Allenatore Fiorentina 2023/24

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Vincenzo Italiano confermato ancora allenatore della Fiorentina per la stagione 2023/24

Continua l'avventura di Vincenzo Italiano sulla panchina dei viola. L'allenatore sta ancora stupendo tutti con il suo calcio sopra le righe e con i risultati portati a casa nelle ultime stagioni. Dopo l'approdo in finale di Conference League e il raggiungimento della zona a ridosso dell'area coppe europee in ottava posizione nella stagione 2022/23, la società non avrebbe potuto fare altra scelta che confermare l'autore della rimonta di classifica storica che ha visto i viola allontanarsi sempre più dalla zona retrocessione per avvicinarsi alla zona coppe europee.

L'entusiasmo portato dal raggiungimento della finale di Conference League e della finale di Coppa Italia ha lasciato grande speranza nel cuore dei tifosi toscani, intendono provare a ripetere l'impresa conquistando almeno uno dei titoli per alzare ulteriormente l'asticella rispetto al buon risultato ottenuto lo scorso anno. Non si tratta sicuramente di un passaggio semplice, ma è l'unica strada rimasta per poter migliorare ulteriormente le aspirazioni della squadra, oltre a migliorare il proprio piazzamento in classifica.

L'obiettivo assegnato al tecnico in questa stagione è quello di affermarsi in zona coppe europee e provare a scalare almeno la coppa nazionale alla ricerca di quel trofeo sfiorato nel corso della passata stagione e desiderato da molti anni. Valutazione complessivamente positiva del tecnico, ogni anno migliora come il vino.

Vincenzo Italiano confermato come allenatore della Fiorentina per la stagione 2022/23

I risultati ottenuti da Italiano al termine della stagione 2021/22 sono stati considerati soddisfacenti dalla società toscana, che ha riconfermato l'allenatore anche per l'annata 2022/23. Lo scorso anno, infatti, la Fiorentina ha ottenuto un buon piazzamento, un settimo posto che le ha permesso di qualificarsi in Conference League: erano anni che i viola non riuscivano più a ritagliarsi un posto nelle competizioni europee. L'obiettivo per la stagione 2022/23 è soltanto uno: alzare l'asticella per far crescere la squadra, guadagnare qualche punto in più rispetto allo scorso anno e magari puntare all'Europa League.

L'entusiasmo per la qualificazione in Conference League ha portato con sè un imperativo: rafforzare la rosa per renderla più competitiva in vista degli impegni futuri, onerosi anche solo fisicamente, considerati i ritmi serrati della prima fase di campionato a causa dello stop per i Mondiali. E così Italiano ha dovuto subito iniziare a progettare la stagione con una rosa più ampia e solida, rafforzata dall'arrivo di colpi grossi di mercato come Jovic.

Eppure, nella prima fase del campionato la Fiorentina di Italiano appare decisamente meno brillante rispetto alla stagione precedente. Sicuramente l'ottobre costellato di partite prima dello stop invernale per i Mondiali e gli impegni sul fronte della Conference League hanno dato inizio a una crisi di risultati difficile da arginare. Lo scarso stato di forma del club viola lascia pensare a qualcosa che non va in fase di preparazione, ma è prematuro fare ipotesi sul destino di Italiano sulla panchina della Fiorentina.

Vincenzo Italiano: l'allenatore della Fiorentina 2021/22

Dopo l’incredibile rottura tra Fiorentina e Gattuso i gigliati hanno virato su Vincenzo Italiano per guidare la squadra nella stagione 2021/22. Italiano ha firmato un biennale con l’opzione di rinnovo di un anno, ha quindi dovuto rescindere il suo contratto con lo Spezia che aveva firmato giusto 28 giorni prima. Si tratta certamente di un’occasione molto importante per il tecnico nato a Karlsruhe che si è guadagnato la A con lo Spezia e ora la chiamata di una grande squadra.

La carriera calcistica di Italiano però nasce nel 1993 al Partinico, giovanissimo a soli 15 anni. Passa i due successivi al Trapani in C1, dove ovviamente giocherà poco. Nel 1997 però viene comprato dal Verona ed esordisce diciannovenne in serie A. Qui è dove vive gli anni più importanti della sua carriera, ovvero fino al 2005. Addirittura dopo un anno al Genoa tornerà per giocare un altro biennio con gli scaligeri, piazzandosi nella loro top dieci di calciatori con più presenze. Poi girerà ancora per Chievo, Padova, Perugia, andando a chiudere la carriera a Lumezzane.

