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Allenatore Brescia 2023/2024

Andiamo a scoprire le scelte della dirigenza bresciana per l’allenatore a guida della squadra lombarda per la prossima stagione.

Nel panorama calcistico italiano, il Brescia Calcio si appresta a inaugurare una nuova era sotto la guida esperta di Rolando Maran, che assume il ruolo di allenatore per la stagione 2023/24. Questa scelta strategica segue il precedente allenatore, Gastaldello, portando un volto familiare ma altamente competente a dirigere le sorti della squadra lombarda.

La storia di Rolando Maran è intrisa di passione e dedizione al calcio, una carriera che ha abbracciato sia il campo da gioco che la panchina degli allenatori. Nato e cresciuto a Trento, Maran ha trascorso nove stagioni con il Chievo, giocando un ruolo fondamentale nell'ascesa della squadra dalla Serie C2 alla Serie B. La sua esperienza da giocatore ha contribuito a forgiare una profonda comprensione del gioco, qualità che si riflette ora nel suo stile di gestione come allenatore.

Il suo primo incarico da allenatore principale è arrivato nel 2002 con il Cittadella. Da allora, ha attraversato diverse piazze calcistiche italiane, guidando squadre come Brescia, Bari, Triestina, Vicenza e Varese. La sua gestione al Vicenza è stata particolarmente notevole, ottenendo la salvezza nonostante le difficoltà iniziali e riscattandosi con una serie di vittorie.

La storia di Maran si intreccia nuovamente con il Brescia Calcio in questa nuova stagione. Dopo l'esperienza di Gastaldello, la dirigenza del club ha scelto di affidare le redini della squadra a Maran, riconoscendo la sua competenza e la sua capacità di gestire le sfide del calcio professionistico. La decisione è stata annunciata con l'obiettivo di consolidare la posizione del Brescia e affrontare con determinazione la competizione nel campionato italiano.

La nomina di Maran come nuovo allenatore del Brescia per il 2023/24 è stata accolta con entusiasmo dai tifosi e dagli appassionati di calcio. La sua esperienza, sia come giocatore che come allenatore, lo rende un leader rispettato nel mondo del calcio italiano. La sua abilità nel plasmare squadre competitive e nel ottenere risultati positivi è ben nota, e i tifosi del Brescia attendono con ansia di vedere come guiderà la squadra verso nuovi traguardi.

Il Brescia Calcio e i suoi sostenitori guardano al futuro con fiducia, sperando che la guida di Rolando Maran possa portare successi e gioie al club. Con una carriera ricca di esperienze e successi, Maran si prepara a scrivere un nuovo capitolo nel suo libro di storie calcistiche, affrontando le sfide della Serie B con determinazione e ambizione.

Dopo essere stato vice allenatore di Pep Clotet nel 2022 proprio al Brescia, Daniele Gastaldello è stato confermato al posto di Clotet a seguire della breve parentesi con Davide Possanzini sulla panchina della prima squadra. Si tratta di un allenatore che inizia come collaboratore di Luigi Delneri al Brescia, viene poi accostato a Diego Lopez per prenderne il posto in un secondo momento. Nell'estate del 2021 entra nello staff dell'Under-21 come collaboratore di Paolo Nicolato. Successivamente ottiene l'attestato UEFA A a Coverciano con cui può allenare le selezioni giovani e le squadre femminili. Tutto questo, fino all'anno 2022 in cui prende maggiore spazio all'interno del club lombardo fino ad avere l'incarico da primo allenatore.

Gastaldello rappresenta ormai un punto fermo del Brescia, milita da anni in squadra sia come allenatore che come tecnico. Una sicurezza sia per la società che per i tifosi. Il primo anno in cui sono entrati in contatto è il 2017, una storia che, fino alla stagione 2023/24, li ha visti uniti per ben 6 anni.

Le aspettative su Gastaldello sono altissime, il giocatore si è reso uno dei protagonisti della vittoria della Serie B nella stagione 2018, facendo ben sperare le rondinelle. Non si tratta sicuramente di un nome preso a caso, la società sa che può contare sulla sua figura e sul suo attaccamento alla maglia. Vediamo quali saranno i risultati portati dal giocatore/allenatore, le speranze di ritorno al top della classifica di Serie B sono tutte focalizzate su di lui.

È di giugno 2022 la notizia che Pep Clotet diventerà il nuovo allenatore del Brescia guidando la prima squadra in Serie B. Il nuovo allenatore ha firmato un contratto valido fino al 2024. Clotet è un volto già noto però per la società: ha già guidato la prima squadra infatti nel periodo da febbraio a giugno 2021. La dirigenza del Brescia spiega che la scelta è ricaduta su di lui proprio per gli ottimi risultati che era riuscito a raggiungere in passato con la squadra.

