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Le maglie delle squadre partecipanti a UEFA Euro 2020 (2021)

Le maglie da calcio dovrebbero essere tutte come quella indossata dalla nazionale olandese negli Europei del 1988, edizione vincente per gli Orange. Classica tinta arancione con presenza di un motivo a pattern in stile futurista, poi doppio logo sul petto: quello del leone sul cuore, quello dell’Adidas a destra. Ecco, con questo non vogliamo dire che tutte le maglie delle squadre di calcio dovrebbero somigliare a quella indossata da Ruud Gullit e Marco Van Basten, piuttosto che quando una maglia riesce a portare un’idea nuova poggiata su un concetto antico, quando è così bella da far sospirare anche i tifosi delle altre squadre, allora quella maglia non è più solo un indumento bensì un’icona, e tra le partecipanti a UEFA Euro 2020 le icone di certo non mancano.

Sono 24, coloratissime, diversificate e da scoprire le divise delle squadre che parteciperanno agli Europei di calcio 2020, due dozzine anzi più (considerate le tenute alternative), sfileranno per gli stadi delle 11 città europee scelte per ospitare la kermesse giunta alla 16a edizione e al 60° anniversario, un’occasione speciale celebrata con il primo campionato europeo itinerante della storia.

Se hai già un'idea chiara su chi sia il favorito per la vittoria finale del torneo, a prescindere da quale marchio vesta, potrai piazzare una scommessa antepost su SNAI.it. Oppure, se non vuoi ancora sbilanciarti, potrai seguire il torneo e scommettere sui singoli eventi oppure giocare live, con comodità, approfittando anche dell'app messa a disposizione dal più grande bookmaker italiano.

Le novità nelle divise delle squadre di Euro 2020

In generale, il prossimo Campionato Europeo vedrà il rispetto di uno stile abbastanza convenzionale, specialmente rispetto a quanto abbiamo visto in occasione delle ultime edizioni, degli scorsi mondiali e soprattutto dei colori classici delle casacche nazionali. Di sicuro i cambi più importanti e significativi saranno quelli riguardanti Francia e Portogallo, che potranno fregiarsi di un nuovo gagliardetto sul petto.

I galletti francesi continueranno a mantenere la casacca bleu con una tonalità un po’ più chiara sulle spalle. Sul petto il simbolo della Nike, del galletto con una stella in più e al centro il gagliardetto che spetta ai campioni del mondo in carica, una presenza che resterà fissa fino alla prossima rassegna iridata. Questi inserti sono apparsi durante le partite di qualificazione sia in versione dorata che argentea. Solo dorati invece quelli del Portogallo; i lusitani non hanno rinunciato al rosso acceso con inserto verde sul colletto, in più Cristiano Ronaldo &co. sfoggeranno per gli stadi d’Europa il gagliardetto conquistato con la vittoria di Francia 2016. Una strana coincidenza, considerato che in finale furono battuti proprio i francesi, che ovviamente sperano di ottenere la loro vendetta.

Qualcosa di diverso osserviamo sulle maglie di Belgio, Spagna e Germania: i colori son sempre quelli (rosso per i belga e gli spagnoli, bianco per i tedeschi), ma compare una trama sul petto molto decisa che rimanda in parte a quelle del passato. Nel caso della Spagna questa fantasia è posizionata sul solo fianco destro.

Sicuramente la divisa belga Euro 2020 ha il potenziale per diventare una maglia iconica vista l’estetica originale e quel gagliardetto al centro del petto così importante, ma servirà vincere qualcosa per consegnarla alla storia.

Chi vincerà l’Europeo? E, soprattutto, con quale marchio sportivo sulla maglietta? Si accettano scommesse su Euro 2020! La storia dice Adidas: da quando gli sponsor tecnici sono presenti sulle maglie, l’azienda tedesca si è aggiudicata tutte le edizioni degli Europei (Francia 1984, Olanda 1988, Germania 1996, Francia 2000, Grecia 2004, Spagna 2008, Spagna 2012) con l’eccezione del 1992 e del 2016, due edizioni vinte da outsider, la prima conquistata dalla Danimarca griffata Hummel e l’altra, come già detto, dal Portogallo col baffo Nike.

La maglia della Nazionale italiana agli europei 2021

Heiko Desens, Global Director Creative and Innovation di Puma che è lo sponsor tecnico della Nazionale italiana di calcio, ha spiegato l’idea che c’è dietro il kit di magliette che indosseranno gli Azzurri a Euro 2021: “Il nuovo kit dell’Italia reinventa il design tradizionale. Il nostro obiettivo era creare un design rivoluzionario che portasse novità ed energia. Il kit celebra l’orgoglio nazionale dell’Italia, e vuole ispirare gli Italiani a raggiungere la grandezza agli importanti campionati di quest’estate. Vogliamo continuare ad ampliare i nostri confini e questo è solo l’inizio di un nuovo entusiasmante percorso”. Parole incoraggianti che si spera porteranno fortuna agli uomini di Roberto Mancini, ma che estetica hanno le maglie che indosseranno?