La carriera da allenatore comincia come vice del Venezia, poi il passaggio alle giovanili della Luparense, il Vigontina, l’Arzignano e poi la chiamata del Trapani in C1 che ne lancia la carriera. Italiano infatti otterrà una straordinaria promozione in Serie B passando per i playoff, quindi da lì sarà chiamato dallo Spezia. Anche qui compie quasi un miracolo centrando un’incredibile promozione in A. Non solo, nel primo anno in A il suo Spezia è una sorta di rivelazione del campionato e riesce a salvarsi. L’intenzione del club sarebbe stata quella di tenere ancora Italiano sulla panchina, ma nel frattempo è arrivata la chiamata della Fiorentina.

Il caso di Gennaro Gattuso e la rottura con la Fiorentina

Gennaro Gattuso è il mister che ha guidato la Fiorentina nella stagione 2021/22. L’ufficialità è stata data il 25 maggio su tutti i canali social della società viola. Poi sul sito ufficiale della Fiorentina è stato anche emanato un breve comunicato di benvenuto del presidente Rocco Commisso: “Sono convinto che Gattuso, tecnico giovane, ma già con una grande esperienza, ci aiuterà nella nostra crescita e che la sua storia professionale e umana rappresentino per il club una garanzia importante di determinazione, competenza e voglia di vincere”. Parole di fiducia che il popolo gigliato spera si possano tradurre in risultati migliori rispetto a quelli ottenuti nelle ultime stagioni. Va infatti ricordato che è dalla stagione 2017/18 che la Fiorentina non riesce a piazzarsi tra le prime 10 del campionato. L’accordo tra le parti è di tre anni a 2,5 milioni di euro a stagione.

La storia di Gattuso come calciatore parla da sé. Dopo Perugia, Rangers e Salernitana Ringhio è diventato un calciatore del Milan nell’estate del 1999. Con i rossoneri ha giocato fino al 2012 mettendo a referto 335 presenze, la maggior parte delle quali da titolare. Gattuso ha quasi sempre giocato con compagni di reparto dall’alto tasso tecnico, basti pensare ai nomi di Pirlo, Seedorf, Kaka. Nonostante questo è riuscito a essere un titolare inamovibile grazie all’abnegazione con la quale ha sempre ricoperto il ruolo di incontrista, un classico mediano di fatica. Oggi questo ruolo viene immediatamente associato alla sua figura, sempre caratterizzata da una grinta fuori dal comune. Nella sua carriera ha vinto 2 campionati, 1 coppa Italia, 2 supercoppe italiane, 2 Champions League, 2 supercoppe UEFA, 1 coppa del Mondo per club. Impossibile poi dimenticare la vittoria al Mondiale del 2006 con la Nazionale, nel quale è stato anche inserito nell’11 ideale del torneo.

Appesi gli scarpini al chiodo Ringhio ha cominciato ad allenare al Sion. La sua carriera lo ha portato al Palermo, al Creta, al Pisa e infine alla grande occasione col Milan. Qui ha cominciato ad alzare le sue quotazioni come mister, anche se i risultati del campo non sono stati brillanti. Nel 2019 è arrivata la chiamata del Napoli per sostituire l’esonerato Ancellotti (suo ex allenatore al Milan). Con gli azzurri è arrivato il suo primo trofeo da allenatore ovvero la Coppa Italia 19/20. Nella seconda stagione coi partenopei i risultati sono stati altalenanti, il Napoli ha perso la qualificazione in Champions League all’ultima giornata e poco dopo è arrivato l’esonero. Pochi giorni dopo è stata ufficializzata la nuova avventura con la Fiorentina.

