Probabilità di vincita
Giocare può causare dipendenza patologica - È vietato il gioco ai minori di anni 18.
L'incontro sul campo tra Napoli e Roma viene definito Derby del Sole, in onore al fatto che, per alcuni anni, Roma e Napoli sono state le due uniche squadre del centro-sud ad accedere ai campionati di massima serie calcistica. Il primo derby del sole risale all'8 aprile del 1928 nell'ambito della Coppa CONI. I primi a segnare furono gli azzurri con Gontrano Innocenti, ma alla fine del primo tempo la Roma riacciuffò i rivali e li superò con i gol di Fasanelli e Cappa. Alla ripresa, il Napoli dovette giocare in 10 a causa dell'infortunio di De Martino e la Roma andò a segno altre due volte, con un risultato finale di 4 a 1. La partita del ritorno fu invece vinta dal Napoli per 2 a 0 grazie ai gol di Ghisi e Zoccola. Per il primo Derby del Sole nel campionato di massima serie bisogna però aspettare la stagione 1929-30.
Il Derby del Sole è uno degli eventi più seguiti del calcio professionistico italiano. Le due squadre coinvolte, Roma e Napoli, sono le due società che, anticamente, rappresentavano il Meridione nei campionati di calcio che erano disputati prevalentemente da squadre del settentrione.
Oggi, le sfide Napoli - Roma sono senza dubbio tra gli incontri più appassionanti della stagione calcistica: ad attendere le gare tra il club partenopeo e quello capitolino non sono solo i tifosi delle due squadre, ma tutti gli amanti del grande calcio e, va da sé, anche quelli delle scommesse sportive, sempre pronti a dire la loro sui big match del campionato.
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Partita tesissima fra Roma e Napoli, nella giornata numero 17 di Serie A. Le due squadre si affrontano in un match dove volano 9 cartellini (compresi gli allenatori) e che alla fine si indirizza a favore dei giallorossi, che con questo successo superano proprio i partenopei in classifica. La prima vera occasione dell'incontro è al minuto 19 e parte da una buona iniziativa di Lukaku, che si libera di Juan Jesus e scarica per l'accorrente Bove: la conclusione di prima intenzione del centrocampista classe 2002 si schianta sulla traversa per poi perdersi sul fondo. Due minuti più tardi Meret compie un autentico miracolo su un nuovo tentativo di Bove, che calcia a botta sicura su assist di Belotti ma si vede coprire lo specchio dal portiere del Napoli. Da questo momento in poi piovono cartellini gialli e il gioco si fa molto frammentato. L'ultimo brivido prima dell'intervallo è la rovesciata di Osimhen, il pallone attraversa l'area e nè Juan Jesus nè Anguissa riescono a deviare in rete. Nella ripresa è al 66' l'episodio chiave, quando Politano viene espulso e il Napoli resta in dieci. Ora i giallorossi prendono in mano il gioco e dieci minuti più tardi passano avanti: El Shaarawy conclude ma il tiro si trasforma in un assist per Pellegrini, che di spalle alla porta si gira e piazza la sfera sotto l'incrocio. Tre minuti dopo il Napoli si rende pericoloso con la punizione di Zielinski, Di Lorenzo viene disturbato da Celik e non riesce a correggere in rete, palla sul fondo. All'84' Meret effettua un'ottima risposta sul tentativo di Scavetto di Lukaku. Il Napoli resta addirittura in nove perchè viene espulso anche Osimhen, a causa del secondo cartellino giallo rimediato dall'attaccante per un fallo su El Shaarawy. Al 92' ancora Meret è prodigioso su un traversone basso di El Shaarawy per Lukaku, ma non può nulla quando al 96' la Roma segna il 2-0 su contropiede, il gol viene segnato da Lukaku su assist di Ndicka.
Roma: Rui Patricio - Mancini, Llorente, Ndicka - Kristensen, Cristante, Paredes, Bove, Zalewski - Belotti, Lukaku.
Napoli: Meret - Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui - Zielinski, Lobotka, Anguissa - Politano, Osimhen, Kvaratskhelia.
