale, e una volta in area beffa Meret in diagonale. Il portiere la tocca ma non basta per spingere la sfera fuori. L’errore più grave però è del terzino Hysaj, dimostratosi ancora una volta non del tutto all’altezza dei livelli di gioco cui il Napoli vorrebbe ambire. L’ultima grande chance arriva poco dopo il gol veronese, prima Bakayoko tenta da pochi passi ma trova il muro di un difensore, poi ci prova Mertens sul primo palo ma stringe troppo l’angolo. Un Gattuso in confusione gioca gli ultimi minuti con tutti gli attaccanti in campo meno Lozano, ma non arrivano palle buone dal centrocampo e la partita si arena sul pareggio. Psicodramma Napoli butta così la qualificazione a una competizione che gli avrebbe garantito i fondi necessari per migliorare la squadra. A fine partita è anche arrivato l’esonero di Gattuso, altro segno dell’instabilità societaria degli azzurri.

Risultato e riepilogo Verona – Napoli 24/01/2021

Applausi per il Verona di Juric, protagonista di una performance brillante contro il Napoli. L'Hellas ribalta la sfida iniziata con un errore difensivo e vince per 3-1 al Bentegodi. Pronti via e, in meno di tre tocchi, il Napoli passa: Demme serve in profondità Lozano, Dimarco sbaglia i tempi e il messicano non perdona. Il Verona accusa il colpo, poi Zielinski spreca un'ottima situazione nel servire Lozano, che intanto viene raggiunto dai difensori avversari. L'Hellas inizia il pressing mettendo brividi alla difesa azzurra. Demme sfiora in raddoppio, ma Silvestri respinge, mentre il Verona cresce e diventa padrone del gioco. Il pari lo firma Dimarco: il terzino trova la profondità, Faraoni si allarga per crossare, Dimarco si fa ritrovare pronto e segna indisturbato il gol del meritato pareggio gialloblù. Subito dopo Meret respinge Lazovic da pochi passi, poi Lozano mette i brividi a Silvestri con un tiro potente che termina fuori di poco. Nella ripresa, Zaccagni sale in cattedra, serve Barak che conquista il vantaggio al 62'. Tanti gli errori nella difesa partenopea, persino con Koulibaly. Il Napoli cerca la rimonta, ma la difesa gialloblù regge. Mertens sbaglia un appoggio, Zaccagni ne approfitta per partire in contropiede e, dopo aver servito Di Carmine, si fa trovare puntuale sul cross di Lazovic per l'incornata del 3-1 definitivo (79'). Tracollo di un Napoli inconsistente contro un grande Verona.

Risultato e riepilogo Verona - Napoli 23/06/2020

Al Bentegodi va in scena una sfida che affonda le radici nella storia, ma che oggi è più attuale che mai. I padroni di casa sono a 38 punti e potrebbero, con una vittoria, approssimarsi alla zona Europa League, il cui ultimo scranno è occupato proprio dal Napoli a 42 punti. I partenopei sono freschi della vittoria in Coppa Italia e puntano alla qualificazione in Champions League, che però equivale a inseguire l’Atalanta lanciatissima, non un obiettivo semplice.

Il Verona comincia la gara col miglior piglio, al 23’ capita sulla testa di Verre la palla che può cambiare direzione al match. Della serie è più facile metterla dentro che sbagliare, ma la mezzapunta riesce nell’impresa e mette la palla alta a porta praticamente vuota. Chi di testa non sbaglia è Milik che stacca indisturbato al 39’ su calcio d’angolo e insacca portando in vantaggio i suoi. Al 61’ la var annulla un gol al Verona per tocco di mano. Gli scaligeri continuano a tentare di riacciuffare il pareggio ma invano, la difesa del Napoli chiude bene. Ma i partenopei continuano a farsi pericolosi sui calci d’angolo, tanto che proprio dalla bandierina Lozano chiude il match segnando al 90’. Il messicano avrebbe la possibilità di una personale doppietta poco dopo, ma a tu per tu col portiere allarga troppo il destro sul secondo palo.

