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Allenatore Parma 2024/25

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La piazza ducale è una di quelle storiche del calcio italiano, da lì sono passati allenatori del calibro di Arrigo Sacchi, Zdenek Zeman, Carlo Ancelotti, Alberto Malesani, Cesare Prandelli, Claudio Ranieri, Hector Cuper… Insomma una panchina di quelle davvero importanti su cui ogni giovane allenatore spera prima o poi di poter sedere.

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Le quote sull’allenatore del Parma possono subire rapide oscillazioni in base ai risultati della squadra. Se la squadra non dovesse raggiungere gli obiettivi prefissati, il rischio di un esonero aumenta, portando a un rialzo delle quote relative alla sostituzione dell'allenatore. Viceversa, una striscia positiva di risultati può stabilizzare la situazione e ridurre le probabilità di cambiamenti sulla panchina, facendo scendere le quote di un possibile esonero. Questo rende il mercato delle quote allenatore un'opzione particolarmente interessante per chi vuole scommettere su eventi legati non solo ai risultati diretti, ma anche alle dinamiche interne del club.

Dopo aver raggiunto l'obiettivo tanto atteso della promozione in Serie A nella stagione 2023/24, Fabio Pecchia è stato confermato sulla panchina del Parma per la nuova avventura nella massima categoria del calcio italiano. La squadra, sotto la sua guida, ha dimostrato una crescita costante, culminata con il ritorno tra le grandi del calcio italiano dopo un cammino lungo e difficile in Serie B. La dirigenza ha deciso di rinnovare la fiducia nel tecnico, riconoscendo il suo fondamentale contributo nel raggiungimento di questo traguardo.

La sfida per Pecchia, ora, sarà mantenere il Parma competitivo anche in Serie A, con l'obiettivo di garantire la permanenza nella massima serie e, possibilmente, puntare a una salvezza tranquilla. Il tecnico conosce bene la pressione e le difficoltà di un campionato impegnativo come quello di Serie A, ma la sua esperienza sulle panchine di club come la Cremonese e l'Hellas Verona lo rendono il profilo ideale per guidare i ducali in questa nuova fase.

Per Pecchia e il Parma, il ritorno in Serie A rappresenta una sfida emozionante ma anche un banco di prova importante. La società sarà attenta alle prime prestazioni della squadra, consapevole che la continuità di risultati sarà fondamentale per assicurare una stagione positiva. Con una rosa preparata e l'ambizione di restare tra i grandi del calcio italiano, Pecchia ha tutte le carte in regola per consolidare il Parma in Serie A e rendere orgogliosi i tifosi gialloblù.

Dopo una stagione ricca di sorprese come quella del 2022/23 la società non poteva non confermare Fabio Pecchia alla guida dei ducali. Il Parma è riuscito a chiudere in quarta posizione a ridosso della zona qualificazione diretta in Serie A, un'occasione mancata per poco e solo per la falsa partenza di inizio anno che non li ha visti particolarmente lanciati verso la parte alta del ranking portandoli a perdere punti importanti in classifica. Questa conferma ha un significato molto chiaro per la dirigenza del Parma: si aspetta la promozione e il ritorno in Serie A tra le grandi del calcio italiano. Non si tratta sicuramente di una impresa facile, ma il Parma ha la statura e i mezzi per riuscire a strappare un posto in prima categoria.

Fabio Pecchia conosce bene il calcio di alto livello. Dopotutto, si è ritrovato sulle panchine della Cremonese nel 2021, dell'Hellas Verona nel 2018 e, soprattutto, sulla panchina del Newcastle nel 2016, picco massimo della sua carriera in quello che è il campionato più importante al mondo. Si tratta di un tecnico con tutte le caratteristiche necessarie per agganciare il ritorno in prima categoria tra le big italiane. Probabilmente, la società sarà molto attenta al suo operato nella prima parte di stagione, nel caso in cui non dovessero convincere le prestazioni della rosa, sarebbe il primo ad essere messo in discussione.

L'avventura di Giuseppe Iachini al Parma è durata dal 23 novembre 2021 al 17 maggio 2022, un anno che non ha lasciato i dirigenti particolarmente soddisfatti vista la difficoltà della squadra ad approcciare la zona play-off. Proprio per questa ragione, prima dell'inizio della stagione di Serie B, è stato incaricato un nuovo allenatore di portare avanti il nome e i colori del Parma Calcio. Si tratta di Fabio Pecchi, nuovo coach in carica dal 2 giugno 2022, ex CT della Cremonese ora impegnato nel compiere un altro miracolo: portare in Serie A la squadra, fino alla stagione scorsa, avversaria. La dirigenza è alla ricerca della promozione in prima divisione con un allenatore che è appena riuscito ad ottenere il passaggio di categoria con una squadra meno preparata.