Clotet è la terza volta che si trova alle prese con una squadra italiana. Oltre alla prima volta con il Brescia infatti c’è anche la stagione scorsa passata con la SPAL L’allenatore inizia la sua carriera come giocatore, pur non riuscendo ad avere particolari picchi. Inizia quindi ad allenare presto ed esordisce alla guida del Cornellà per poi passare all’Espanyol e ancora al Figueres. Conta molte esperienze però anche fuori dalla Spagna. Oltre che in Italia, allena anche in Svezia con il Malmo e l’Halmstads e poi in Norvegia al Viking. Nella sua vita si apre anche una parentesi inglese. Guida infatti lo Swansea, l’Oxford United e il Birmingham.

L’incontro tra Cellino e Clotet avviene durante la stagione 2016/17 e poi infatti l’allenatore viene chiamato alla guida del Brescia nel 2021. Clotet esordisce con il Brescia in occasione della ripartenza del campionato italiano di Serie B. Il primo match contro il Sudtirol, datato 14/08/2022, vede infatti vincere il Brescia con un punteggio d 2 a 0. Vediamo quali risultati riusciranno a raggiungere insieme la squadra e il nuovo allenatore.

Subentra l’allenatore Eugenio Corini dopo l’esonero di Filippo Inzaghi per la stagione 2021/22 del Brescia. Il presidente della squadra, Massimo Cellino, lo comunica ufficialmente sul sito del Brescia Calcio il 23 marzo 2022.

Corini, già calciatore, inizia la sua carriera da allenatore nel 2010 alla guida del Portogruaro, squadra appena arrivata in serie B. La sua prima esperienza però dura poco ma è pronto ad iniziarne subito un’altra. A novembre dello stesso anno infatti parte l’avventura durata un anno come allenatore del Crotone per poi passare al Frosinone nel 2011.

Dal 2012 al 2014 invece allena i giocatori del Chievo, portando la squadra alla salvezza nel primo anno di lavoro insieme. Nonostante il contratto firmato fino al 2017, Corini viene esonerato nel 2014 a seguito della sconfitta di 3 a 0 contro la Roma.

La sua attività di allenatore riprende poi nel 2016 con il Palermo per poi continuare nel 2017 con il Novara che gli affida il compito di portare la squadra a giocare i play off per accedere alla serie A.

Corini in realtà non è un volto nuovo per il Brescia. Ha infatti allenato la squadra già nel 2018, quando subentrò a David Suazo. In quell’anno riesce a portare il Brescia in serie A facendo ottenere alla squadra lombarda anche la coppa Ali della Vittoria. La stagione successiva, la parentesi in serie A del Brescia non va come sperato e Corini, viene esonerato. Sostituito per pochi mesi da Fabio Grosso, Corini torna poi alla guida delle rondinelle. Il suo viaggio con il Brescia finisce però nel 2020.

Nella stagione 2020/21 Corini è allenatore del Lecce. La squadra ha in un primo momento un picco di vittorie che le fanno raggiungere le posizioni più alte della classifica. Successivamente però arriva la caduta e le scarse performace della squadra portano la dirigenza del Lecce alla decisione di esonerarlo. Riprenderà poi la sua attività insieme al Brescia da marzo 2022 subentrando a Filippo Inzaghi.

A inizio giugno 2021 è stata data l’ufficialità: Filippo Inzaghi sarà l’allenatore del Brescia a partire dalla stagione 21/22 in cui le rondinelle militeranno in serie B. L’ex attaccante del Milan ha firmato un biennale con opzione di rinnovo per altri due anni, sintomo della chiara intenzione di tentare subito la promozione in serie A.

Filippo Inzaghi è salito agli onori della cronaca calcistica prima come calciatore e poi come allenatore. È cresciuto nelle giovanili del Piacenza, squadra con cui ha esordito nel professionismo. Dopo due anni di gavetta in prestito a Leffe e Verona, torna al Piacenza dove realizza 15 reti in 37 gare di B. Passa un anno al Parma, non esaltante, per poi essere ceduto all’Atalanta. Nella stagione 96/97 si laurea capocannoniere di A con 24 reti in 33 partite. Un campionato formidabile che gli vale la chiamata della Juventus. Pagato 20 miliardi di lire, vincerà uno scudetto e una Intertoto segnando 57 reti in 120 gare con i torinesi. Ma la squadra a cui si legherà fino alla fine è stato il Milan. I rossoneri lo pagheranno 70 miliardi di lire, Inzaghi ripagherà con 73 reti in 202. Alcune di queste però sono state più importanti di altre, come quelle valse la Champions League 02/03 e 06/07, i quelle degli scudetti 03/04 e 10/11. Col Milan Inzaghi ha segnato ben 40 gol in coppe continentali. A questa splendida carriera si aggiunga inoltre la vittoria della Coppa del Mondo nel torneo di Germania 2006, dove ha segnato anche una rete.