Bella partita quella della 20a giornata tra Napoli e Roma. I partenopei sfidano i giallorossi in casa, vincere per loro significherebbe poter dare il via alla scalata verso lo scudetto nel girone di ritorno della Serie A 2022/23. Gli azzurri riescono a portarsi avanti al minuto 17 con un gran gol di Osimhen: Kvaratskhelia trova lo spazio per servire un cross morbido al compagno di squadra, Osimhen stoppa la palla di petto, controlla con il ginocchio e libera un tiro che non lascia scampo a Rui Patricio, il Napoli è in vantaggio per 1 a 0. Il primo tempo si conclude così, sullo score di 1 a 0, senza molte altre occasioni create dalle due squadre. La partita è molto equilibrata, il Napoli fa leggermente meglio nel primo tempo e chiude meritatamente avanti. Nel secondo tempo la situazione cambia radicalmente con una Roma a trazione offensiva che riesce a tenere il controllo della situazione per lunghi periodi. Sugli sviluppi di un corner Cristante va di testa e impegna Meret in un miracolo che salva momentaneamente la porta. La rete del pareggio della Roma arriva al minuto 75 con El Shaarawy: bel traversone messo in mezzo da Zalewski, l'egiziano spinge in rete con un bel tiro sul secondo palo. Proprio quando tutto sembrava destinato a terminare in pareggio, l'ingresso in campo di Simeone cambia la partita: Zielinski va per vie centrali e serve l'argentino che brucia Rui Patricio con uno stop e tiro. Il Napoli porta a casa la vittoria per 2 a 1, tre punti fondamentali che consentono alla squadra di Spalletti di raggiungere quota 53 a +13 dalla seconda in classifica. La Roma resta ferma a 37 in sesta posizione.
Napoli: Meret - Di Lorenzo - Rrahmani - Min-jae - Mario Rui - Anguissa, Lobotka - Zielinski - Lozano - Osimhen - Kvaratskhelia.
Roma: Rui Patricio - Mancini - Smalling - Ibañez - Zalewski - Matic - Cristante - Spinazzola - Pellegrini - Dybala - Abraham.
Con questa 11a giornata di Serie A 2022/23, la Roma ha la possibilità di inserirsi definitivamente in lotta per lo scudetto in caso di vittoria contro i partenopei guidati da Spalletti, club attualmente in prima posizione e diretta concorrente in classifica della formazione di Mourinho. La sfida si rivela piuttosto lenta, senza brividi o azioni da gol e con tanto equilibrio tra le due squadre. Nel primo tempo nessuna formazione riesce a prendere il sopravvento, la Roma divora un paio di occasioni importanti con Zaniolo. Il Napoli invece non riesce a colpire lo specchio della porta. La prima frazione di gioco si chiude quindi sul risultato di 0 a 0, una parità giusta per quello che si è visto fino a questo momento in campo. La gara è piuttosto noiosa, ma l'imprevedibilità della partita tiene alta l'attenzione del pubblico.
Nel secondo tempo nessuna delle squadre si dimostra particolarmente propositiva, la Roma non riesce a farsi avanti alla ricerca del gol, il Napoli invece fatica a trovare lo spunto giusto, clamorosa la prestazione della retroguardia giallorossa che si fa trovare pronta a bloccare ogni iniziativa degli azzurri. Tuttavia, è proprio da una giocata sbagliata dalla difesa di Mourinho che arriva il gol che sblocca il match: Smalling, su un lancio lungo della difesa partenopea, non spazza e si lascia scappare Osimhen, il nigeriano ha una finestra molto stretta per spedire la palla in gol, ma ci riesce ugualmente mettendo a segno il definitivo vantaggio sulla formazione avversaria. A Mourinho non basta inserire tutti gli attaccanti a disposizione, la gara termina con una vittoria del Napoli che porta a casa tre punti importantissimi in uno stadio ostico. Ora gli azzurri sono primi con 29 punti, la Roma resta invece ferma a 22 punti e perde momentaneamente il posto Champions League.
