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Scommesse Milan - Paris Saint-Germain

Milan – PSG, un incrocio tra due superpotenze del calcio professionistico europeo. Da un lato il Paris Saint-Germain, una delle squadre più forti dell'ultima decade non solo in Francia, ma anche a livello internazionale. Tuttavia, nel palmerès dei parigini non figura il trofeo dalle "grandi orecchie".

Non si piò dire lo stesso per il Milan, la prima italiana ad aver conquistato la Coppa dei Campioni nel 1962/1963, nonché la seconda squadra europea e prima italiana per numero di finali di Champions League disputate.

I pregressi in campo tra meneghini e parigini sono piuttosto equilibrati, con un dato che pende leggermente a favore del Milan, ma non mancano di certo le sfide terminate in parità.

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Nell’edizione 2019/20 della Champions League, le due formazioni non si incontrano. In Champions, il PSG viene sorteggiato nel girone A con Real Madrid, Galatasaray e Club Brugge. I parigini hanno dimostrato un gioco superiore nelle sfide del girone, battendo inizialmente gli spagnoli del Real per 3 a 0 a Parigi, mentre in Spagna il risultato si attesta sul 2 a 2. Il Paris Saint-Germain si qualifica al primo posto nel girone con 5 punti di vantaggio sugli iberici, poi, agli ottavi, affronta la difficile sfida contro il Borussia Dortmund: i tedeschi hanno la meglio sui transalpini per 2-1 in Germania, poi si fanno rimontare nella gara di ritorno che termina 2-0 per i parigini.

La stagione 2019/20 del Milan in Europa è tormentata dal deferimento della squadra per violazione delle norme del fair play finanziario nei due trienni di osservazione precedenti. Il Milan, che aveva conquistato l'accesso all'Europa League 2019/20 con il quinto posto, è stato quindi eliminato dalla competizione europea per questa stagione.

Una delle prime sfide ufficiali tra Milan e Paris Saint-Germain risale alla Champions League 1994/95, precisamente il 5 aprile 1995 in semifinale. Nelle fila del Paris Saint-Germain di Fernandez c'è un certo George Weah, il centravanti che il Milan si è già assicurato per la stagione successiva.

La sfida, disputata al Parc des Princes di Parigi, inizia in sofferenza per i meneghini: i padroni di casa attaccano, mentre gli ospiti si difendono cercando di sfruttare le occasioni che si presentano. Si continua così fino al novantesimo minuto, quando, da un calcio piazzato dei padroni di casa, scaturisce un contropiede rossonero partito da Massaro. Finalizzano l'azione Savicevic e Boban: il montenegrino serve il croato che di sinistro buca Lama a mezz'aria. Due settimane dopo, a San Siro, è ancora Savicevic a trascinare il Milan verso la terza finale consecutiva di Champions.

Un Milan incredibile quello che batte il blasonato PSG con un doppio successo: dopo lo 0-1 di Parigi, a San Siro è ancora vittoria rossonera grazie a Savicevic: il montenegrino realizza una doppietta che schiude le porte della finale alla squadra meneghina.

Nei due scontri successivi in Champions, edizione 2000/01, le due formazioni sono al pari, entrambe le gare terminano sull'1-1. Il match di andata a Milano si decide in 27 minuti, con Leonardo che dona speranza a San Siro con una rete da fuoriclasse che, 3 minuti dopo, viene però freddata da Anelka, complice la distrazione della difesa rossonera. Tra errori, espulsioni e proteste, la partita si esaurisce sull'1-1.

La sfida successiva disputata al Parco dei Principi termina come a San Siro. Milan e Paris Saint-Germain non riescono a superarsi e terminano ancora sull'1-1. Il gol di Robert su punizione a mezz'ora dalla ripresa aveva gettato ansia sulla panchina rossonera, poi, in pieno recupero, una zampata di Josè Mari, entrato da poco in campo, accorcia le distanze e concede alla squadra rossonera un meritato pareggio.

Tra i giocatori che hanno indossato sia la maglia del Milan sia quella del Paris Saint-Germain c'è il centravanti liberiano George Weah, che si trasferisce a Parigi nel 1992, realizzando 21 reti nella prima stagione con i parigini. Nella stagione 1994/95 in Champions, nonostante gli 8 gol di Weah, capocannoniere della competizione, il PSG viene eliminato dal Milan in semifinale. Dopo sette stagioni in Ligue 1, termina l'esperienza di Weah in Francia e inizia quella al Milan (1995). A Milano, Weah vince il Pallone d'oro e diventa il primo calciatore non europeo a vincere il trofeo. Nel 1996, in maglia rossonera, Weah realizza quello da molti viene definito come il gol più bello della sua carriera: Weah cattura il pallone e percorre 90 metri di campo col pallone al piede, supera gli avversari e segna battendo il portiere in uscita. Il gesto viene ricordato come "coast to coast", in quanto realizzato dopo aver percorso tutta la lunghezza del campo da solo. A metà della stagione 1999/2000, Weah conclude l'esperienza a Milano con un bilancio complessivo di 147 partite disputate e 58 reti realizzate.

Il centrocampista di origini mauriziane Vikash Dhorasoo è un altro ex di questo incrocio. Nella stagione 2004/05 si trasferisce a Milano a parametro zero. Nella rosa rossonera di Carlo Ancelotti, l'esperienza del francese è negativa, con 3 presenze in Champions League e nessun gol stagionale. Nella stagione successiva accetta l'ingaggio nel PSG, dove colleziona 34 presenze e la convocazione ai Mondiali. All'inizio del 2006/07, viene però relegato ai margini della rosa e rimane inattivo per tutta la stagione.

Il brasiliano Leonardo è tra gli ex di Milan e PSG. Nel ruolo di allenatore, Leonardo ha ereditato la panchina rossonera da Ancelotti nel 2009/10: dopo aver guidato la squadra verso la qualificazione diretta alla Champions League nel 2010, il brasiliano ufficializza la conclusione della sua esperienza nel club rossonero. Nel 2011, Leonardo viene nominato direttore sportivo del Paris Saint-Germain, club nel quale aveva militato nel 1996/97 come giocatore. Nel 2018 annuncia il suo ritorno a Milano nel ruolo di direttore generale dell'area tecnico-sportiva. Nel 2019, dopo aver rassegnato le dimissioni dall'incarico con la società rossonera dopo meno di un anno, torna al Psg nelle vesti di direttore sportivo, a sei anni di distanza dall'ultima esperienza con lo stesso incarico nel club parigino.