Inzaghi comincia ad allenare nelle giovanili del Milan, stagione 2012/13. Nel giro di due anni viene promosso in prima squadra, ma si tratta di un periodo confuso per i rossoneri che chiudono decimi in classifica. Inzaghi viene esonerato a giugno e passa al Venezia neo promosso in Lega Pro. I lagunari vincono il campionato, l’anno dopo approdano ai playoff di B. L’anno successivo Inzaghi passa al Bologna, ma viene esonerato a gennaio. Passa al Benevento in B, e vince il campionato con una stagione da record di punti (oltre a quello di promozione ottenuta con maggior numero di giornate di anticipo, miglior attacco e miglior difesa). Il primo anno di A con i sanniti sembra quello buono per dimostrare finalmente di poter allenare al massimo livello. Nel girone di andata il Benevento fa addirittura 25 punti, in quello di ritorno però vince solo una volta e retrocede. Al termine della stagione Inzaghi viene esonerato e poco dopo firma col Brescia, squadra con cui tenterà l’ennesima risalita in massima serie della sua carriera.

Josep Clotet Ruiz non è mai stato un calciatore e fino ad oggi il suo nome era conosciuto sopratutto in Inghilterra. Il tecnico spagnolo infatti ha prima cominciato dalle serie inferiori del campionato iberico, poi una parentesi in Svezia, infine nel 2014 è diventato vice allenatore dello Swansea. L’apice dell’esperienza inglese è stata la panchina del Birmingham, rapporto concluso con l’esonero a fine stagione. Dal 2021 è l’allenatore del Brescia.

Il suo arrivo sulla panchina delle rondinelle ha coinciso con una certa ripresa di gioco e risultati da parte della squadra. Basti pensare che il Brescia ha vinto 10 delle 19 partite di regular season con Clotet alla guida. Quando lo spagnolo è arrivato i lombardi era vicini alla zona retrocessione, al termine del campionato sono riusciti a chiudere settimi. Purtroppo però il Brescia ha perso la partita più importante: il quarto di finale playoff contro il Cittadella (1 a 0, gol di Proia al 39’). Pochi giorni dopo la sconfitta è arrivato l’esonero di Clotet, ritenuto probabilmente non ancora all’altezza di allenare una squadra come quella bresciana anche per la nuova stagione.

Davide Dionigi è stato l’allenatore del Brescia per la stagione 2020/21 dall’undicesima alla ventesima giornata di campionato. Dionigi ha sostituito Diego Lopez, dopo una serie di risultati negativi è stato a sua volta esonerato e sostituito da Pep Clotet. Dionigi ha avuto una lunga carriera da calciatore cominciata nel 1993 e terminata nel 2010. Subito ha cominciato la propria esperienza come allenatore che lo ha visto accasarsi in diverse squadre di B e C. Purtroppo per Dionigi il 2020/21 è stato un anno piuttosto negativo visto che nella medesima stagione è stato prima esonerato dall’Ascoli e poi dal Brescia.

Non pienamente soddisfatto del livello della propria squadra alle porte della nuova stagione di Serie B. il patron del Brescia Massimo Cellino esonera il tecnico Lopez per chiamare alla propria corte Gigi Delneri. La carriera da calciatore di Delneri inizia nel 1968 alla Spal, la squadra dove invece ha disputato il maggior numero di match è stato il Foggia. Comincerà ad allenare nel 1985, cominciando una lunga gavetta nelle serie minori. La chiamata che lancerà la sua carriera sarà quella dell’Empoli che lo proietterà sulla panchina di grandi squadre: Chievo, Porto, Roma, Palermo, Atalanta, Sampdoria, Juventus, Genoa, Verona, Udinese, e infine il Brescia. La stagione delle rondinelle però è turbolenta così Delneri viene esonerato dopo solo due giornate. Al suo posto ritorna Diego Lopez che non aveva ancora rescisso il suo contratto. Anche il tecnico uruguaiano resisterà solo fino alla decima giornata di campionato.

Diego Luis Lopez è stato scelto per essere l’ allenatore del Brescia per la stagione 2020/21. Il tecnico uruguaiano infatti ha firmato il 6 ottobre 2020 un contratto con le Rondinelle dopo l’esonero di Luigi Del Neri che aveva appena cominciato la stagione. Lopez è stato esonerato alla fine dell’ultima stagione di A che ha portate il Brescia a retrocedere in serie B.