La sfida tra Napoli e Roma è decisiva per entrambe le squadre, da una parte il Napoli si trova in piena corsa scudetto e ha bisogno di vincere per tenere il passo di Milan e Inter. Dall'altra la Roma deve invece difendere il quinto posto e cercare l'assalto alla zona Champions recuperando spazio sulla Juventus. La gara inizialmente si mette in discesa per il Napoli che trova il primo gol del match con Insigne su calcio di rigore: Di Bello assegna il penalty per un fallo di Ibanez su Lozano, inizialmente l'arbitro decide di lasciare giocare, ma poi cambia idea su intervento del VAR e permette ai napoletani di presentarsi dagli undici metri. Dopo un primo tempo all'insegna del Napoli con buone occasioni create, i primi 45 minuti si chiudono con i padroni di caso in vantaggio per 1 a 0.
La situazione cambia radicalmente nella seconda frazione, quando i giallorossi cambiano marcia e trovano diversi spunti interessanti. La squadra di Mourinho entra in possesso della partita sfornando varie occasioni pericolese. Per loro il pareggio arriva però molto tardi, siamo nei minuti di recupero del secondo tempo quando Pellegrini trova lo spazio per un cross, Abraham prolunga con un tocco di tacco e El Shaarawy piazza il destro in porta. Meret non può nulla. Nei minuti finali i giallorossi rischiano anche di passare in vantaggio e di far precipitare definitivamente il Napoli nell'oblio di questa stagione. Tuttavia, la gara si conclude sull'1 a 1, un pareggio che esclude il Napoli dalla lotta scudetto e che permette alla Roma di mantenere un certo vantaggio sulle dirette rivali in ottica Europa League.
Nella nona giornata del campionato di Serie A 2021/22, arriva il primo pareggio per il Napoli, che per la prima volta non va a segno in campionato. La Roma si divora la migliore chance nel primo tempo con Abraham, ma spreca anche con Pellegrini e Mancini. Entrambi gli allenatori sono stati espulsi dal direttore di gara. La gara è intensa, accesa anche dal contatto tra Osimhen e Mancini che ha scatenato le polemiche dei giocatori della Roma che chiedevano l’espulsione. La Roma parte meglio, con Pellegrini e Zaniolo che impegnano subito Ospina, poi Abraham si divora una chance, mentre il Napoli fatica a costruire. Gli unici sussulti sono di Osimhen, Zielinski e Insigne, ma il primo tempo si conclude senza alcun tiro in porta. Nella ripresa il Napoli è più determinato e pericoloso in attacco: Osimhen colpisce il palo in scivolata, poi scheggia di testa la traversa. La squadra giallorossa soffre, poi trova la reazione andando vicina al gol in due occasioni, prima con il destro di Pellegrini al volo, poi con la conclusione di testa di Mancini. Mourinho si gioca le carte El Shaarawy e Shomurodov, Spalletti risponde con Elmas, Lozano e Mertens. Al minuto 81, Mourinho si fa espellere per nervosismo per un fallo non fischiato su Zaniolo, quando era già stato ammonito a inizio gara per proteste. Il finale è accesissimo, con continui ribaltamenti di fronte e un gol annullato per fuorigioco a Osimhen, ma il risultato finale non cambia. Termina 0-0 all’Olimpico, con Spalletti espulso dopo il fischio finale per aver applaudito all’arbitro Massa.
Il Napoli di Gattuso si aggiudica l'eurospareggio all'Olimpico valido per la 28esima di Serie A e ritrova le speranze per il quarto posto. Una partita praticamente a senso unico quella disputata da Roma e Napoli all'Olimpico, con il Napoli che ha ribadito l'ottima gara dell'andata, quando al Maradona aveva vinto per 4-0. In avvio di gara, una debole conclusione di Dzeko ha illuso i padroni di casa, poi gli azzurri hanno dominato con il 58% di possesso palla nel primo tempo. Il Napoli crea, i tentativi di Zielinski e Mertens sono il preludio al vantaggio dell'attaccante belga al 27': punizione dal limite che beffa Pau Lopez sul suo palo. Chance per Koulibaly dopo 7 minuti, poi arriva il raddoppio azzurro: Insigne dalla sinistra, verticalizzazione di Politano e incornata vincente di Mertens (34'). La Roma accusa il colpo, ma reagisce sfiorando il gol con Cristante nella mischia, ma Ospina blocca. La Roma torna in campo più determinata, costringe il Napoli nella sua metà campo cercando in tutti i modi di riaprire la gara. Pellegrini ha una doppia chance, ma conclude prima centrale di testa, poi centra il palo da fuori area. Dentro per la formazione di casa Borja Mayoral, Carles Perez, Kumbulla e Villar in un forcing finale disperato che, però, non sortisce i risultati sperati. Con questa vittoria, gli azzurri sono a -2 da Juve e Atalanta, con una partita da recuperare. Pesante batosta invece per Fonseca, che incassa la seconda sconfitta consecutiva e si trova ora a -5 dalla zona Champions.
