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Calendario Liga spagnola

In questa sezione del sito SNAI.it potrai accedere al calendario di tutti gli incontri della Liga Spagnola, avere un quadro completo dei risultati e un prospetto sempre aggiornato sui prossimi match. Grazie alle diverse modalità di visualizzazione offerte dal sito SNAI.it potrai vedere dalle singole giornate di campionato al palinsesto completo dell'edizione più recente, restando sempre aggiornato sui pronostici e le quote offerte da SNAI. Con l'app nativa scaricabile sui principali store potrai piazzare la tua scommessa sia dallo stadio che tifando dal divano di casa tua, su tablet e smartphone, potendo sempre contare su statistiche e quote in continuo aggiornamento.

Date e orari del calendario della Liga Spagnola

La sorella spagnola della nostra Serie A, un'elitè non solo per il calcio ma per tutto il mondo dello sport: la Liga Spagnola, o semplicemente La Liga. Tra i tornei calcistici più seguiti, con stadi gremiti e festanti intenti a tifare per i grandi campioni che solcano i campi da gioco di tutta la penisola iberica: da quelli caldi e passionali dell'Andalusia alle cattedrali bicolori della Catalogna, passando per la storia trionfale della capitale Madrid.

Quello della Liga Spagnola è un calendario che di edizione in edizione vede consumarsi storiche rivalità, derby e partite dal sapore extra-calcistico; su tutte “El Clàsico”, la sfida tra gli acerrimi nemici Barcellona e Real Madrid, l'indipendentismo catalano contro il centralismo castigliano, blaugrana contro blancos, semplicemente Barça-Real.

Queste formazioni detengono la storia di maggior successo della lega, nonché di anno in anno si riconfermano tra le squadre più competitive del campionato, un duopolio difficile da rompere. Insieme all'esempio anche di altre formazioni spagnole, queste società hanno portato lustro alla Liga anche in terra straniera, fuori dai confini del vecchio continente dove tifosi con gli occhi a mandorla fremono dalla voglia di godere delle gesta dei grandi campioni della Liga. Questo non solo ha portato sempre più società spagnole a scegliere di fare delle tournée estive in questi paesi dove il calcio è ancora una novità, ma anche la federazione tutta a piegarsi alle necessità televisive in termini di date e orari, creando lo stesso “effetto spezzatino” che ha preso piede anche in Italia.

Grazie al calendario che trovi in questa sezione del sito SNAI.it, avrai sotto controllo i risultati di tutte le partite e le quote sempre aggiornate per le tue scommesse. Hai già un'idea su chi sarà a spuntarla quest'anno? Con SNAI puoi pronosticare in ogni momento quale club si imporrà sugli altri alla fine del campionato, la grande esperienza delle più blasonate o la fame di vittoria delle outsider.

Storia del calendario della Liga Spagnola

Come per molti altri tornei del vecchio continente anche la Liga Spagnola è strutturata in un girone unico all'italiana, con una partita di andata e ritorno disputata contro ogni compagine avversaria. L'attuale calendario viene stabilito in base a diverse necessità, oltre a quelle già citate degli sponsor televisivi: la partecipazione delle squadre spagnole alle competizioni europee (Champions Leaugue ed Europa Leaugue), la presenza di eventuali competizioni calcistiche internazionali (Europei, Copa America, Mondiali) per la quali andranno programmate delle pause in cui la nazionale possa ritrovarsi per allenarsi, ed altri eventi sportivi dall'alto impatto mediatico (Olimpiadi).

Storicamente però la Liga, chiamata in patria anche Primera División, era composta da un numero più esiguo di pretendenti al titolo, ergo vantava anche un calendario più snello. La prima giornata della storia del campionato spagnolo si disputò il 10 febbraio 1929, quell'edizione vide gareggiare solo dieci formazioni, che furono selezionate tra le squadre che avevano disputato il Campeonato de España, ossia la Coppa del Re. A primeggiare su tutte fu il Barcellona, vincitrice della prima battaglia contro il Real Madrid, la prima di una serie destinata a riproporsi nel tempo diventando una sorta di partita tradizionale.

Sino al 1984-85 era la Real Federación Española de Fútbol a organizzare il torneo, passato poi alla Liga Nacional de Fútbol Profesional. Nel 1986-87 fu sperimentata una formula, subito abbandonata, con fase a play-off, un ultimo tentativo “diverso” prima di assestarsi sulla formula a 20 squadre che ne ha accompagnato l'ingresso nella fase contemporanea del torneo, oltre che nella sua evoluzione in uno dei campionati più apprezzati e dall'alto contenuto tecnico del mondo, non a caso definita dai media spagnoli Liga de las Estrellas, ossia “Lega delle stelle”.

Una delle caratteristiche più curiose del sistema spagnolo, che altrimenti somiglierebbe in toto a quello italiano, sono le squadre riserve. Queste son cosa diversa dalle formazioni principali, non a caso tendono a definirsi squadre B (Real Madrid B, Barcellona B...) e anche se talvolta possono fregiarsi di giocatori in grado di portare la formazione a disputare il campionato maggiore, queste per regolamento non possono giocare nei campionati delle loro squadre madri, quindi se vengono promosse devono cedere la loro posizione a chi le ha succedute in classifica. Un sistema che mira a poter far giocare i giovani e le riserve, con continuità e senza il rischio costante di perdere in prontezza fisica e motivazioni, una formula invidiata da alcuni presidenti italiani e spesso presa in considerazione anche dalla nostra federazione.

Ma la Liga è più di una formula per trasformare una competizione calcistica in uno dei campionati più seguiti del mondo, è un coacervo di agonismo, rivalità e quello che gli ispanici definiscono “garra”, voglia di primeggiare nella sua forma più acuta. E così questo eterno rinnovarsi di sfide storiche tra le formazioni più vincenti della storia del calcio ci riporta alle parole di Gianni Brera, che diceva: “Può succedere che una partita venga dilatata a saga, a poema epico, e che ogni suo episodio si colori come nessuno avrebbe mai pensato assistendovi o addirittura prendendovi parte. Il calcio è straordinario proprio perché non è mai fatto di sole pedate. Chi ne delira va compreso, non compatito; e va magari invidiato, non deriso. Il calcio è davvero il gioco più bello del mondo per noi che abbiamo giocato, giochiamo e vediamo giocare”.