Pecchia è un allenatore nato il 24 agosto 1973 presso Formia, non di primo pelo sicuramente, ma con molta esperienza sulle spalle. Non ha certamente una bacheca ricca di trofei, ma ha dimostrato di saper raggiungere i suoi obiettivi senza troppi problemi. La sua carriera da allenatore ha avuto inizio nella stagione 2009/2010 come vice di Antonio Porta al Foggia. Ha ottenuto il suo primo ruolo da allenatore nel 2011, quando si è fatto carico del Gubbio in Serie B andando a sostituire Vincenzo Torrente. Passa poi al Latina, al Viareggio. Nel 2012 è stato anche nominato a Coverciano come allenatore di Prima Categoria UEFA Pro col diritto di ricoprire il ruolo di tecnico con il ruolo di coprire il ruolo da allenatore nella massima serie. Fa da vice a Rafael Benitez al Napoli nel 2013 facendo ritorno nella città campana che lo aveva visto indossare la divisa anche da giocatore.

Lo scarso rendimento di Maresca sulla panchina porta la dirigenza a optare per quello che è il secondo nome per la promozione, si tratta di Giuseppe Iachini. Il nuovo allenatore viene ufficializzato il 23 novembre 2021 incaricandosi di risollevare le sorti del Parma, squadra presa al quattordicesimo posto in classifica con 17 punti totalizzati in 13 partite. Il cambio in panchina serve a dare un nuovo impulso alle ambizioni dei calciatori, chi meglio dello specialista delle promozioni dalla Serie B alla Serie A? Già, perché Iachini è soprannominato Mr. Promozione, i successi in Serie B del tecnico ascolano lo precedono. Due campionati di seconda divisione vinti, uno con il Chievo nella stagione 2007/2008, uno con il Palermo nella stagione 2013/2014, a cui si vanno a sommare le promozioni in A con il Brescia (2009/2010) e con la Sampdoria (2011/2012). Una storia d'amore destinata a sbocciare, le due parti guardano nella stessa direzione, la promozione in Serie A.

Iachini è un tecnico nato nel 1964, non di primo pelo, ma sicuramente con grande esperienze alle spalle. Non molti sanno che prima di essere un allenatore il neo-tecnico dei ducali è stato anche calciatore. Il suo ruolo in campo era quello di mediano, un centrocampista concentrato sul pressing e sulla marcatura che non prendeva sotto gamba però anche la fase di regia. Il Cagnaccio, come veniva definito per la grinta messa sul campo ogni domenica, nel corso della sua carriera ha giocato principalmente con il 3-5-2 ma non disdegna delle varianti come il 3-4-1-2 ed il 3-5-1-1

"Il Parma Calcio 1913 comunica che Enzo Maresca è il nuovo allenatore della squadra. A Enzo, da parte del Presidente Kyle Krause e di tutto il Parma Calcio, i migliori auguri per questa sua nuova esperienza". È con questo essenziale comunicato che Enzo Maresca è stato assunto dal Parma come primo allenatore della squadra in serie B. L’obiettivo per la prossima stagione è quello di tornare in massima serie. Sarà semplice? Assolutamente no, ma a Maresca è stata affidata la massima fiducia da parte del club, basti considerare infatti che si è legato ai ducali tramite un contratto triennale, di cui però non sono state divulgate le cifre.

Maresca è un allenatore classe 1980, quindi ancora relativamente giovane. Per il momento si conoscono ancora molto di più le sue gesta da calciatore piuttosto che quelle da mister. Una delle caratteristiche del giocatore Maresca, che a suo tempo è stato uno dei prospetti più interessanti del calcio nostrano. Cresciuto nelle giovanili di Milan e Cagliari, lascia la Sardegna per andare a fare esperienza al West Bromwich Albion. Gioca titolare in Championship per un paio di stagioni, nel 2000 lo compra la Juventus. Maresca ha sempre voluto prima di tutto giocare, non accettando mai di essere un leader delle nazionali giovanili ma contestualmente essere relegato alla panchina dalle grandi squadre. Quindi per lui un lungo girovagare tra Italia, Spagna e addirittura Grecia, fino a esaurire la propria carriera a Verona. Ancora oggi c’è dibattito su quali fossero le reali potenzialità di Maresca, che evidentemente non sono mai state espresse fino in fondo.

Il 7 gennaio 2021 Fabio Liverani è stato esonerato dal Parma e sostituito da Roberto D’Aversa, già in passato allenatore dei ducali. Deludenti i risultati di Liverani che ha preso in consegna una squadra che veniva da un quattordicesimo e undicesimo posto nelle ultime due stagioni e l’ha portata in fondo alla classifica al penultimo posto. Quindi ritorna al suo posto Roberto D’Aversa, tecnico che è stato al Parma dal 2016, ovvero dalla serie C. Infatti D’Aversa ha portato i giallo blu a una doppia promozione che li ha visti tornare in A dopo il fallimento. Il tecnico italiano ha così avuto modo di allenare per due anni il Parma in massima serie, e facendo sempre bene, non male per un allenatore che fino ad allora aveva solo allenato il Lanciano in terza categoria.