Gli undici di Gattuso asfaltano gli uomini di Fonseca nella sfida valida per il nono turno di Serie A. Il Napoli vince ancora, stavolta nel segno di Maradona, travolgendo la Roma con un poker di reti che vale l'aggancio in classifica a quota 17 punti. La Roma parte convinta, creando la sua prima occasione a pochi secondi dall'inizio del match, con Pedro che calcia in alto dalla lunetta. Al decimo minuto, dopo un applauso di tributo a Maradona, Mertens ci prova con un destro sul palo lontano, ma non inquadra lo specchio. Il Napoli prende in mano il match e, dopo tanti corner, trova il vantaggio su calcio di punizione: sugli sviluppi di un angolo, Insigne realizza l'1-0 al 31'. La risposta giallorossa è di Cristante, che tenta un tiro a giro ma non trova la porta, mentre il tentativo di Mertens viene respinto abilmente da Mirante. Poco prima dell'intervallo, la Roma deve privarsi di Mancini e Veretout, entrambi vittime di infortunio. La ripresa inizia con ritmi molto elevati, Lozano ci prova sul primo palo, ma Mirante nega, mentre sul fronte opposto parte Spinazzola che sbaglia un passaggio su un contropiede potenzialmente pericoloso. Proprio quando la Roma sembra voler dare una scossa alla partita, il Napoli raddoppia: Fabian Ruiz la insacca di sinistro nell'angolo basso spiazzando Mirante (64'). Carles Perez entra in campo e ci prova per la Roma, ma il suo tiro viene deviato in angolo. La Roma tenta di ripartire, ma lascia troppo spazio al Napoli che ne approfitta per calare il tris: a 9 minuti dal termine, Mirante non riesce a trattenere il tiro di Elmas e, sulla ribattuta, viene beffato da Mertens che cala il tris. Il finale vede una strepitosa giocata di Politano, che dopo uno slalom in area la infila alle spalle del portiere della Roma dopo averlo dribblato. Poker azzurro e grande esultanza per Gattuso.
Napoli – Roma del 5 luglio 2020, in occasione della trentesima giornata di Serie A, è andata in scena al San Paolo di Napoli. Vince la squadra di casa per 2 a 1, una vittoria che permette agli azzurri di raggiungere i giallorossi in classifica. Succede tutto nella ripresa, con Callejon che apre le marcature, poi il pareggio di Mkhitaryan. Il gol partita lo firma Insigne con una perla a giro. Il Napoli si porta a quota 48 punti e raggiunge il quonto posto proprio accanto ai capitolini.
Gli azzurri iniziano il match coprendo il campo abilmente, mentre la Roma, che riparte spesso in contropiede, si mostra imprecisa nelle conclusioni. Lopez è il vero protagonista, negando la sua rete a Zielinski e Milik. A inizio ripresa, Callejon realizza la rete dell'1 a 0 su assist incredibile di Callejon. Il Napoli si fa prendere in contropiede e subisce un gol da parte di Mkhytarian, che che la infila nell'agolo con precisione dove Meret non può arrivare.
Nonostante la stanchezza, gli azzurri continuano a spingere in attacco e il gol di Insigne non tarda ad arrivare. 2 a 1 al San Paolo, poi Mertens avrebbe l'occasione del 3-1, ma Lopez interviene provvidenzialmente. Segna poi Di Lorenzo, ma il gol viene annullato per fuorigioco. La Roma pressa ma il risultato non cambia, il Napoli vince e agguanta la Roma al quinto posto.
