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Calendario Serie B 2018/19

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Date e orari del calendario di Serie B

La Serie B è il secondo campionato italiano in ordine d'importanza, le porte da aprire per giungere all'Olimpo del calcio nostrano: la Serie A. Un campionato ibrido, composto da squadre e storie diverse, talvolta opposte: giovani campioni in erba e vecchie glorie del passato, le grandi rivelazioni dei campionati di Lega Pro e le nobili decadute della Serie A, il calendario di Serie B è un rovo irto di insidie verso i piani alti del calcio nel Belpaese, uno snodo continuo di storie e destini.

Il campionato di Serie B è noto tra gli scommettitori italiani per essere uno dei più ineffabili e di difficile interpretazione. Tra gli anni '90 e gli inizi del 2000 anch'esso andava a comporre il folto palinsesto che tutte le domenica intratteneva scommettitori, tifosi o semplici amanti del pallone alle ore 15, un orario rimasto nel cuore nostalgico dei tanti seguaci della Serie B e non solo. Purtroppo date e orari, come quelli di tutte le leghe, si sono dovuti adeguare alle moderne esigenze televisive relative alla trasmissione dei match, ecco perché attualmente la maggior parte delle partite della B si disputano il sabato.

Se vuoi restare aggiornato su ogni singolo match in programma scegli SNAI, avrai sotto controllo i risultati degli incroci passati e le quote per le tue scommesse su tutte le partite in calendario. Decidi quale sarà la compagine a resistere meglio al duro palinsesto della Serie B, dalla prima giornata fino ai play-off, su SNAI.it potrai scommettere sia sui verdetti finali del campionato cadetto sia sugli esiti delle singole giornate in calendario.

Storia del calendario di Serie B

In termini di regolamento potremmo parlare di Serie B e Serie A allo stesso modo: un campionato a formula italiana con girone di andata e ritorno, le ultime finiscono per retrocedere verso la lega inferiore, le prime della classe invece finiscono per giocarsi la promozione, che nel caso della Serie B significa tentare di salire ai piani alti della A. La storia delle due leghe però è curiosamente diversa rispetto alle similitudini odierne.

Mentre il campionato di Serie A si contendeva ancora nello spazio di un breve calendario di scontri tra poche squadre, nel 1904 si tenne la prima edizione della “Seconda Categoria”, una competizione che mixava squadre composte dalle riserve delle suadre di A (allora chiamata Prima Categoria) e società provinciali che muovevano i primi passi della propria storia calcistica. Il processo di promozione era assai diverso da quello odierno, le squadre infatti non solo dovevano vincere il campionato dimostrandosi più forti delle riserve, bensì dovevano battere in un ultimo match una squadra dei piani alti, di modo da provare l'avvenuto salto di livello.

É facile da intuire che questo spareggio a chiusura del calendario vanificasse spesso lavoro e sogni di un intero anno, una formula criticata soprattutto per il poco ricambio tra categorie che generava. Dopo una serie di editoriali sui grandi quotidiani sportivi inneggianti al cambiamento cominciò un effettiva mutazione di quella che oggi chiamiamo Serie B, ma che all'epoca cambiò spesso nome e formula di composizione del calendario, passando dalle 16 partecipanti dell'edizione 1936-1937 alle 60 squadre spalmate su tre gironi dell'edizione 1946-1947, arrivando al più moderno girone unico di 22 squadre introdotto nel 2004.

La Serie B può essere anche vista come una sorta di campionato di transizione, la sliding doors dei campioni in erba e delle società in cerca del giro giusto per arrivare tra i campioni, entrambi impegnati nell'arduo compito di affermarsi come certezze ed evitare la parabola di semplici meteore del nostro calcio. Molti campioni, italiani e stranieri, che hanno fatto divertire e sognare i tifosi dei campi di A hanno cominciato proprio dalla Serie B, talvolta anche da categorie inferiori. Lo stesso campionato cadetto vanta una sua storia, suoi record, insomma, una sua dignità calcistica ben strutturata. Vincere un campionato di Serie B è un'impresa sportiva che non ha niente da invidiare al successo nelle prime categorie, provate a chiederlo a un esperto: Luigi Simoni, ex-calciatore ma soprattutto l'allenatore ad aver conquistato più promozioni in A, ben 7, una sorta di garanzia.

Come non ricordare l'edizione più “pazza” della Serie B, quella 2006-2007. Lo scenario era questo: il giuoco del pallone italiano era appena stato scosso dallo scandalo Calciopoli. La nazionale di calcio si era presentata ai Mondiali di Germania 2006 con un'atmosfera gravata dalle cronache, uno di quei motivi che alla fine daranno maggiore carica e spinta alla nazionale per vincere la kermesse iridata. In quella nazionale c'era un importante blocco Juventus che prima si laureerà campione del mondo, e l'anno dopo si troverà ad affrontare la Serie B a causa della retrocessione punitiva imposta alla squadra torinese. Il risultato sarà che, nonostante gli addii di alcune pedine fondamentali per i bianconeri, quella edizione del campionato cadetto verrà disputata da campioni del carico di Buffon e Del Piero, che avranno tra l'altro modo di vedersela con altre storiche e blasonate compagini come Napoli e Genoa. Sarà ricordata come l'edizione degli scudetti, mai avevano disputato la Serie B squadre il cui numero di scudetti sommato era quasi superiore a quello della Serie A, ma anche come quella totalmente dominata dalle tre squadre sopracitate.