Probabilità di vincita
Giocare può causare dipendenza patologica - È vietato il gioco ai minori di anni 18.
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Che si tratti di un singolare tra due campioni impegnati in un Grande Slam (uno tra i prestigiosi tornei di Wimbledon, del Roland Garros, degli U.S. Open o degli Australia Open) oppure di un avvincente doppio in Coppa Davis, le emozioni regalate dalle grandi sfide del tennis internazionale non cambiano: colpi da maestro, set serratissimi e gare dall'esito spesso incerto tengono con il fiato sospeso dal primo all'ultimo servizio, trasformando gli incontri più attesi della stagione in appuntamenti semplicemente imperdibili.
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Il Tennis è uno sport da sempre molto popolare in Italia e ampiamente praticato a livello amatoriale. Tuttavia, a livello di grande pubblico, il mondo della racchetta ha conosciuto fasi altalenanti di grande crescita e di contrazione del successo e, inevitabilmente, anche la trasmissione televisiva delle gare più prestigiose ha visto momenti di maggiore diffusione intervallati ad altri nei quali le dirette degli incontri tennistici sono quasi scomparsi dalla programmazione italiana.
La popolarità del tennis in Italia conosce un primo exploit grazie all'entusiasmo generato dai successi di Nicola Pietrangeli, che a partire dalla fine degli anni '50 si distingue nei tornei del Grande Slam, portando avanti una brillante carriera segnata da ottime performance anche nell'ambito dei Giochi del Mediterraneo del 1963 e delle Olimpiadi di Città del Messico del 1968, fino ad arrivare al culmine raggiunto con la vittoria della Coppa Davis nel 1973, nelle vesti di capitano non giocatore. Interessante sottolineare che, nonostante l'ottimo percorso della nazionale italiana (formata da Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli), la RAI quell'anno trasmette solo un sunto della gara finale della manifestazione.
Dalla seconda metà degli anni Settanta e per tutta la decade degli anni Ottanta, il successo dei grandi appuntamenti tennistici italiani e internazionali continua a crescere, trovando sempre più spazio sulle reti generaliste e avvicinandosi al grande pubblico, anche grazie alle appassionanti telecronache di Guido Oddo, Rino Tommasi e Giampiero Galeazzi. In quegli anni, la scena tennistica mondiale è dominata da grandi campioni del calibro di Jimmy Connors, John McEnroe, Ilie Nastase, Ivan Lendi e Tom Okker, solo per citarne alcuni.
Dopo il netto declino della popolarità del tennis italiano, legato alla mancanza di una nuova generazione di campioni davvero capace di sostituire la precedente e alla sempre più esigua presenza degli incontri tennistici nei palinsesti della televisione di Stato, nel corso degli anni Duemila l'interesse nei confronti degli Internazionali di tennis italiani e dei vari appuntamenti del Grande Slam, della Coppa Davis e dalla Federation Cup torna a crescere, da un lato in virtù dell'appassionante rivalità tra i due grandi campioni Roger Federer e Rafael Nadal, dall'altro grazie agli spettacolari successi del tennis femminile italiano, rappresentato da Francesca Schiavone, Sara Errani, Flavia Pennetta e Roberta Vinci.