D’Aversa infatti è stato sopratutto un calciatore che è cresciuto nelle giovanili del Milan, ha esordito col Prato e ha vagato tanto per i campi italiani. L’ex centrocampista ha vestito le maglie di: Casarano, Monza, Cosenza, Pescara, Sampdoria, Ternana, Siena, Messina, Trevisa, Mantova, Gallipoli, Triestina e Lanciano, dove ha cominciato la carriera da allenatore. Per il momento il suo meglio lo ha fatto col Parma, anche se il ritorno a stagione in corso non sta portando i risultati sperati e il Parma è ancora in fondo alla classifica.

Nel girone di ritorno il Parma è retrocesso con circa 5 giornate di anticipo, a nulla è valso il cambio in panchina che probabilmente è avvenuto troppo tardi. Negli ultimi match i ducali hanno fatto vedere più volte di possedere delle qualità interessanti ma di non credere minimamente nel proprio gioco. Così, dopo una lunga serie di sconfitte, il Parma è addirittura arrivato ultimo in classifica dietro al Crotone. Al termine del campionato D’Aversa ha rescisso il suo contratto.

Fabio Liverani è stato assunto dal Parma il 28 agosto 2020 e gli è stato offerto un contratto biennale. La scelta ha sorpreso non poco, ma non per le qualità indiscusse del mister, quanto per quelle dell’esonerato Roberto D’Aversa, licenziato il 23 agosto 2020. D’Aversa aveva traghettato il Parma dalla serie C alla serie A. Al primo anno in massima serie la squadra si è classificata 13esima, l’anno dopo è arrivato l’11esimo posto. Il Parma si è distinto per un gioco concreto ed efficace e D’Aversa si è fatto notare come un allenatore molto promettente. Ciò nonostante la dirigenza ha deciso di sostituirlo con un altro giovane allenatore, Fabio Liverani, che l’anno prima ha esordito in serie A con il Lecce.

Nella stagione 2019/20 il Lecce è retrocesso piazzandosi al 18esimo posto. Ciò nonostante ha lottato fino alla fine e si è distinto per una manovra offensiva molto efficace. Il Lecce ha realizzato ben 52 gol, ma ne ha incassati 85. Sono state davvero numerose le imbarcate subite nel corso della stagione. Questo dà l’idea di Liverani come un allenatore di stampo Zemaniano, votato all’attacco a scapito della difesa. Inutile dire che al Parma lo hanno preso per portare nuove idee lì davanti, ma la sua permanenza in Emilia dipenderà molto anche dalla fase offensiva. A differenza della piazza salentina infatti a Parma non sarà concesso a Liverani e la sua squadra di incassare una media di 2 gol e mezzo a partita.

L’allenatore del Parma per la stagione 2019/2020 è stato ancora Roberto D’Aversa. Il tecnico artefice della brillante scalata del club gialloblu dal terzo livello del campionato fino alla massima serie viene riconfermato alla guida della formazione dei Crociati, nuovamente protagonisti della Serie A.

Roberto D’Aversa approda sulla panchina dei Ducali il 3 dicembre 2016, nella stagione che vede il Parma militare nel girone B della Lega Pro (in seguito alla promozione conquistata nell’annata precedente e ai dissesti finanziari che vedono la società fallire e riprendere il suo cammino a partire dalla Serie D). Il nuovo tecnico va a sostituire Stefano Morrone (a sua volta sostituto ad interim di Luigi Apolloni, esonerato al termine della 14esima giornata di campionato). Per D’Aversa, il debutto in campo arriva l’8 dicembre 2016, con la vittoria per 1 a 0 contro il Sudtirol a Bolzano. Nelle settimane successive, il Parma conquista una sorprendente serie di risultati positivi, qualificandosi infine ai play-off del suo girone. Giunti in finale, i gialloblu battono per 2 a 0 l’Alessandria, conquistando così la promozione in Serie B.

Nel corso della stagione successiva, nonostante le prove altalenati della squadra nel girone di andata, il Parma di Roberto d’Aversa riesce a concludere l’annata raggiungendo la seconda posizione nella classifica della serie cadetta, centrando così nel giro di un solo anno l’ambito obiettivo del ritorno in Serie A.

Il tecnico continua ad allenare la formazione gialloblu anche in occasione del ritorno in massima serie della stagione 2018/2019: la prima gara si tiene il 19 agosto 2018 e vede i Crociati dare vita ad una prova brillante contro l’Udinese, con un match che si conclude sul pareggio per 2 a 2. La prima vittoria in Serie A del Parma arriva solo alcune settimane più tardi, con i gialloblu che riescono nell’impresa di espugnare il Giuseppe Meazza, superando l’Inter in casa per 1 a 0. La stagione del ritorno in massima serie si chiude positivamente per il club dei Ducali, che conclude il campionato con un quattordicesimo posto.

D’Aversa è nuovamente alla guida del Parma anche nel corso della stagione 2019/2020 del campionato di Serie A. Nel girone di andata, i gialloblu collezionano in tutto 8 vittorie, 7 sconfitte e 4 pareggi, tra cui rientrano le brillanti prove contro il Genoa (5 a 1), la Roma (2 a 0) e il Napoli (2 a 1), ma anche la sonora sconfitta subita in casa dell’Atalanta (dove i Ducali perdono per 5 a 0).