Ben prima che potesse iniziare la nuova stagione sulla panchina della viola, Gattuso ha rescisso il contratto prima della fine di giugno 2021. Un evento sorprendente per certi versi che ha lasciato interdetti i tifosi. Ecco cosa sarebbe successo: Gattuso, assistito dal procuratore Mendes, avrebbe chiesto 5 giocatori al presidente Commisso, tutti assistiti da Mendes. Il problema però è che in fase di trattativa con uno di essi, Sergio Oliveira, il prezzo è lievitato da 12 a 20 milioni di euro. Da qui in poi sono volati gli stracci: Commisso si è rifiutato di portare avanti queste trattative, Gattuso ha fatto muro e quindi il rapporto si è interrotto ancor prima che potesse cominciare.

Finale di stagione 2020/2021: il ritorno di Iachini

Il 24 marzo 2021, un giorno dopo le dimissioni di Cesare Prandelli come allenatore della Fiorentina per motivi personali, Giuseppe Iachini viene richiamato alla guida dei viola con i quali concluderà la stagione 2020/2021 in Serie A.

Cesare Prandelli: l'allenatore della Fiorentina 2020/2021

Dopo solo 7 giornate dall’inizio della stagione 20/21 Beppe Iachini è stato esonerato con questa nota emanata dal club: “Beppe Iachini nella passata stagione ha dovuto gestire una situazione particolarmente difficile e, in un contesto generale molto complicato, è riuscito a risollevare le sorti della squadra chiudendo il campionato al decimo posto. Purtroppo, dopo un’attenta e scrupolosa analisi dell’inizio di questa nuova stagione e dei risultati fino a oggi ottenuti, la Società ritiene che la soluzione migliore sia quella di revocare l’incarico all’attuale allenatore. Il Presidente Commisso e tutta la Dirigenza viola desiderano esprimere la propria gratitudine a Beppe Iachini e a tutto il suo staff per l’impegno e la professionalità dimostrati sin dal loro arrivo e gli augurano i migliori successi professionali per il prosieguo della carriera”.

Al suo posto è stata quindi chiamata una vecchia e felice conoscenza del mondo Viola: Cesare Prandelli. L’allenatore di Orzinuovi è stato un calciatore di Cremonese, Atalanta e Juventus, con la quale 3 scudetti e una Coppa Campioni. Ha cominciato ad allenare tra le giovanili dell’Atalanta, dove vincerà un campionato primavera. La prima vera esperienza su una panchina professionistica è a Lecce nel 1997, ma la sua stagione durerà solo fino a febbraio. Passa al Verona in serie B e vince il campionato 98/99 con conseguente prima promozione in A. L’anno dopo, allenando una neopromossa, arriva al nono posto in A. Si dimette, va al Venezia in B e ottiene la seconda promozione. Nell’anno successivo in A però viene esonerato dopo 5 gare.

Nel 2002/03 guida il Parma al quinto posto e si qualifica per la Coppa Uefa. Dopo un paio di anni lontano dai campi arriva a Firenze nel 2005/06, dove vivrà forse il momento più brillante della sua carriera. Al primo anno arriva quarto in classifica, nella stagione 2006/07 vince la Panchiina d’oro (squadra sesta con 15 punti di penalizzazione). Nel 2007/08 arriva ancora quarto e in semifinale di Coppa Uefa, l’anno successivo ancora un quarto posto. Nella stagione 2009/10 la Fiorentina arriva agli ottavi di finale di Champions League, e quell’anno batte due volte il Liverpool. Dopo quella stagione Prandelli lascia la Fiorentina e va ad allenare la Nazionale, non prima di essere divenuto l’allenatore più vincente della storia viola.

Il miglior risultato di Prandelli con la Nazionale è stata la finale, persa, nell’Europeo 2012. Dopo il deludente Mondiale 2014 il tecnico è stato sostituito da Antonio Conte. Seguono brevi esperienze con Galatasaray, Valencia, Al Nasr, e poi il ritorno in Italia al Genoa. Nel 2018 salva il grifone dalla retrocessione e a fine stagione non viene confermato. Questo prima di tornare sulla panchina dell’amata Fiorentina.

Giuseppe Iachini: l'allenatore della Fiorentina 2020/2021

L'allenatore della Fiorentina per la stagione calcistica 2020/2021 è Giuseppe Iachini, subentrato al posto di Vincenzo Montella sulla panchina viola a fine 2019. L'ex allenatore di Empoli e Sassuolo ha sottoscritto un contratto che lo vincola alla squadra di Rocco Commisso per 18 mesi. Per Iachini, l'esperienza a Firenze è un ritorno: il tecnico, all'epoca centrocampista, ha militato per cinque stagioni con la maglia viola (1989/1994), scendendo in campo in 127 occasioni e segnando due reti.

