23 novembre 2025
Verona – Parma 1 - 2
Successo pesantissimo e prima vittoria esterna in campionato per il Parma, che espugna il Bentegodi 2-1 e dà continuità alla reazione mostrata contro il Milan, confermando segnali di crescita sul piano del gioco e della personalità. La gara parte in salita sul fronte dell’inerzia: l’Hellas Verona spinge subito forte, costruisce due angoli nei primissimi minuti e trova un potenziale vantaggio con Orban, annullato però dopo una lunga revisione VAR al 9', episodio che spezza l’entusiasmo iniziale dei padroni di casa e restituisce ossigeno alla squadra di Cuesta. Superata la fase di maggiore pressione gialloblù, il Parma prende campo con ordine e cinismo e colpisce alla prima vera occasione nitida: al 18' Pellegrino attacca l’area con i tempi giusti e finalizza di testa un cross preciso dalla trequarti, firmando l’1-0 e il suo terzo gol stagionale, a conferma di un rendimento in crescente fiducia. Il resto del primo tempo scorre su binari spezzettati, con molti falli e diverse ammonizioni che evidenziano il livello di tensione del confronto diretto in chiave salvezza: Del Prato finisce sul taccuino dell’arbitro insieme a Pellegrino, mentre dall’altra parte Giovane incarna la nervosità di un Verona che fatica a trovare linee pulite nell’ultimo terzo di campo. Le palle inattive restano un tema ricorrente da entrambe le parti, ma la linea difensiva del Parma protegge l’area con più attenzione rispetto alle ultime uscite e consente a Suzuki di gestire soprattutto conclusioni dalla distanza, portando il vantaggio intatto fino all’intervallo. Nella ripresa il copione si apre con un Parma più aggressivo e verticale, capace di costruire in pochi minuti una serie di occasioni che avrebbero potuto chiudere la partita: Keita testa i riflessi del portiere con un sinistro dalla media distanza, Cutrone trova due volte la porta dal cuore dell’area senza riuscire a raddoppiare, mentre Bernabé continua a muoversi tra le linee, impegnando la retroguardia veronese sia su azione sia da calcio d’angolo. L’Hellas risponde con i cambi: Mosquera dà profondità e fisicità al fronte offensivo, Sarr offre un riferimento diverso rispetto a Orban e proprio il nuovo assetto consente ai gialloblù di rientrare nel punteggio. Al 65' Giovane sfrutta un cross preciso dalla sinistra e, liberato in area, trova l’1-1 con un colpo di testa potente che si infila nella parte alta della porta, premiando il momento migliore dei padroni di casa dopo un periodo di pressione crescente. Il pareggio non spegne però il Parma, che non si abbassa e mantiene lucidità sia nelle scelte tecniche sia nella gestione emotiva. Cuesta inserisce forze fresche con Valeri e Benedyczak, poi nel finale anche Estevez per consolidare il centrocampo, e la squadra reagisce tornando a occupare con continuità la metà campo avversaria. Il gol decisivo arriva all’80': Pellegrino attacca ancora la profondità, riceve un pallone sporco ai margini dell’area e, dopo aver protetto la sfera, incrocia di sinistro rasoterra nell’angolo basso, firmando la doppietta personale e riportando avanti il Parma nel momento più delicato della gara. Nel finale il Verona tenta l’assalto con le ultime energie, sfrutta i calci piazzati di Giovane e le iniziative di Frese e Mosquera, ma la retroguardia gialloblù regge: Sørensen e i centrali respingono i cross più insidiosi, Suzuki si fa trovare pronto sulle conclusioni dalla distanza e nel recupero il Parma riesce anche a rendersi pericoloso in ripartenza, con Pellegrino vicino alla tripletta e un tiro di Sorensen che impegna ancora la difesa scaligera. I numeri fotografano una sfida intensa e combattuta: equilibrio nei tiri e nei duelli, parità nei corner (4-4) e ben sette ammonizioni complessive (quattro per il Verona, tre per il Parma) a conferma di una partita molto fisica ma sempre dentro i limiti.