Cominciamo col dire che si tratta di un kit di tre maglie: una per le gare domestiche, una per le gare in trasferta e una terza maglia. Rispetto al percorso di avvicinamento alla competizione si sono potute già ammirare in diverse uscite la prima e la terza maglia. La seconda invece è stata ufficializzata a circa 1 mese e mezzo dall’Europeo, quindi è stata usata solo in occasione di qualche amichevole. La prima maglia è in colore azzurro, quello classico e riconoscibilissimo da sempre indossato dalla nazionale. La maglia ha il colletto e i bordi delle maniche in una tonalità navy, quindi più scura. Sul petto troviamo a sinistra lo stemma della FIGC con finiture in oro, a destra lo stemma dello sponsor tecnico. I numeri sulla schiena saranno scritti in caratteri dorati. La vera novità di questa maglietta è il pattern sullo sfondo: una trama di rombi e motivi floreali che ricorda la pittura rinascimentale, periodo dorato per l’arte nostrana. Questa è la caratteristica che meglio risalta in questa nuova maglia che certo spicca per eleganza e originalità. Va detto che la tradizione è pienamente rispettata considerato che gli elementi soliti, colore e stemma, restano quelli di sempre.

Questo motivo così particolare caratterizza la terza maglia con la quale i designer si sono presi qualche libertà in più. Ovviamente ciò che spicca in questo modello, che forse si avrà modo di vedere usato all’interno della stessa kermesse europea, è il colore che la caratterizza: un verde bottiglia sullo sfondo, con le trame in una tonalità un po’ più chiara. Colletto e bordini delle maniche sono sempre in blu navy. Lo stemma e il logo dello sponsor hanno la medesima posizione della prima maglia, lo stemma FIGC però è blu scuro con dettagli in oro: il tricolore è reso dalla banda bianca in blu e da quella rossa e verde in oro. Chiaramente questa terza maglia all’inizio ha fatto parlare di sé, trattandosi di un’evidente variazione sul tema. Tuttavia anche i più intransigenti hanno avuto modo di apprezzarne lo stile o quantomeno abituarvisi. Non bisogna dimenticare infatti che gli Europei del 2020 sono slittati all’estate 2021 (causa covid), quindi il pubblico ha già avuto modo di vedere la maglia indossata in diverse uscite della nazionale azzurra.

Infine la seconda maglia, quella che gli Azzurri indosseranno quando giocheranno come formazione ospite. Anche qui è stato tenuto il colore tradizionale delle maglie per le partite esterne, ovvero il bianco. Rispetto allo stile invece ci sono interessanti cambiamenti. Il taglio della maglia appare meno avvitato e aderente, non c’è il colletto sporgente ma solo una piccola lingua di tessuto. Al centro del petto la scritta “Italia” in blu sullo sfondo bianco della maglia. Di fianco due strisce minime in verde e rosso, a simboleggiare la bandiera stilizzata del nostro paese. Sopra la scritta c’è il logo dello sponsor e il gagliardetto della federazione separati da una sottile striscia blu. I bordi delle maniche sono sottili e in blu navy. In questo caso, a differenza delle altre divise descritte, a prevalere è l’estrema semplicità di tutto lo stile, sottolineata ancor di più dal candore del bianco. Una scelta identitaria, tradizionale ma anche innovativa rispetto alla disposizione degli elementi. Certo una maglia che si macchierà di verde, che porterà i segni della battaglia con gli avversari, ma che si spera infonderà orgoglio nel cuore dei supporters.

Curiosità sulla maglie delle squadre di calcio

Nell'ambito del calcio professionistico, la FIFA controlla qualsiasi aspetto riguardi il pallone, comprese le maglie delle squadre di calcio. Al contrario di quanto si pensa, le magliette ufficiali delle squadre di calcio non sono il risultato di una spiccata creatività di chi si nasconde dietro ai brand più noti del momento, bensì il frutto degli studi della FIFA, il cui controllo si estende in tutti gli ambiti del calcio agonistico. Esistono indicazioni FIFA che stabiliscono ogni centimetro quadrato della divisa di gioco, dallo spessore dei numeri alla posizione delle bandierine delle squadre poste sulla nuca dei giocatori, fino al capellino eventualmente indossato dai portieri.

Per questa ragione, tutti i marchi sportivi che cerchino visibilità durante le partite devono sottostare a regole ben precise e personalizzare le uniformi di gioco nel rispetto degli standard FIFA imposti. Secondo le regole previste dal documento FIFA riguardante le divise di gioco, un unico colore deve prevalere sull'uniforme, mentre le etichette possono essere presenti purché siano poste in zone marginali della divisa, ad esempio nella parte inferiore sinistra della maglia, dove spesso vengono collocate le etichette relative alla composizione del tessuto, o il marchio di garanzia del prodotto.