La scelta di affidare la squadra viola al tecnico Iachini è stata resa nota nel mese di dicembre 2019, quando è subentrato in sostituzione dell'esonerato Vincenzo Montella. Il 6 gennaio 2020, al suo esordio, pareggia per 1-1 con il Bologna, mentre l'incontro successivo contro la Spal vede la sua formazione vincere per 1-0.

Il 15 gennaio, la Fiorentina di mister Iachini si qualifica ai quarti di finale di Coppa Italia 2019/20 dopo aver battuto l'Atalanta per 2-1 agli ottavi di finale. Tre giorni dopo, Iachini vince la trasferta a Napoli imponendosi per 0-2. Il tecnico marchigiano raggiunge l'obiettivo salvezza con 4 turni di anticipo, grazie al successo in casa contro il Torino (2-0).

A fine luglio 2020, in virtù degli ottimi risultati e dei buoni rapporti tra l'allenatore e la squadra, Iachini viene confermato sulla panchina viola anche per la stagione 2020/21. Dal suo arrivo in panchina in sostituzione di Vincenzo Montella (fine 2019), Iachini ha collezionato alla guida della Fiorentina 29 punti in 20 partite. Un punto saldo mister Iachini per la società viola, che ripartirà proprio da lui in vista della stagione 2020/2021.

Chi ha allenato la Fiorentina nella stagione 2019/2020?

L’allenatore della Fiorentina per la stagione 2019/2020 è Vincenzo Montella. Il tecnico torna per la seconda volta sulla panchina dei viola nel corso del precedente campionato di Serie A, come sostituto del dimissionario Stefano Pioli, per poi essere riconfermato al termine dell’annata.

Il rapporto di Vincenzo Montella con i Gigliati ha inizio nel 2012, quando dopo le esperienze sulle panchine della Roma e del Catania, l’ex attaccante approda a Firenze. Nel corso della prima stagione alla guida della Fiorentina, quella 2012/2013, il nuovo allenatore rivoluziona il gioco della squadra, ponendo le basi per un’annata segnata da grandi successi: i viola chiudono il campionato aggiudicandosi la quarta posizione in classifica con 70 punti; anche in Coppa Italia la formazione toscana ottiene risultati importanti, fermandosi tuttavia ai quarti di finale.

L’annata seguente, quella 2013/2014, si sviluppa sul solco della precedente: in Serie A, la Fiorentina conduce un campionato brillante, offrendo grandi prove in campo e raggiungendo ancora una volta il quarto posto a fine stagione. In Coppa Italia, la squadra raggiunge la finale, dove tuttavia viene sconfitta dal Napoli. Ottimo percorso anche in Europa League, con i viola che si fermano agli ottavi superati dalla Juventus.

Con Vincenzo Montella nelle vesti di allenatore, la Fiorentina dà vita a performance esaltanti anche nel corso dell’annata seguente. In particolare, la squadra raggiunge le semifinali di Europa League, dove tuttavia viene eliminata dal Siviglia. Al termine della stagione, nonostante gli ottimi risultati conseguiti in campionato, il tecnico viene esonerato a causa dei rapporti sempre più difficili con la dirigenza viola.

4 anni più tardi, in vista della stagione 2019/2020, Montella torna sulla panchina della Fiorentina. Le fortune vissute dai Gigliati sotto la guida del tecnico tuttavia sembrano non ripetersi più: nella gara di debutto, quella giocata in casa contro il Napoli il 24 agosto 2019, i viola capitombolano per 3 a 4. La prima vittoria arriva solamente nella quinta giornata, con il 2 a 1 contro la Sampdoria.

Giunti alla 17esima giornata di campionato con appena 4 vittorie conquistate, la formazione viola viene travolta in casa dalla Roma, che vince con uno schiacciante 4 a 1. Per Montella arriva così l’esonero e la sostituzione con il nuovo allenatore della Fiorentina per la restante parte del campionato di Serie A 2019/2020, Giuseppe Iachini.

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