Oggi, la rivalità tra Napoli e Roma è una delle più sentite del calcio italiano. Eppure una forte simpatia legava i due club inizialmente, al punto che 25 anni fa le tifoserie delle due squadre avviarono un grande gemellaggio tra le due città, che ancora oggi viene ricordato come uno dei più saldi della storia del calcio. Per tutti gli anni '80, il grande affratellamento calcistico che unì le due squadre fece invidia a chiunque, poiché rappresentava la forza del calcio nel centro-sud in opposizione a quello del nord. Il gemellaggio durò per più di un decennio, durante il quale non mancarono i momenti emozionanti, basti pensare ai frequenti scambi di bandiere che avvenivano al centro del campo, ai cori condivisi sugli spalti e alla grande ospitalità reciproca all'interno delle rispettive curve. Poi, nel 1928, in occasione della Coppa CONI, i due club disputarono la prima edizione del Derby del Sole, o Derby del Sud, che vedeva come protagoniste le prime due squadre dell'Italia centro-meridionale ammesse alla Lega Calcio, Napoli e Roma.
Per il primo derby in Prima Divisione bisognò invece attende la stagione successiva. Era il 10 novembre del 1929, il Napoli aveva compiuto tre anni, la Roma due: la partita venne disputata presso il campo Testaccio a Roma e ancora oggi viene ricordata come uno dei match più emozionanti e spettacolari dell'epoca. In quell'occasione, le due formazioni giocarono in un'atmosfera amichevole e anche il pubblico partecipò riservando applausi sia agli azzurri sia ai giallorossi. Quello storico derby terminò in parità per 2 a 2 e sancì l'inizio di una rivalità quasi centenaria.
L'annata 1987/88 portò radicali cambiamenti nei rapporti tra le due compagini: il gemellaggio subì una brusca rottura che viene imputata all'infelice gesto di un giocatore partenopeo, Salvatore Bagni, che al termine di una partita tra i due club si fece prendere dallo stress derivante dal match, si recò sotto la curva romanista e riservò un brutto gesto ai tifosi capitolini. Da quel momento, nonostante le scuse di Bagni, l'amicizia che univa Napoli e Roma andò scemando, e quell'intenso legame che aveva apportato benessere e splendore ad entrambe le società fu interrotto definitivamente. Ma la storia dell'”ombrello” di Bagni ai tifosi romanisti non è l'unica versione di come si chiuse il sodalizio tra giallorossi e azzurri: si narra che al termine di un incontro, i tifosi delle due formazioni si recarono sotto le curve avversarie per lo scambio delle rispettive bandiere. Arrivato sotto la Curva Nord, il tifoso capitolino fu accolto con cori di sostegno e applausi, mentre, quando Bagni si recò sotto la Curva Sud, ricevette solamente insulti e fischi. Ancora oggi non sappiamo con certezza quale fu la causa scatenante della rottura del gemellaggio tra Napoli e Roma, ma l'ipotesi più accreditata rimane il gestaccio di Bagni. Il sodalizio non è stato mai più ripristinato, anzi, è stato sostituito da un antagonismo reciproco molto spiccato.
In giorni più recenti, precisamente nell’edizione 2018-19 della Serie A, Napoli e Roma disputano la gara di ritorno valevole per la ventinovesima giornata di campionato.
Il Napoli di Mazzarri scende in campo più offensivo che mai, quasi aggredendo i giallorossi. Dopo due minuti dal fischio di inizio, gli ospiti partenopei si portano in vantaggio: Milik raccoglie il pallone in mezzo a Manolas e Fazio, controlla di tacco, si gira e calcia un missile sul primo piano impossibile da respingere per Olsen. 1-0 per il Napoli, la Roma tenta di reagire a testa bassa.
