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La Nazionale Italiana di calcio a UEFA Euro 2020 (2021)

Il punto più basso della storia recente della Nazionale italiana di calcio è stata la mancata qualificazione ai Mondiali di calcio in Sudafrica del 2018, un evento che non si verificava dal 1958 in occasione dei Mondiali svedesi. Questa brutta parentesi ha segnato la fine del rapporto tra l’allenatore Gianpiero Ventura e la federazione, la fine di un ciclo per alcuni calciatori che erano addirittura reduci della rassegna iridata tedesca del 2006 o che erano arrivati in nazionale poco dopo, insomma quel tondo ha tracciato una linea tra una generazione e l’altra creando l’assoluta necessità di costruire qualcosa di nuovo e con nuovo entusiasmo. Per far tutto questo il primo passo è stato chiamare in panchina l’allenatore Roberto Mancini, campione che ha disputato 62 partite tra U21 e Nazionale maggiore, campione che soprattutto è stato in grado di vincere tre scudetti e una Premier League.

Mancini ha cominciato a lavorare dalla base: il rispetto delle regole. Per costruire una squadra giovane c’è bisogno di avere un comando fermo e l’aiuto di alcuni senatori. Il Mancio (questo il suo soprannome) ha fatto capire chiaramente che quelli che si sarebbero distinti di più nei rispettivi campionati sarebbero stati convocati, mentre quelli che non fossero risultati rispettosi delle regole imposte allo spogliatoio non avrebbero fatto parte del gruppo, senza fare sconti a nessuno. Così è partita l’avventura della nuova Italia con questa prima missione: qualificarsi a Euro 2020. Ricordiamo che sulla strada per il torneo è nato anche il grave inconveniente del Covid-19, pandemia che di fatto ha fermato tutti gli eventi sportivi e fatto slittare gli Europei di calcio dall’estate 2020 a quella 2021.

Missione UEFA Euro 2020: l’inizio dell’era Mancini in Nazionale

L’inizio di questa avventura ha portato al debutto di tanti nuovi giocatori, il neo tecnico azzurro non ha avuto alcun timore nel mischiare le carte e cominciare un nuovo corso seguendo le proprie personalissime idee. Inizialmente i risultati non sono arrivati, l’Italia ha dovuto subito affrontare il primo torneo ufficiale della stagione, ovvero l’Europa Nations League, la cui vittoria (andata al Portogallo di Ronaldo) poteva portare alla qualificazione diretta agli Europei. Gli azzurri sono capitati nel girone con i lusitani e i polacchi. Nella partita di ritorno con la Polonia, dopo due deludenti giornate, è scattato qualcosa e la squadra ha cambiato atteggiamento: l’Italia non solo non è retrocessa nel proprio girone di Uefa Nations League, ma ha anche vinto le successive 7 gare ufficiali.

La pandemia da coronavirus ha fatto si che l’Europeo fosse spostato di un anno, quindi all’estate del 2021. Pertanto la fase di avvicinamento alla competizione è durata un anno in più e non si è fermata alla prima edizione dell’Europa Nations League, ma ne ha visto giocare anche una seconda in cui l’Italia è stata comunque protagonista. Gli Azzurri hanno preso parte al gruppo 1 di League A, insieme a Olanda, di nuovo Polonia, e Bosnia Erzegovina. L’Italia ha innanzitutto vinto la gara di andata contro l’Olanda alla Johan Cruijff Arena di Amsterdam, gol di Barella al 46’. Una delle vittorie migliori della gestione Mancini, con una squadra in campo piuttosto giovane. Poi sono arrivati due pareggi con l’Olanda e con la Polonia, e infine due vittorie con Bosnia e Polonia. Con 12 punti l’Italia si è classificata come finalista del torneo. In semifinale bisognerà affrontare la Spagna, ma la partita si giocherà nell’ottobre 2021, quindi dopo la kermesse europea. Ricordiamo che l’eventuale vittoria dell’edizione 2021 della Nations League comporta la qualificazione diretta a EURO 2024.

Intanto, visto che gli impegni delle nazionali non finiscono praticamente mai, sono cominciate anche le partite di qualificazione per i Mondiali di Qatar 2022. L’Italia è nel girone C con Svizzera, Irlanda del Nord, Bulgaria e Lituania. Queste ultime tre le ha già incontrate per il primo match è gli azzurri si sono imposti sempre con il risultato di 2 a 0.

