La Juventus ha conquistato, con pieno merito, lo scudetto 2013-14, al termine di un campionato che solo in rari momenti è apparso davvero combattuto. Il club torinese, sotto la guida tecnica di Antonio Conte, ha confermato i favori del pronostico: già a inizio stagione, infatti, i bianconeri erano considerati i favoriti assoluti del torneo. Al 6 giugno 2013, oltre due mesi prima dell’inizio del campionato, le quote antepost Vincente Serie A vedevano la Juve superfavorita a 1,80, seguita da Milan (6,00), Napoli (8,00), Inter (9,00), Roma (20), Lazio (33), Fiorentina (40) e la consueta voce Altro a 100. Previsioni confermate per la Vecchia Signora e, quindi, per tutti coloro che hanno avuto modo di scommettere, approfittando magari dei bonus benvenuto offerti da SNAI, sull’esito corretto con tanto anticipo.
Il campionato juventino è stato caratterizzato dalla conferma dello strapotere esercitato dalla società torinese sul calcio nazionale, là dove, in Europa, il cammino è stato, come vedremo, più difficile. I bianconeri partono subito molto bene, ma, al pareggio con l’Inter (terza giornata), perdono la testa della classifica dopo 48 giornate consecutive, aprendo un periodo di (relativa) crisi coronato dalla sconfitta per 4-2 rimediata sul campo della Fiorentina, dopo essere andati in vantaggio per 2 a 0. La squadra viene accusata di fragilità difensiva, ma le critiche sembrano avere l’effetto di un collante, giacché, a partire dalla fine di ottobre, si apre una serie di vittorie che riportano, dopo il sonante 3 a 0 ai danni della diretta avversaria Napoli, gli uomini di Conte al primo posto in solitaria. Da lì in poi, salvo qualche sporadico avvicinamento da parte della sorprendente Roma di Rudi García, la cavalcata juventina è stata impressionante, sino alla conquista del terzo titolo consecutivo per Antonio Conte. Complimenti al tecnico salentino, quindi, in grado di raggiungere un risultato che lo proietta nel Gotha degli allenatori della massima serie italiana e, ovviamente, agli scommettitori che, nel corso dell’anno, hanno puntato sulla vittoria della Juve, approfittando anche dei vari bonus scommesse che SNAI ha reso disponibili.
Più difficile il percorso europeo della Juventus: nella fase a gironi della Champions League, la Vecchia Signora ha fronteggiato i danesi del Copenhagen (pareggio esterno e vittoria per 3 a 1 in casa), i futuri campioni del Real Madrid (sconfitta per 2 a 1 in Spagna, 2 a 2 a Torino) e il Galatasary, squadra turca che ha comportato per gli uomini di Conte l’eliminazione, dopo il pareggio (2-2 in Italia) dell’andata e la fatale sconfitta (1-0) maturato a Instanbul. Eliminati dalla Champions, i bianconeri ripiegano sull’Europa League, dove li attende, ai sedicesimi di finale, un’altra compagine turca, il Trabzonspor, spazzato via da un doppio 2-0. La competizione rappresenta un traguardo di grande interesse per la Juventus: da un lato, per consacrarsi nuovamente a livello continentale, dopo il “purgatorio” dell’ultimo decennio, dall’altro perché la finale della manifestazione si disputerà a Torino, presso lo Juventus Stadium! Agli ottavi, i bianconeri pescano la Fiorentina (scontro che ripropone la doppia finale UEFA del 1993), che superano con lo 0-1 in trasferta (1-1 in casa) e, ai quarti, è la volta dei francesi del Lione: doppio successo juventino (0-1 in Francia, 1-2 domestico). La semifinale è contro il Benfica che, però, grazie al 2-1 dell’andata in Portogallo, stacca il biglietto per la finale che vedrà il Siviglia aggiudicarsi la coppa ai rigori. L’appuntamento con la “laurea” europea, per la Juve, è rimandato.
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