Succede molto spesso che le squadre ripensino a quelle che magari sono state delle scelte impulsive, e magari è andata così tra Massimo Cellino, patron del Brescia, Diego Luis Lopez, uno degli allenatori delle rondinelle nella stagione 2019/20. L’uruguaiano infatti è arrivato in Lombardia per sostituire Eugenio Corini, il tecnico della promozione in A a termine della stagione 18/19. Dopo il girone di andata la dirigenza non è stata contenta delle prestazioni di Corini e così lo ha esonerato. Come già successo a Palermo è arrivato Lopez a sostituirlo, stavolta scelto da Cellino che già fu suo presidente al Cagliari.

Va detto infatti che Diego Luis Lopez è stato un grande calciatore del Cagliari, la sua squadra dal 1998. Difensore, comincia la sua avventura con il tecnico Gian Piero Ventura. Diventa titolare e nel 2007 conquista la fascia di capitano. Con il Cagliari raggiungerà le 314 presenze condite da sette reti. È entrato nella Hall of Fame della squadra sarda. Nel post carriera è poi diventato allenatore della squadra. Ha cominciato con la primavera, poi vice di Pulga, promosso come primo allenatore nella stagione 2013/14. Viene esonerato, poi ritorna più tardi nel 2017. Nonostante la salvezza raggiunta a fine stagione rescinde nuovamente il contratto. Negli ultimi due anni è stato in Uruguay dove ha vinto un campionato e raggiunto un secondo posto. Il 5 febbraio è passato al Brescia, non riesce a dare alcuna scossa a una squadra in serissima difficoltà, orfana di un Balotelli in rotta con la dirigenza. Quindi retrocederà con 3 turni di anticipo. La dirigenza Cellino però, dopo le prime due deludenti uscite di Del Neri, ha deciso di richiamare subito Lopez

D’altronde va detto che la dirigenza non si sia spesa così tanto sul mercato, portando alla piazza il solo nome di Jakub Labojko. Questo nonostante la vendita di Tonali al Milan sia fruttata ben 10 milioni di euro.

L’allenatore del Brescia all’inizio della stagione 2019/2020 è Eugenio Corini: il tecnico prosegue così la sua avventura alla guida della formazione biancazzurra, iniziata con la terza giornata della precedente edizione del campionato (quando subentra a David Suazo). L’arrivo del nuovo allenatore rivoluziona la stagione 2018/2019 delle Rondinelle: nel girone di andata della Serie B, la squadra riesce a fare incetta di punti aggiudicandosi la vittoria di 6 partite consecutive, per poi raggiungere momentaneamente la prima posizione in classifica a febbraio. Il Brescia conquista la promozione matematica già il primo maggio successivo, con la vittoria sull’Ascoli per 1 a 0. Con il successivo pareggio contro la Cremonese, poi, per la Leonessa arriva anche la certezza della conquista della prima posizione in Serie B e, dunque, della vittoria della coppa Ali della Libertà. Con Eugenio Corini, così, il club festeggia una storica prima volta e l’atteso ritorno in massima serie.

Nella stagione 2019/2020 il Brescia torna a militare in Serie A. Tuttavia, il club biancazzurro colleziona solamente 2 vittorie nelle prime 10 giornate di campionato (contro il Cagliari e contro l’Udinese, sempre per 1 a 0). Così, per Eugenio Corini arriva l’esonero e la sostituzione con il secondo allenatore a sedere sulla panchina della Leonessa in questa stagione, Fabio Grosso. Il nuovo tecnico, tuttavia, non riesce a portare la svolta tanto cercata da dirigenza e tifosi: nel match del debutto contro il Torino, le Rondinelle capitombolano in casa andando sotto di 4 gol, e nelle giornate successive la squadra continua a collezionare sconfitte pesanti (contro la Roma e contro l’Atalanta).

Dopo solamente 3 giornate, Eugenio Corini viene nuovamente nominato allenatore del Brescia: la formazione sembra ritrovare il giusto slancio, aggiudicandosi due vittorie consecutive (1 a 0 in casa della SPAL e, poi, un brillante 3 a 0 contro il Lecce). Nonostante queste buone prove, le performance della compagine biancazzurra tornano nuovamente a calare. Determinata a giocarsi il tutto per tutto pur di conquistare la salvezza a fine stagione, la dirigenza del Brescia decide di esonerare per la seconda volta Eugenio Corini e di chiamare in sostituzione Diego Luis Lopez, che diventa così il terzo allenatore a sedere sulla panchina del club nella stagione 2019/2020.