Al 30', il Napoli sfiora il raddoppio, ma Verdi calcia addosso a Olsen e spreca un’occasione. Al 45' la Roma accorcia le distanze e pareggia: l’ultimo difensore partenopeo esce colpendo Schick sulle gambe e regala il calcio di rigore ai capitolini. Dal dischetto, Perotti segna l’1 - 1.
Dopo l’intervallo, Olsen si rende protagonista di una papera e regala la rete del vantaggio a Mertens. 2 a 1 per gli azzurri.
Al 56', Koulibaly per Fabian, che a sua volta serve Verdi al centro: controllo di destro, tiro di sinistro ed è 3-1. La Roma tenta di reagire ma senza successo. Il 4-1 definitivo arriva all’81'.
Ripercorrendo le fasi della rivalità tra Napoli e Roma, è impossibile non ricordare l'annata 2000/01, quando la formazione romana si rese protagonista di una vittoria schiacciante realizzando 3 gol ai danni del Napoli: grazie alle reti di Delvecchio, Tottti e Batistuta, il match si concluse 3 a 0 per la Roma, che, al termine di quel campionato, portò a casa il Tricolore. Al contrario, sempre al termine di quello stesso campionato, il Napoli finì in penultima posizione in classifica e retrocesse inesorabilmente in Serie B.
Dopo sei anni di assenza, il club partenopeo fece il suo ritorno in massima serie nel 2007/08.
Uno dei match storici che hanno coinvolto Napoli e Roma risale all'annata 1959, precisamente il 29 marzo presso lo stadio capitolino: la partita fu un successo per la formazione romana, che dopo venti minuti di gioco era già sopra di 4 gol, raddoppiati poi nel secondo tempo. Quel giorno, sotto una pioggia battente, il Napoli subì una sconfitta pesantissima per 8 reti a 0. Quella fu la vittoria della Roma con il massimo scarto.
Il pareggio con più reti realizzate che ha coinvolto Napoli e Roma risale alla stagione 2007/08, precisamente il 21 ottobre del 2007 nella cornice dello stadio Olimpico di Roma: sono presenti solo i 27 mila tifosi abbonati per decisione del Prefetto per questioni di sicurezza. La partita si rivela un vero e proprio spettacolo con continui ribaltamenti nel risultato: il primo gol viene messo a segno dai partenopei al secondo minuto di gara con rete di Lavezzi. Dopo mezz'ora dal fischio di inizio, Cannavaro mette ko Perrotta, l'arbitro assegna un calcio di rigore alla squadra di casa che viene battuto da Totti che conquista il gol del pareggio. É proprio Perrotta a portare a casa il gol del vantaggio giallorosso al '42. La ripresa inizia con la rete del partenopeo Hamsik, seguita da quella dei lupi che tornano in vantaggio al '7 del secondo tempo grazie a De Rossi. Al '19 arriva il pareggio degli azzurri grazie al destro di Gargano e, nei minuti seguenti, il Napoli si fa pericoloso sfiorando il quarto gol con Lavezzi. È invece la Roma ad andare in vantaggio al '35 con deviazione vincente di Garics su tiro di Pizarro. Ma il match non è ancora giunto al termine: al '40, Zalayeta conquista il definitivo gol del pareggio partenopeo siglando il 4 – 4 finale.
La vittoria del Napoli con il massimo scarto è invece il 4 – 0 inflitto alla Roma il 12 dicembre del 1971 nella nona giornata di campionato, risultato ripetuto dal Napoli anche nel campionato 1980/81 sempre ai danni della Roma.
Tra i grandi nomi del calcio italiano che hanno vissuto sia all'ombra del Colosseo che del Vesuvio ricordiamo: Ottavio Bianchi, alla guida della Roma dal 1990 al 1992 e del Napoli dal 1985 al 1989 e ancora dal 1992 al 1993; Carlo Mazzone, che esordì nelle giovanili della Roma per poi diventare l'allenatore della prima squadra capitolina dal 1993 al 1996 e di quella partenopea nell'edizione del 1997/98; infine, ricordiamo Sebino Nela, nelle fila romaniste dal 1981 al 1992, dove collezionò ben 281 presenze, per poi trasferirsi al Napoli nel biennio 1992 - 1994.
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