Tutti i convocati di Roberto Mancini fino a UEFA Euro 2020

Mancini ha dato a tutti i meritevoli una possibilità di essere chiamati in nazionale. Chiaramente molti di questi calciatori non parteciperanno alla prossima spedizione europea ma possono comunque fregiarsi di aver conquistato almeno una convocazione nelle partite di qualificazione:

Portieri: Gianluigi Donnarumma (Milan), Pierluigi Gollini (Atalanta), Alex Meret (Napoli), Salvatore Sirigu (Torino), Alessio Cragno (Cagliari), Pierluigi Gollini (Atalanta), Antonio Mirante (Roma), Mattia Perin (Juventus).

Difensori: Leonardo Bonucci (Juventus), Francesco Acerbi (Lazio), Mattia De Sciglio (Juventus), Emerson Palmieri (Chelsea), Alessandro Florenzi (Paris Saint Germain), Armando Izzo (Torino), Gianluca Mancini (Roma), Luca Pellegrini (Cagliari), Alessio Romagnoli (Milan), Cristiano Biraghi (Fiorentina), Giorgio Chiellini (Juventus), Leonardo Spinazzola (Roma), Cristiano Piccini (Valencia), Manuel Lazzari (Lazio), Andrea Conti (Milan).

Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Frello Filho Jorge Luiz Jorginho (Chelsea), Lorenzo Pellegrini (Roma), Stefano Sensi (Inter), Marco Verratti (Paris Saint-Germain), Federico Bernardeschi (Juventus), Nicolò Zaniolo (Roma), Roberto Gagliardini (Inter), Sandro Tonali (Brescia), Marco Benassi (Fiorentina).

Andrea Belotti (Torino), Federico Bernardeschi (Juventus), Federico Chiesa (Fiorentina), Stephan El Shaarawy (Shangai Shenhua), Ciro Immobile (Lazio), Lorenzo Insigne (Napoli), Kevin Lasagna (Udinese), Vincenzo Grifo (Friburgo), Moise Kean (Juventus), Leonardo Pavoletti (Cagliari), Matteo Politano (Napoli), Fabio Quagliarella (Sampdoria), Roberto Inglese (Parma),  Domenico Berardi (Sassuolo).

I convocati per Euro 2020

Il giorno 30 maggio il CT della Nazionale Roberto Mancini ha diramato la lista dei 28 preconvocati per l’Europeo 2020, di seguito quindi i nomi:

Portieri: Gianluigi Donnarumma (Milan), Alex Meret (Napoli), Salvatore Sirigu (Torino).

Difensori: Francesco Acerbi (Lazio), Alessandro Bastoni (Inter), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Emerson Palmieri (Chelsea), Alessandro Florenzi (Paris Saint Germain), Gianluca Mancini (Roma), Leonardo Spinazzola (Roma), Rafael Toloi (Atalanta).

Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Jorginho (Chelsea), Manuel Locatelli (Sassuolo), Lorenzo Pellegrini (Roma), Matteo Pessina (Atalanta), Stefano Sensi (Inter), Marco Verratti (Paris Saint Germain).

Attaccanti: Andrea Belotti (Torino), Domenico Berardi (Sassuolo), Federico Bernardeschi (Juventus), Federico Chiesa (Juventus), Ciro Immobile (Lazio), Lorenzo Insigne (Napoli), Matteo Politano (Napoli).

Rispetto a questi nomi fanno da contraltare gli esclusi, in particolare quelli che erano a un passo dal vedersi portare all’Europeo: Cagno, Biraghi, Ferrari, Castrovilli, Grifo, Raspadori, ma soprattutto Moise Kean che è stato semifinalista in Champions League con il Paris Sain Germain nella passata stagione.

Il primo giugno gli account ufficiali della Nazionale hanno divulgato l’elenco dei 26 convocati definitivi per l’europeo. Gli esclusi rispetto ai 28 della lista precedente sono Gianluca Mancini, Matteo Pessina e Matteo Politano. Rientra invece nella rosa dei convocati Giacomo Raspadori che non ha mai esordito con la Nazionale maggiore ma ha giocato un discreto Europeo U21 e, soprattutto, un gran finale di stagione con il Sassuolo.

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