Entrambe le squadre hanno una tradizione lunga e prestigiosa, che ha raggiunto negli anni Ottanta alcuni dei momenti più felici: proprio in quel decennio, la rivalità tra gialloblu ed azzurri assume toni particolarmente accessi. L'Hellas viene fondata nel 1903 da parte di un gruppo di studenti del liceo classico, come ricorda il riferimento all'Ellade contenuto nel nome. Pur avendo già militato in Prima Divisione (l'antica massima serie calcistica), ebbe accesso per la prima volta alla Serie A soltanto negli anni Cinquanta, restandoci però per un anno. Successivamente, militò in Serie B per un altro decennio, tornando in Serie A nella stagione 1968-69. Il periodo d'oro dell'Hellas Verona si colloca negli anni '80, quando la squadra conquista il suo primo e unico scudetto sotto la guida del mitico allenatore Osvaldo Bagnoli.

Successivamente, la squadra non riesce a confermare questi risultati e retrocede nuovamente in B dopo soli 4 anni. Seguono lunghi anni di presenza altalenante in Serie A, con retrocessioni addirittura in Serie C1 e in Lega Pro. Dal 2013 al 2016 trascorre tre stagioni in Serie A prima di essere nuovamente retrocesso. Ma la militanza in serie cadetta dura solo un anno e, dopo un campionato brillante terminato al secondo posto solo dietro la Spal, l'Hellas è di nuovo in Serie A.

Anche la storia del Napoli è lunga e per certi versi tormentata. Club fondato nel 1926 su iniziativa dell'industriale Ascarelli, raggiunge i suoi risultati più brillanti quando tra le sue fila milita Diego Armando Maradona, con cui gli azzurri conquistano due scudetti, una Coppa UEFA, la Coppa Italia e una Supercoppa italiana.

Dopo l'addio di Maradona, la squadra vive alcuni anni di transizione fino alla retrocessione in Serie B nel 1998. Seguono anni di risultati altalenanti fino al fallimento societario del 2004 con la conseguente rifondazione e l'iscrizione al Campionato C1.

Al termine della stagione 2006-2007, il Napoli torna in Serie A e vive una nuova stagione di successi, con talenti del calibro di Higuain, Hamsik e Callejon. Ottiene risultati brillanti in Campionato e conquista la sua quinta Coppa Italia e la sua seconda Supercoppa italiana.

La partita che vede l'esordio del Pibe de Oro in Serie A si svolge proprio contro il Verona. è la prima di campionato 1984-85 e tutti gli occhi sono puntati su di lui, Maradona, appena sbarcato da Barcellona dietro un compenso da record. Per contrastare il campione argentino, Osvaldo Bagnoli sceglie una marcatura a uomo affidata a Briegel, opzione che si rivelerà vincente e che consentirà ai gialloblu di resistere nonostante l'indisponibilità di Fontolan e Sacchetti.

Il Napoli parte forte, ma il Verona non arretra mai ed anzi si fa offensivo proprio con Briegel, che batte Castellini al 25'. Pochi minuti dopo, Galderisi raddoppia. Nella ripresa il Napoli conquista con Bertoni il gol della bandiera, ma Di Gennaro allunga nuovamente le distanze, dopo di che a Bagnoli non resta che amministrare il risultato del 3 a 1 con due sapienti sostituzioni.

Il Napoli di Maradona avrà modo di rifarsi in seguito. Accadrà ad esempio nella gara di andata del campionato 1985/85, con un sonoro 5 a 0 per i partenopei, anche se è il pareggio 2-2 del ritorno il risultato che viene ricordato con più emozione dai tifosi del Napoli.

È il 23 febbraio 1986 ed i partenopei, che hanno preso la partita sottogamba, sono in difficoltà contro il Verona che conduce il gioco per 2 a 0 (reti di Sacchetti e Galderisi, quest'ultimo alla sua centesima presenza in Serie A). Dagli spalti piovono cori pesanti rivolti alla squadra azzurra, perciò leggenda vuole che Maradona proclami alla panchina il suo desiderio di vendetta e poi vada a riscattare la sua squadra, segnando prima dal dischetto e poi grazie ad un colpo di testa.

In tempi più recenti è possibile ricordare il match del 22 novembre 2015, in cui Higuain segna il gol numero 100 della sua carriera al Napoli. È invece Luca Toni ad andare in cerca del suo record quando diventa il secondo miglior marcatore del Verona durante il match contro il Napoli del 15 marzo 2015. In seguito Toni diventerà il miglior marcatore in assoluto della storia giallo blu.

L’ultimo precedente tra Napoli e Verona risale alla massima serie 2017/18. La partita, valevole per la ventesima giornata di campionato, viene vinta dal Napoli, ma non senza fatica. 2-0 contro il Verona e i partenopei conquistano la testa della classifica.

Esce meritatamente vittorioso l’undici di Sarri, che si è dimostrato dominante in campo: il Napoli attacca, il Verona si difende facendo muro, con Nicolas che non si lascia sorprendere. Ma gli scaligeri faticano molto ad uscire dalla propria metà campo.

Gli azzurri sprecano diverse occasioni da gol con Insigne che non trova la porta. Stesso copione nella ripresa, quando Insigne prova ad intimorire Nicolas con un destro al volo, poi Hamsik con un tiro di testa. Inizia il monologo partenopeo: Mertens trova il gol, ma viene annullato per fuorigioco di partenza di Callejon, autore dell’assist. Il vantaggio non tarda ad arrivare: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, va Koulibaly di testa e la infila.

Entra Zielinski al 76': due minuti dopo gli azzurri raddoppiano con Insigne che, di sinistro, serve Callejon che, puntualissimo, la infila sul secondo palo siglando il 2 a 0. Il Verona riesce a calciare verso la porta avversaria solo nel finale della partita, ma senza alcun successo. Finisce 2-0, ma non senza fatica per la capolista.

Al termine della stagione, il Verona, a 25 punti sopra al Benevento, retrocede inevitabilmente in cadetteria. Tuttavia, ottiene la promozione al termine del campionato di Serie B 2018/19, battendo prima il Perugia, poi il Pescara. Nella finale, il Verona vince per 3-0 al Bentegodi e conquista la promozione in massima serie per la prossima stagione, dove si confronterà nuovamente con il Napoli.

Uno dei grandi ex che hanno giocato sia in gialloblu sia in azzurro è Domenico Penzo, detto Nico. Penzo vive gli anni migliori della sua carriera al Verona, con 14 gol, la promozione in Serie A e la scalata della Coppa Italia fino alla finale persa contro la Juventus. Unica punta nell'Hellas di Bagnoli, arriva secondo dopo Platini nella classifica dei marcatori. Ceduto al Napoli nel 1984 dopo una parentesi con la Juve, gioca come titolare fino al 1986 per poi passare in panchina prima di essere venduto al Trento, dove concluderà la sua carriera di calciatore.

Anche il difensore Luciano Marangon, classe 1956, indossa entrambe le casacche, prima quella del Napoli, mantenuta soltanto un anno ma in un'annata particolarmente favorevole (terzo posto in classifica), poi quella dell'Hellas per un periodo più lungo. Nel Verona milita dal 1982 al 1985, conquistando lo scudetto.

Un altro calciatore celebre è il brasiliano Dirceu Josè Guimaraes, che arriva a Verona nel 1982 e che non è particolarmente benvisto da Bagnoli. Il pubblico però lo adora, perciò non prende bene il successivo spostamento al Napoli, nonostante la vendita sia voluta dallo stesso allenatore del Verona. Al Napoli resta per tre anni realizzando 5 reti in 30 presenze. Con l'arrivo di Maradona e Bertoni, per la regola del numero massimo di stranieri in campo per ogni club italiano, è costretto a lasciare la panchina azzurra.